miguel

COME SI MUOVONO GLI ANIMALI di Niccolò Ammaniti

  • Messaggi
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 09/05/2010 20:38
    E Alessia cosa sapeva di lui?
    Sa il mio nome.
    “Non tocca a me essere interrogata,tocca a Lorenzo Calvelli”.
    Aveva detto Alessia una volta alla professoressa di Italiano.
    Lo aveva detto benissimo. Lorenzo Calvelli.
    Era stato osì felice di sentirla pronunciare il suo nome che non gli era importato nulla dell’”impreparato” che si era beccato al posto suo.
    Lei non immaginava nemmeno che abitavano così vicino che se avesse guardato dalla finestra del bagnetto avrebbe potuto vedere la stanza di Lorenzo. Non sapeva che i loro genitori si conoscevano ed erano iscritti allo stesso circolo del tennis. Non le era nemmeno passato per la testa che era stato lui a bucarle le ruote del motorino per prendere l’autobus insieme.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 09/05/2010 20:40
    E ora Alessia era la fidanzata del Sumero.
    Il Sumero in realtà si chiamava Emiliano Trazzi,stava al penultimo anno,aveva uno scooter Yamaha. Era grosso come un frigorifero,con due mani che sembravano di pongo,i capelli a spazzola.
    Il Sumero era un capo. Su questo non c’erano dubbi. Aveva un sacco di amici che lo seguivano dovunque e avrebbero fatto qualsiasi cosa per lui.
    Una cosa che tormentava Lorenzo era non sapere perché tutti lo chiamavano il Sumero. Aveva preso il volume s-t dell’Enciclopedia Treccani e aveva cercato “sumeri”. Un’antica popolazione che vive in Asia Minore. E allora?
    Poi tra i libri di suo padre aveva scovato un romanzo intitolato Il Sumero,se l’era divorato,era la storia di un guerriero, Ninhursag,che era stato tradito dai suoi compagni ed era finito schiavo su una galera,poi si liberava e faceva una strage di traditori.
    Trazzi era coraggioso e vendicativo come Ninhursag?
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:07
    Per scoprire quel mistero sarebbe bastato chiederlo a qualcuno dei suoi compagni.
    Ma Lorenzo Calvelli non chiedeva niente a nessuno e non parlava con nessuno,a meno che gli rivolgessero la parola. Rispondeva dei si,dei no,non lo so.
    Viveva in disparte,ma non tanto da far notare la sua diversità. Nuotava come una sardina in un banco di sardine. Si mimetizzava come un insetto stecco. Si incollava ai muri bianchi della scuola come un geco.
    Così nessuno gli rompeva le palle.
    Si vestiva uguale agli altri,le stesse scarpe da ginnastica,gli stessi jeans,lo stesso zaino. Si era scelto il motorino più comune. A scuola se ne stava al suo banco e sembrava che sentisse i professori,ma in realtà pensava ad altro e scriveva sui quaderni le storie sue e faceva tutto,pure la ginnastica che odiava,e tutti credevano che era normale.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:08
    Ma in realtà lui era un diverso,lo sapeva.Il suo cervello funzionava diversamente,dentro di lui c’era una parte non umana,quella che gli diceva le cose migliori.
    Lorenzo Calvelli era un insetto che si era adattato,per sopravvivere,a somigliare agli uomini.
    Una notte aveva avuto un incubo terribile da cui si era svegliato urlando. Scopriva che la maglietta,i jeans erano la sua pelle e le Nike i suoi piedi. E sotto alla giacca dura come un esoscheletro aveva scoperto con orrore di avere nascoste otto zampette da insetto.
    Da quando era nata la mosca era riuscito a fregare tutti,perfettamente integrata nella società degli umani.
    Ma tre settimane prima di questa notte era successo che Lorenzo Calvelli aveva desiderato,per un istante,non essere più una mosca,ma uno normale.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:10
    E questo era stato l’inizio del casino.
