A bassa voce provò a recitare:”Dai mamma.Ti prego…Perché devo essere solo io accompagnato dalla mamma?Me lo ha detto pure Masburger.Per una volta,ti prego,facciamo come dico io.Ti scongiuro!”
Se insisteva che lo aveva detto il dottor Masburger ce la poteva fare.
E a quel punto “l’operazione talpa” sarebbe cominciata.
Si sarebbe fatto lasciare sul Lungotevere,avrebbe preso sci e scarponi e con il trenta barrato se ne sarebbe tornato a casa e si sarebe infilato in cantina.
E lì,proprio come una talpa,avrebbe passato la sua settimana bianca.
Nessuno ci entrava mai in quello stanzone buio e Lorenzo ci aveva portato tutto l’occorrente per sopravvivere una settimana. Dieci scatolette di Simmenthal,pane in cassetta,tonno,due barattoli di funghi,tre casse di Ferrarelle. Biscotti.Un piccolo televisore,la playstation,un po di dvd. C’erano materassi e coperte. Per i bisogni bastava aprire la finestrella che dava sul giardino dei Casentini. E se sua mamma lo chiamava al cellulare bastava dire che era a Cortina e che tutto sarebbe filato liscio come l’olio.