00 27/06/2010 12:31
La gente cominciò a scappare dalla Liberia, ed a rifugiarsi nella vicina Costa d’Avorio. E qui c’era Charles Taylor ad attenderli. Chi era? Un ex ministro di Doe, che poi era stato accusato di corruzione ed arrestato. Ma aveva fatto in tempo a scappare prima. Taylor organizzò i profughi, ne fece un piccolo ed agguerrito esercito (piccolo anche per l’età; c’erano molti bambini infatti). E con quegli “uomini”, anche con quelli che uomini non sarebbero riusciti a diventarlo mai, il giorno di Natale del 1989 penetrò in Liberia e scatenò la guerra civile. Al National Patriotic Front of Liberia, come si chiamava l’esercito di Taylor, si unirono presto anche le etnie Gio e Mano, quelle più discriminate nel paese. E la guerra fu sanguinosissima.
Samuel Doe venne catturato, torturato ed ucciso. Il tutto ripreso con tanto di telecamere, ed ampiamente distribuito, perché tutti sapessero e vedessero. Ma questo non fermò la guerra civile, che intanto si era trasformata in pulizia etnica. Dopo sei anni di violenze inaudite, finalmente i cosidetti paesi civili, e cioè Stati Uniti, Unione Europea, Onu e altri paesi africani, decisero che era ora di fermare la strage, ed organizzarono una conferenza di pace. Le violenze non si arrestarono del tutto, ma ci furono nuove elezioni…vinte da Taylor, ovviamente! Che intanto aveva cominciato a trafficare contrabbandando diamanti, ed usava quel denaro per finanziare gruppi eversivi anche nei paesi confinanti!




Ottava lezione sulla libertà: Se odi non sarai mai libero!

[Modificato da (SissiM) 01/07/2011 15:42]