00 19/02/2011 21:44
Non avendo avuto tempo di fare i commenti delle altre partite, per questa volta la moviola della gazzetta parlerà al posto mio anche se non sono proprio d'accordo con tutto, ma si sa il calcio è materia opinabile.

Valeri tiene in pugno Juve-Inter
Bergonzi non è all'altezza
La moviola della 25ª di A. Ottima direzione dell'arbitro romano a Torino: solo 19 falli fischiati. Male invece a Roma il fischietto genovese, a cui sfugge il doppio sputo tra Rosi e Lavezzi

MILANO, 14 febbraio 2011 - La venticinquesima giornata di serie A si congeda senza particolari colpi di scena. All'ottimo arbitraggio britannico di Valeri a Torino fa contraltare la pessima direzione di Giannoccaro e Bergonzi.

JUVENTUS-INTER 1-0 — Valeri si dimostra all’altezza di una gara difficile e importante come Juve-Inter. L’arbitro di Roma, internazionale da gennaio, sposa in pieno la filosofia del designatore Braschi che fin dal raduno di Sportilia aveva chiesto alla sua squadra d’intervenire il meno possibile. Ieri Valeri ha fischiato solo 19 falli, utilizzando lo stesso metro e tollerando i contrasti robusti. La migliore investitura per l’arbitro è arrivata dai giocatori: dopo le iniziali proteste hanno accettato le sue scelte senza molte proteste. Questo ha contribuito a dargli fiducia e serenità. Pochi gli episodi dubbi, il più importante dopo 12 minuti: Toni mette in mezzo all’area, sul pallone si avventano Cordoba e Matri, lo juventino finisce a terra sul tackle del difensore. Il replay non chiarisce se Cordoba tocchi il pallone o solo l’avversario, resta il dubbio da rigore. Di sicuro non è fallosa in avvio l’entrata di Bonucci su Pazzini. Altri spunti: nel primo tempo nessun giallo, ma lo rischia Melo che stende Sneijder e di sicuro lo meritava Cordoba per una netta trattenuta su Toni. Al 22’ Krasic giù sulla chiusura di Zanetti: si lamenta il bianconero ma sembra corretta l’interpretazione dell’arbitro. Regolare la rete decisiva: Cordoba tiene in gioco Matri. Dopo il gol, minacciata la sospensione per lo scoppio dei petardi lanciati dalle tribune. Nella ripresa le 3 ammonizioni: la prima al 33’ per un’entrataccia (in ritardo, dritto sulle gambe) di Sissoko su Sneijder. Poi a Maicon per proteste e a Thiago Motta per lo sgambetto su Barzagli.

BARI-GENOA 0-0 — Si lamenta molto Mutti per il fallo fischiato a Castillo al 33’ della ripresa, sull’assist Okaka segna a gioco fermo (non si può parlare di gol annullato). In realtà, l’attaccante del Bari nello stacco poggia il gomito sul collo di Kaladze impedendogli di saltare. Ci sta quindi l’intervento di Peruzzo.

BRESCIA-LAZIO 0-2 — Giannoccaro non convince. Penalizzato il Brescia a cui manca almeno un rigore: da punire il mano volontario di Lichtsteiner e ci poteva stare il penalty anche per l’entrata robusta di Sculli che travolge Eder nel primo tempo.

CAGLIARI-CHIEVO 4-1 — Gara in discesa per Tozzi (Can B). Ok il 3-0 e il 4-0 del Cagliari (niente fuorigioco). Fallo di Cesar su Cossu: ci poteva stare il rigore.

CATANIA-LECCE 3-2 — Molte polemiche per l’arbitraggio di Romeo. L’errore più grave al 40’ della ripresa: inesistente la punizione che porta al 3-2 del Catania (nessun fallo su Maxi Lopez). In precedenza, Gomez sembra avere il piede sulla linea dell’area al momento dell’entrata di Rispoli: l’arbitro invece del rigore assegna la punizione dal limite, Lodi segna e mette tutti d’accordo. Dubbi anche su un mano in area di Giacomazzi giudicato involontario. Lo stesso Giacomazzi a fine partita dice qualcosa di troppo a Romeo e si prende un rosso diretto. Non c’è fuorigioco, infine, sui due gol del Lecce.

CESENA-UDINESE 0-3 — Proteste sull’1-0 dell’Udinese ma è lo stesso Von Bergen negli spogliatoi ad ammettere di aver preso Sanchez. Ok quindi la scelta di Orsato che fischia la punizione poi trasformata da Di Natale.

PALERMO-FIORENTINA 2-4 — Sul 2-1 segnalato un fuorigioco inesistente a Miccoli: sul successivo cross, a gioco fermo, segna Acquah. Protesta Nocerino, ma fa bene Russo a non dare rigore: Camporese prende la palla.

SAMP-BOLOGNA 3-1 — Pochi episodi per Gervasoni. Qualche dubbio nella ripresa quando è fermato Ramirez lanciato a rete: forse la palla non aveva superato la linea laterale.

ROMA-NAPOLI 0-2 — Gara tesa, nervosa e difficile da gestire. Bergonzi, specie nel primo tempo, non è all’altezza. Tra l’altro alla quaterna arbitrale sfugge l’episodio che innesca il caos generale: il doppio sputo tra Rosi e Lavezzi. Partiamo da qui: minuto 20, all’altezza del centrocampo Rosi si avvicina a Lavezzi colpendolo con uno sputo, il napoletano si gira ricambiando la «cortesia». Il tutto a palla lontana. Le immagini tv non sono chiarissime, ma la dinamica dei gesti è eloquente. Adesso dovrebbe scattare la prova tv per entrambi i giocatori: se il giudice sportivo non avrà dubbi sul doppio sputo, arriverà una squalifica pesante (da 2 a 4 giornate). E non conta che Bergonzi subito dopo abbia ammonito Rosi e Lavezzi: il giallo è stato mostrato per le spinte che i due si sono dati sotto gli occhi dell’arbitro. La gazzarra ha uno strascico: passa un solo minuto e Dossena si disinteressa completamente del pallone andando a cercare Taddei con gomito e corpo. Un’entrata che poteva essere punita con il rosso diretto, mentre Bergonzi neppure estrae un giallo che sarebbe diventato pesante considerando l’ammonizione ricevuta dall’esterno al 46’ per un netto fallo su De Rossi. Al 37’ altra decisione contestata: mano volontaria di Rosi per fermare Cavani al limite dell’area, sarebbe da secondo giallo, ma Bergonzi grazia il difensore non giudicando pericolosa l’azione. Nella ripresa è ok il rigore per il Napoli: Juan tocca il piede di Hamsik. Ed è giusto anche convalidare il gol: la palla sul tiro di Cavani tocca il palo alla destra di Julio Sergio e poi supera del tutto la linea dalla parte opposta, prima di ritornare in campo. Da ricordare il regolamento: se il pallone non fosse entrato direttamente, la rete era da annullare perché chi tira un rigore o una punizione diretta non può riprendere il pallone se non c’è prima un tocco di un altro giocatore. Al 9’ ultima scelta buonista di Bergonzi: durissima entrata di De Rossi su Cavani, solo giallo.

MILAN-PARMA 4-0 — Pochissimi episodi da moviola in una partita correttissima (neanche un ammonito) e tutti irrilevanti: un fallo fischiato a Dzemaili che aveva colpito la palla, un corner assegnato al Parma con Candreva ultimo a toccare il pallone. Qualche sospetto per una deviazione col braccio di Valiani in barriera su punizione di Ibrahimovic. (m.b.)

Francesco Ceniti


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