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Pazzia,Arte,Magia,

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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 14:52
    Psicoposta di Alejandro Jodorowsky
    Quando il nostro intelletto ci trasforma in scimmie. Lettera.


    Salve Alejandro,mi chiamo Carlo e sono uno studente di ingegneria appassionato di teatro.Con enorme scetticismo,mi sono avvicinato al tuo Conversazioni sulle vie dei Tarocchi e prima di vedere il dvd ho aspettato un anno.Ho il difetto di "pensare troppo",per questo ho ancora dubbi sul futuro e su quello che voglio diventare.Devo dire che quando ho letto il libro e visto il dvd sono rimasto colpito dal tuo modo di parlare e dal mondo affascinante dei tarocchi(sopratutto dalla prospettiva curativa in cui li poni).
    Ma non ho mai avuto il tempo di approfondire.Indubbiamente è pigrizia.Scusa ,sto perdendo il filo,ma ho ricevuto talmente tanti stimoli che non so da dove iniziare con le domande.Proverò con un elenco,almenon non sarò prolisso:
    1.Pensi che lo studio dei tarocchi possa essere d'aiuto per fare chiarezza dentro di me?
    2.Come posso iniziare a studiare i tarocchi?
    3.Cosa pensi delle religioni?
    Questa ultima domanda mi è venuta di getto....Sai sono anche un catechista,forse un po fuori dal coro,ma pur sempre catechista.Fuori dal coro perchè credo che ciò che faccio serva a far socializzare i ragazzi e ad aiutarlia cercare dentro di loro cosa vogliono essere veramente....Effettivamente parlo molto poco di religione.Basta con le divagazioni.Grazie in anticipo.
    Carlo
    [Modificato da miguelsonsempermi 18/03/2010 15:20]
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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 14:53
    Risposta.
    Cara testa del corpo che crede di chiamarsi Carlo,Einstein disse una volta:"L'universo ci ha dato un tesoro,l'intuizione,e un servo,l'intelletto.Sfortunatamente abbiamo disdegnato il tesoro e trasformato il servo in padrone".
    Questo succede anche a te.Oltre a essere rinchiuso nella tua cella mentale,sei autocompiacente:ti inorgoglisce parlarmi del tuo scetticismo e della tua pigrizia nel guardare il mio dvd.Perchè racconti queste cose a me?Perchè invece di chiedermi aiuto-aiuto di cui hai un bisogno vitale-mi chiedi se i tarocchi ti possono aiutare,mi chiedi di dirti come cominciare a studiarli e poi cerchi di farmi penetrare nel tuo universo di parole vuote,chiedendomi cosa penso delle religioni?Ah languido giovanotto,in queste pagine si aiutano le persone,non si propinano aspirine intellettuali!Un essere come te,perso nalla propria autoindulgenza,che non sa scegliere tra ingegneria e un attività artistica come il teatro,invece di pavoneggiarsi dicendo che fare il catechista serve"perchè i ragazzi socializzino",dovrebbe con umiltà scrivere una richiesta di aiuto.....Sei una specie di scimmia che si crede saggia e che scusa se stessa per le sue divagazioni...Nella magia c'è una legge che dice:"Dove concentri l'attenzione,là nasce il miracolo".Tu vivi in un giardino di parole futili.Ti darò l'atto di psicomagia che ti porterà nella vita reale e ti insegnerà a concentrare l'attenzione senza fuggire per i rami mentali:per 40 giorni,metti a ogni caviglia un bracciale da un chilo-li troverai in qualunque negozio di articoli sportivi-.Camminare con un peso di un chilo ai piedi ti farà scendere dalla testa e ti farà concentrare sui tuoi passi.Poi,anche se sei eterosessuale,trovati un amico omosessuale.Scoprirai cosa vuol dire concentrarsi e smetterai di arrampicarti sugli specchi per sfuggire a te stesso.