    Durante la ricreazione Lorenzo di solito vagava per i corridoi affollati di studenti come se avesse da fare,così nessuno si insospettiva,poi verso la fine dell’intervallo si rimetteva al suo banco e si mangiava la pizza bianca col prosciutto,la stessa che tutti comperavano dal bidello.
    Dietro di lui,solo un banco di distanza,era seduta Alessia.Parlava fitto fitto con Giovanna scrivendo una lista di nomi su un foglietto.
    Cos’era quella lista?
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:11
    A lui non doveva fregare niente,proprio niente,eppure quella maledetta curiosità,che non riusciva ancora a controllare,lo aveva spinto a farsi indietro con la sedia per riuscire a sentire.
    “Ma la fanno venire,secondo te?” STAVA DICENDO Giovanna.
    “Se ci parla mia madre…”,aveva risposto Alessia.
    “Ma in quanti ci possiamo andare?”.
    “In sei,ha detto…” Qualcuno aveva preso a strillare e non era riuscito a capire più niente.Le due avevano cominciato a sghignazzare.
    Probabilmente,si era detto Lorenzo,stanno decidendo chi invitare ad una festa.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:30
    All’uscita Lorenzo si era messo le cuffie dell’ iPod ,ma non lo aveva acceso. Alessia e Giovanna avevano fatto gruppo vicino al muro della scuola con Marina Vitale,il Sumero,Gavardini e Berardi.
    Erano tutti eccitati.
    Il Sumero faceva finta di sciare. Gavardini gli era salito sulla schiena. E aveva fatto finta di strozzarlo. Il Sumero e i suoi amici quando erano contenti si picchiavano. Le ragazze in fila,li guardavano e ridevano.
    Lorenzo non poteva sapere cosa Alessia stesse dicendo a Giovanna. Ma gli occhi gli brillavano mentre guardava il Sumero che saltellava e schivava i pugni di Gavardini.
    Lorenzo si era avvicinato lentamente,si era seduto a pochi metri dal capanello e alla fine non era stato difficile capire.
    Alessia li aveva invitati a sciare a casa sua a Cortina.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 10/05/2010 07:32
    Dopo un po la banda se n’era andata. Anche gli altri studenti,piano piano,erano tornati a casa svuotando la strada. Il negozio di elettrodomestici di fronte alla scuola aveva abbassato la saracinesca per la pausa pranzo.
    Sul marciapiede era rimasto solo Lorenzo. Anche lui doveva andare a casa,tra una decina di minuti,sua madre,non vedendolo,lo avrebbe chiamato. Lorenzo aveva spento il cellulare e aveva cominciato a leggere le scritte fatte con lo spray sui muri del palazzo. Le guardava fisse,fino a quando diventavano sfocate. Macchie di colore sui muri del palazzo.
    Si chiedeva se per caso Alessia avesse pensato di invitare pure lui a Cortina.
    (Piantala).Era la mosca che gli parlava.
    Beh,potrebbe perché no?
    (Perché avrebbe dovuto invitarti?Lei non sa neanche che esisti).
    E’ vero,ma…
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:22
    E’ vero,ma…
    Gli sarebbe piaciuto andare a sciare con Alessia.
    Lui sapeva un sacco di fuori pista a Cortina. Ci andava da quando era nato. Conosceva tutte le piste. Ed era ceto di saper sciare meglio del Sumero.
    Quando era tornato a casa era andato da sua madre e aveva detto tranquillo:”Alessia Fersetti mi ha invitato a sciare a Cortina. Ci posso andare?”.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:24
    Sua madre lo aveva guardato per un istante come se gli avesse detto che gli era cresciuta la coda.
    E così,con quella domanda buttata là da Lorenzo Calvelli si era lanciato con il corpo e l’anima in un fiume così impetuoso che lo aveva rapidamente trascinato via dalle rive della verità e che aveva scatenato una reazione a catena di proporzioni così immense e dolorose che non avrebbe nemmeno lontanamente potuto immaginare.
    Per i primi giorni aveva tentato,goffamente,di dire che si era inventato tutto. Era una cosrra umiliante,ma riusciva a sopportarla. Quello che non poteva sopportare sarebbe stata la domanda che necessariamente sarebbe seguita.
