00 14/06/2010 19:24

Quella foto è tornata a casa. Fu Stefano a riportarla. Vide e capi! Mollò tutto. Aveva perfino comprato un pezzetto di terra, ma non si preoccupò di sistemare i suoi affari. Prese la prima nave e tornò a casa. La piccina non aveva ancora un nome quando lui arrivò. Fu lui a decidere che si sarebbe chiamata Sabina, come sua madre. E qui si adattò a fare la guardia, sotto il fascismo, lui che non sopportava le prepotenze. Mi raccontano che quando uscì un’ordinanza che vietava di far razzolare le galline per strada, pena il sequestro, lui usciva cinque minuti prima dei suoi colleghi e li precedeva, e se trovava qualche gallina in giro la faceva nascondere prima che arrivassero gli altri. Sul lavoro questo non lo faceva amare. Ho trovate molte note a suo demerito. Però quando ancora oggi dico che sono la nipote di Stefanucc la uardja la gente sorride e lo ricorda con affetto.
Dopo Sabina sono arrivati altri 13 figli. Gli ultimi due, gemelli. Ed uno dei due gemelli era il mio papà! Senza quella foto, oggi non sarei qui!