    [Modificato da miguelsonsempermi 18/03/2010 14:53]
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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 14:54
    I PALLONCINI COLORATI TI FANNO SCOPRIRE CHE LA VITA E' BELLA
    Caro Jodo,questa idea della psicoposta la trovo geniale.I riti magici me li inventavo da bambina,quando scongiuravo "disgrazie",prevedevo il futuro e confezionavo pozioni.Oggi,dopo aver bruciato le tappe,lavoro precariamente nella ricerca.Sono insoddisfatta e ho poca volontà.Nel lavoro,tuttavia,cerco-e a fatica riesco-a inventarmi stimoli per sopravvivere e d'altronde non è difficile visto il grande generale lassismo....Sono i sentimenti il buco nero:mi invischio in storie improbabili senza futuro e vengo periodicamente mollata.Quando poi la stabilità mi si presenta,la fuggo.Mi struggo eppure non riesco a innamorarmi:vita frenetica,casini in famiglia o poco amore verso di me?Come vorrei poter descrivere il mio stato con il verso di quella canzone"e tutto mi sembrava andasse bene,tra me,le mie parole e la mia anima...".Amerei avere una tua risposta,un rito,che non sia complicato eh....Grazie!

    Angela
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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 14:55
    Cara Angela,i nomi con cui ci battezzano possono diventare gabbie.Contengono norme di vita che ci vengono imposte e ci costringono a vivere non essendo ciò che siamo,ma secondo quanto ci impone l'etichetta che abbiamo attaccata all'anima.
    Ti hanno chiamata Angela.Un angelo è un essere puramente spirituale,disincarnato.Tu non puoi incarnarti.Da bambina,quando vivevi nell'innocenza,ti trovavi bene.Diventanto adulta,non sei riuscita a integrarti nella realtà materiale.E per questo hai deciso di lavorare nel campo della ricerca.Ricerchi in ciò che è la vita materiale,una vita che non si confà ad un angelo..Anche per questo sei insoddisfatta e hai poca volotà.Quando ti hanno chiamata così,i tuoi genitori ti hanno insegnato che eri un essere che non apparteneva allo sporco mondo umano.Cerchi stimoli per sopravvivere perchè ti hanno insegnato che la vita degli adulti non è la vita vera.I tuoi sentimenti-vietati perchè umani-cadono in un buco nero,non ti abbandoni,non soddisfi i tuoi amanti,e loro ti mollano.Non sono mistici,non provano piacere nel fornicare con un angelo.Ti struggi,ma non riesci ad innamorarti:la tua famiglia te lo vieta.Per questo quando si presenta la possibilità di amare,ed essere amata,fuggi perchè devi essere uno spirito puro....Ti consiglio il seguente atto:mascherati da angelo-tunica bianca,due grandi ali,capigliatura di riccioli biondi,falsa aureola.Vestita così per strada regala delle biglie di vetro ai passanti mentre mormori:"La vita è bella".Fatto questo,prepara un pacchetto con la tunica,le ali e l'aureola di angeloe,con quanti palloncini gonfi di elio saranno necessari,libera il pacchetto verso il cielo.Poi cambia il tuo nome...se amerai il giorno amerai anche tutti coloro che vi abitamo,e amerai te stessa.
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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 15:02
    Una Statua di Sale nel labirinto delle paure