    Lorenzo,perché mi hai raccontato questa bugia.
    E a questa domanda non c’erano risposte.
    C’era solo dolore.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:25
    In camera,la notte,riprovava a rispondere.
    “Perché….”.
    Ma era come se il cervello si impuntasse contro un gradino.
    “Perché sono un coglione”.
    Questa era l’unica risposta che era riuscito a darsi.
    Ma sapeva che non bastava.,sotto c’era qualcosa che non aveva nessuna voglia di indagare. E quindi,alla fine,si era lasciato trasportare dalla corrente. Anzi aveva cominciato a nuotare per arrivare più presto alle cascate. Aveva raccontato anche a suo padre e a Masburger di Cortina. Riuscendo sempre più convincente. L’aveva arricchita di particolari. Aveva fatto i capricci per farsi comperare sci,scarponi e giacca nuovi. E con il passare dei giorni aveva cominciato a crede che Alessia lo avesse davvero invitato.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:26
    Se chiudeva gli occhi vedeva Alessia che si avvicinava.
    Lui stava salendo sul motorino e lei lo aveva guardato con i suoi occhi azzurri,aveva appoggiato una Nike sull’altra e gli aveva detto. “Senti Lorenzo,ho…”.
    (Smettila!). Intanto gli urlava la mosca.
    “..organizzato una settimana bianca,vuoi venire pure tu?”.
    Lui ci aveva pensato su un po’ e poi aveva detto:
    (Piantala)
    “Va bene vengo.Basta che non viene il Sumero”.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:28
    Poi,un giorno mentre stava in camera con gli scarponi nuovi ai piedi,lo sguardo gli era finito sullo specchio attaccato all’anta dell’armadio e aveva visto un raggazzetto in mutande,bianchiccio come un verme,con le gambe che gli sembravano dei ramoscelli,senza un pelo addosso,con un toracetto e dei capezzoli piccoli come monete da cinque centesimi e quei ridicoli cosi rossi ai piedi.
    Lo aveva osservato con la bocca semiaperta e poi gli aveva chiesto:”Ma dove vai?”.
    E il ragazzo nello specchio gli aveva risposto,con una voce stranamente adulta:”Da nessuna parte”.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:29
    Lorenzo si era buttato sul letto, con tutti gli scarponi e con la sensazione che qualcuno gli avesse scaricato addosso una tonnellata di calcinacci e si era detto che non aveva nessunissima idea di come uscirne da quel casino che aveva combinato e che se avesse ancora,anche solo una volta provato a credere che Alessia lo avesse invitato,si sarebbe gettato dalla finestra e Amen e arrivederci e grazie tanto.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:31
    E a un tratto la mosca gli aveva sussurrato:
    (Questa può essere una soluzione.
    Ti butti di sotto.Un volo e via)
    E se non muoio? E’ il terzo piano…
    (E se non muori sul colpo ci penseranno le macchine a finirti,o ancora meglio il trenta barrato.Pensa quando la ruota d’acciaio del tram ti passerà sulla testa.)
    Pezzi di cranio con sopra ciuffi di capelli neri sparsi sulle rotaie scintillanti,il contenuto della sua testa schizzato sull’asfalto come budino alla vaniglia. E vedeva sua madre che usciva fuori dal palazzo urlando e si gettava sotto al tram e tirava fuori i pochi pezzi sanguinanti rimasti e li raccoglieva e li metteva in una bu….
    (Basta!Dille che non vuoi andare perché nonna Laura)
    [Modificato da miguelsonsempermi 11/05/2010 07:32]
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:33
    Questa si che era un idea.
    Lorenzo aveva tirato fuori una voce seria e guardando il soffitto aveva detto:”Mamma,ho deciso di non andare a sciare perché nonna sta male e se poi muore quando non ci sono?”.
    Si. Questa era un’idea geniale. Si era tolto gli scarponi e si era messo a ballare per la stanza come se ad un tratto il pavimento fosse arroventato. Saltava sul letto e da lì sulla scrivania piroettando tra computer,libri,la vaschetta delle tartarughine cantando “Fratelli d’Italia,l’Italia s’è desta”…uno slancio ed era appeso alla libreria.
    “Dell’elmo di Scipio….”.
    Ma che stò facendo?
    Usare la morte di sua nonna per salvarsi dalla merda. Che schifo. Che essere orrendo e mostruoso.
    Solo lui poteva pensare una cosa cosi brutta.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:35
    Si era rigettato sul letto con una faccia affondata sul cuscino.
    Non sapeva più che fare,come liberarsi da quella roba che lo stava trascinando verso la pazzia.
    E improvvisamente,così,aveva visto la cantina.
    Buia. Calda. Accogliente.
    E un sorriso finalmente,si era aperto sulle labbra di Lorenzo Calvelli, figlio di Amalia e Paolo Calvelli.
    Ora,però,che era arrivato,il momento di mettere in azione il piano si sentiva di merda.
    Se qualcosa fosse andato storto sarebbe stata la sua fine.
    Se va male mi ammazzo. Lo giuro.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:37
    (Andrà tutto bene. Non ti preoccupare.) Gli rispose la mosca.
    Lorenzo prese un respiro. Si andrà tutto bene. Non ci sono problemi.
    In verità il problema c’era,ma poteva superarlo facilmente.
    Doveva solo convincere mamma a lasciarlo a duecento metri da Piazza Cola di Rienzo.
    Non era facile. Già la sentiva. (Lorenzo ma sei deficiente?Sono venuta fino qua,a quest’ora! Voglio parlare con il padre di Alessia. Tutti questi giorni mi hai impedito di telefonargli. Voglio sapere se va tutto bene,se devo fare qualcosa,ringraziarlo per l’invito.Mi sembra il minimo.Non ti capisco proprio).Doveva fregarla. Se le diceva che tutti i suoi amici andavano per conto loro all’appuntamento e che lui era l’unico ad arrivare portato da mammina,come un bambino,forse ce la poteva fare.
    Non ci crederà mai.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:39
    A bassa voce provò a recitare:”Dai mamma.Ti prego…Perché devo essere solo io accompagnato dalla mamma?Me lo ha detto pure Masburger.Per una volta,ti prego,facciamo come dico io.Ti scongiuro!”
    Se insisteva che lo aveva detto il dottor Masburger ce la poteva fare.
    E a quel punto “l’operazione talpa” sarebbe cominciata.
    Si sarebbe fatto lasciare sul Lungotevere,avrebbe preso sci e scarponi e con il trenta barrato se ne sarebbe tornato a casa e si sarebe infilato in cantina.
    E lì,proprio come una talpa,avrebbe passato la sua settimana bianca.
    Nessuno ci entrava mai in quello stanzone buio e Lorenzo ci aveva portato tutto l’occorrente per sopravvivere una settimana. Dieci scatolette di Simmenthal,pane in cassetta,tonno,due barattoli di funghi,tre casse di Ferrarelle. Biscotti.Un piccolo televisore,la playstation,un po di dvd. C’erano materassi e coperte. Per i bisogni bastava aprire la finestrella che dava sul giardino dei Casentini. E se sua mamma lo chiamava al cellulare bastava dire che era a Cortina e che tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
  • OFFLINE
    miguelsonsempermi
    Post: 7.462
    Città: MILANO
    Età: 64
    Sesso: Maschile
    00 11/05/2010 07:39
    Un piano perfetto. L’idea di rimanere chiuso in un posto che nessuno poteva immaginare gli piaceva molto. Fuori sarebbe potuto succedere tutto,lui nel suo bunker sotto casa stava tranquillo.
    Si solevo sui gomiti.
    Vicino alla porta c’erano due valigioni gonfi di vestiti,un giaccone in Goretex,una sacca con gli scarponi e gli sci nuovi.
    Il ragazzo mosca si alzò di scatto,apri la porta del bagno e cominciò a vomitare.


    F I N E
2