    Caro Jodo,per me è difficile scrivere questa lettera,poiché sono costretta a ricordare esperienze che speravo svanissero con il trascorrere del tempo.Invece mi sento quasi come la moglie di Lot,che continua a guardarsi indietro e si trasforma in statua di sale.
    Ho 21 anni e già diverse volte negli anni mi sono rivolta a psicologi e psichiatri,ma nessuno è riuscito a farmi stare meglio.Non ho grandi ricordi della mia infanzia,le mie giornate le passavo da sola o in compagnia dei miei animali,per i quali ho sempre avuto un amore incondizionato e quasi materno e ad assistere alle continue liti tra i miei genitori:un padre violento,spesso fuori casa per giocare d’azzardo o insieme ad altre donne e mia madre sempre arrabbiata con lui.
    Il giorno in cui ho iniziato la prima media,al ritorno da scuola,mia madre e mia sorella maggiore mi dissero di preparare le mie cose,perché saremmo andate ad abitare in un altro posto all’insaputa di mio padre.Siamo rimaste nascoste per diverso tempo,col terrore che mio padre ci scoprisse e ogni mattina andare a scuola per me era un incubo;anche perché in classe ne iniziava un altro:ero sempre isolata dagli altri e presa spesso in giro perché non venivo considerata bella (mi hanno anche sputato addosso per questo motivo).Per me era -ed è ancora- una vera osessione.Uscivo da camera mia solo quando era necessario e sempre con vestiti molto coprenti,anche d’estate,e i capelli che mi coprivano il più possibile il volto.Il divorzio fra i miei genitori fu pesante:mi sentivo usata per accusarsi l’un l’altro….Poi mio padre morì quando avevo 15 anni. Riuscii a finire il liceo e conobbi un ragazzo,che amo ancora,ma che mi ha lasciato poco tempo fa,con cui ho avuto una relazione molto tormentata.Ho sempre avuto paura di perderlo e questa idea mi faceva diventare molto gelosa e paranoica.Litigavamo spesso,arrivando addirittura ad atti di violenza fisica.Ma nonostante tutto questo non mi sono ancora rassegnata all’idea che lui non mi ami più(sempre che mi abbia mai amato).Ora sono iscritta ll’università ma non riesco a studiare,mi sento una fallita e la sola idea di fare un esame mi crea uno stato di ansia e crisi di pianto.Vorrei tanto uscire da questo labirinto di paure,e poter finalmente realizzare qualcosa,raggiungere una maggiore indipendenza e in un certo senso,vendicarmi per tutto il dolore che le persone mi hanno causato.Quale atto mi consiglia?Le chiedo se sia possibile ricevere una risposta privata e che la mia lettera non venga pubblicata.
    Giulia
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    miguelsonsempermi
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    00 18/03/2010 15:04
    Cara statua di sale,come dici bene,sei rimasta pietrificata e continui a vivere nel passato.Abiti in una prigione psicologica.I tuoi genitori vivevano senza amore e tu non hai imparato ad amare te stessa.Oggi ti senti una fallita e sei piena di rancore contro il mondo.Soffri ma non ti rendi conto che questa sofferenza è il tuo piacere segreto.La tua individualità si è cristallizzata in una forma di masochismo…Per un bambino, i genitori sono tutto.Anche quando si comportano in modo mostruoso.Tu sei cresciuta in un ambiente inospitale che tuttavia consideri il tuo.Se ti sentissi felice non apparterresti al clan e saresti invasa dall’angoscia di morire.Con una certa morbosità,cerchi di essere tradita e abbandonata.Concentrati su te stessa e ti renderai conto del fatto che,masochista come ti sei modellata,godi della tua insoddisfazione.E cerchi l’insoddisfazione e i tradimenti fino al punto che in fondo alla tua richiesta di aiuto mi chiedi una risposta privata(per evitarti una valanga di messaggi sadici ho cancellato il tuo indirizzo mail).Sai bene che queste pagine sono un consultorio pubblico e che non riceverai risposte private,potrai godere per essere stata tradita,mi odierai e non accetterai i miei consigli psicomagici,perché temi ti facciano guarire e ti privino del tuo piacerfe di considerarti fallita….Giulia:per uscire dalla cella,in primo luogo devi cambiare nome.Secondo:prendi piena coscienza del masochismo -e liberatene-per quaranta giorni dovrai vestirti come una sorta di monaco ma con una abbondante parrucca bionda.Passeggerai portando con te una frusta da fantino.Dopo quaranta giorni,depositerai saio e frusta sulla tomba di tuo padre.Ti taglierai i capelli a zero e li invierai a tua madre ,dentro una bambola.In attesa che ti crescano i capelli,andrai a meditare con un maestro Zen.Poi porterai un anello appeso al collo fino all’incontro magico con l’uomo che ti amerà.


    Lot
    [Modificato da miguelsonsempermi 18/03/2010 15:08]
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    miguelsonsempermi
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    00 01/04/2010 18:34
    Un anima tutta tormenti.Un' altra piena di ombre....
    Carissimo Jodo ci siamo incontrati circa vent'anni fà a Firenze,io allora avevo il pancione,aspettavo la mia prima figlia,ora ne ho quattro,tutte bimbe(ci sarà qualcosa di un pò magico).Ti scrivo per parlarti della mia situazione attuale.Da circa un paio di mesi sono senza nessuno da amare,un uomo intendo,e nessuno che mi ricambi.Dopo i miei primi due lunghi amori,padri delle bimbe,ho avuto altre storie più o meno importanti con uomini più giovani di me,una particolarmente passionale e tormentata.Per uscirne feci la pratica da te consigliata di psicomagia e funzionò,una pratica stupefacente e veramente efficace,me ne liberai dalla mente e dal cuore:consiglio di riproporla per tutti i cuori infranti perchè funziona davvero...Allora il punto,se c'è un punto nella mia vita,è perchè non riesco a sopportare per lungo tempo l'amore di un uomo e perchè non riesco più a trovare qualcuno da amare.
    Mi piacerebbe sposarmi e vivere felice e contenta per sempre.Ma quando si presenta la reale opportunità,faccio di tutto per litigare e farmi lasciare.SOno stanca di dormire da sola ma ho paura di ritrovarmi accanto qualcuno che poi non sopporto.Che confusione...
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    miguelsonsempermi
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    00 01/04/2010 18:47
    Carissima anima tormentata,generalmente,la vita emotiva che abbiamo da adulti è simile a quella che abbiamo patito da bambini.Hai creato quattro bambine con il padre assente.Lo dici tu stessa:"Non riesco a sopportare per lungo tempo l'amore di un uomo.....Mi piacerebbe sposarmi e vivere felice e contenta per sempre ma faccio di tutto per litigare e farmi lasciare".ai paura di trovare vicino a te qualcuno che poi non sopporterai...Stai descrivendo la tua vita:ti sei unita a degli uomini,hai generato delle figlie(i tuoi cloni),e poi,gli amanti diventati padri,non sei riuscita asopportarli....Il cervello ha delle cellule che gli scienziati chiamano cellule specchio,perchè riproducono i sentimenti della madre.Tu puoi essere una donna sana,ma puoi soffrire di depressioni che non sono tue,ma sono depressioni copiate da tua madre..Dopo aver analizzato la tua lettera,credo fermamente che tu viva imitando tua madre:gli uomini che vedi sono uomini come quelli che vede lei.Il padre che lei ti ha dato,è il padre assente e insopportabile che hai patito tu.....Tutti i tuoi uomini sono gli uomini di tua madre.Devi restituirglieli.Compra cinque bocce di ferro,di quelle che usano i Francesi per giocare,dipingile di rosso e su ognuna attacca una foto(il primo marito,il secondo marito,il giovane amante,tuo padre,tuo nonno materno),mettile in un sacco nero e caricatele a spalle per tre intere giornate,posandole solo per lavarti e dormire.Dopo questo compito così faticoso,invia le cinque bocce a tua madre assieme a cinque bottiglie di champagne.
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    miguelsonsempermi
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    00 12/04/2010 18:28
    PER TROVARE L'AUTONOMIA BUDDHA TI PUO AIUTARE
    Carissimo Alejandro,sono Isabella e ti seguo da tanto tempo perchè mi piace il tuo modo di vedere e di vivere la vita.Ho lavorato molto su di me con atti psicomagici,ho trasformato me stessa e sto andando verso una vita semplice più felice.Ho bisogno tuttavia di fare qualcosa per risolvere il problema che mi affligge.Il problema è che mi sento dipendente dal mio compagno con cui vivo da anni e con lui non mi sento libera.Ora mi sto creando maggiore autonomia(faccio seminari,dipingo e frequento un maestro di pittura,erco con le amiche...)però sento che nel fondo non sono libera completamente,a volte sono dilaniata dai sensi di colpa oppure mi sembra che mi manchi il tempo per fare le cose.....Non mi sento libera neanche di esprimermi a livello sessuale,perchè lui si aspetta che io dica sempre di si.Sento come di dover rendere conto di qualcosa a qualcuno.Si,forse è una gabbia che mi sono costruita da sola.Mi piacerebbe che tu mi suggerissi un atto che mi aiuti a superare e trasformare questo stato.Ti ringrazio moltissimo.Ti auguro una lunga e felice vita.
    Un abbraccio.
    Isabella
    [Modificato da miguelsonsempermi 12/04/2010 18:29]
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    miguelsonsempermi
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    00 12/04/2010 18:38
    Buddha disse:"Verità è cio che è utile".Ti prego accettare per un attimo questa idea e il fatto che la vita che stiamo vivendo in realtà la stiamo sognando.

    Stando così le cose,possiamo interpretarla,così come in psicoanalisi si interpretano i sogni.D'accordo? Bene tu sogni di essere dipendente dal tuo compagno,sogni che ti manca il tempo per fare tutto,sogni di non essere libera di esprimerti sessualmente,di vivere in una gabbia "costruita con le tue stesse mani".Vedi? Sei tu stessa che riconosci star costruendo i problemi che ti attanagliano.Questa gabbia che senti è il tuo ego.Il tuo egoismo.Non dai nulla.prendi tutto.Chi ti paga i seminari,i corsi di pittura? Chi ti à la possibilità di passare del tempo libero con le tue amiche?Non sei capace nemmeno di offrire i tuoi orgasmi al tuo compagno.Chi è che chiede sempre e non dà mai? I bambini! Ti stai comportando come una bambina.E' questa immaturità la tua prigione.

    continua
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    miguelsonsempermi
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    00 12/04/2010 18:53
    In qualche momento per qualche problema nel tuo albero genealogico,ti hanno proibito di essere donna.Forse tua madre,o una nonna,oppure una zia,hanno subito la condizione di donna mantenuta,hannno sentito la loro vita intrappolata nel carcere del matrimonio,hanno partorito tra dolori enormi o sono morte durante il parto,oppure sono state ingannate dal marito.Insomma il mondo maschile è l'oppressore.E,nella nostra cultura attuale,il simbolo fallico più evidente,è il denaro.Denaro che,per adesso,tu non sei in grado di guadagnare.......


    Lascia perdere per un attimo i tuoi sogni di autonomia culturale,i tuoi seminari,i tuoi corsi di pittura,le chiacchiere con le tue amiche!Decidi che,per un anno,lavorerai come semplice operaia,o come cassiera in un supermercato,o come cameriera in un ristorante,o come segretaria in un impresa.E se tutto questo non ti stà bene monta allora una tua bancarella di cianfrusaglie in qualche località turistica,vendi gelati per strada,oppure crespelle!Impara a guadagnare ciò che mangi!Deciditi a smettere di essere una parassita!Sarai capace di farlo,dopo dodici mesi vedrai che ti sarai liberata dalla trappola e sarà giunto il momento di affrontare i tuoi genitori e i loro soprusi;e potrai dirgli:"quando ero una bambina,mi avete fatto questo.......Questo è cio che ho sentito.....Questo è cio a cui mi ha portato.E' per questqa ragione per cui sto ancora soffrendo.Vi chiedo come riparazione questo:mi dovete tot quantità di denaro".Tu deciderai la somma da chiedere,calcolando il valore del tempo che ti hanno fatto perdere.Chiedi loro un assegno stratosferico:non meno di cento milioni di euro.Se te lo daranno,incornicialo e appendilo nel bagno di casa tua.....