00 16/12/2010 14:03
Napoli – Steaua Bucarest 1-0
Cavani tiene l'Italia in Europa League


Edinson Cavani, 23 anni, ha deciso il match al 92'


Il Napoli batte la Steaua in zona Cesarini e passa il turno: è l'unica delle nostre formazioni


Ancora all'ultimo tuffo, stavolta il più pesante perché la rete di Cavani (2º minuto di recupero) lascia aperta all'Italia la porta dell'Europa League. Aurelio De Laurentiis, patron azzurro, adesso gongola all'idea di essere a capo dell'unica truppa tricolore presente domani nell'urna dei sedicesimi di finale dell'ex Coppa Uefa. De Laurentiis definì l'Europa League un trofeo di serie C, oggi può andare orgoglioso dell'impresa dei suoi ragazzi: per passare il turno serviva solo un successo e la vittoria è arrivata.

Il Napoli va avanti e, avanti, vanno anche le cifre messe sul tavolo dai conti dell'Europa League. I numeri non fanno certo sognare, ma alla fine del cammino non è vero che ai club che arrivano più vicino possibile al traguardo non entrino euro nel bilancio. Tradotto: il rapporto con quanto incassato da chi fatica in Champions League si mantiene uno a sei perché all'Inter campione d'Europa il trionfo ha fruttato quasi 60 milioni di euro mentre all'Atletico di Madrid, ultima Europa League in bacheca, è stato staccato un assegno complessivo dall'Uefa di circa 10 milioni. Differenze che pesano, ma che non fanno i calcoli con i ricavi da botteghino, soldi da aggiungere alle somme prestabilite dal governo del pallone europeo.

Due sono le assenze nel Napoli. In panchina c'è un vuoto perché il tecnico azzurro Mazzarri è squalificato e deve comandare la squadra dalla tribuna: al suo posto spazio al vice Frustalupi. L'altro non protagonista della sfida è Lavezzi, fermo ai box per una caviglia sotto sopra e, nella notte di martedì, coinvolto in una rissa che lo ha riportato sotto i riflettori della bella vita napoletana (a dir la verità stavolta il Pocho avrebbe fatto opera di mediazione tra un suo amico e un ragazzo tamponato dalla macchina su cui viaggiava anche l'attaccante argentino). Da Bucarest sono appena trenta i tifosi romeni sbarcati a Capodichino, una piccolissima truppa di ultrà scortati a vista dalla polizia nel timore di trappole alla luce degli incidenti quando il Napoli fece visita alla squadra di Lacatus.

La Steaua si difende, gli azzurri provano a trovare il varco: il copione di gara si presenta subito così come si immaginava alla vigilia. Numeri alla mano, ai romeni basta non perdere per continuare l'avventura in Europa League, e così il tecnico Lacatus disegna una formazione con un centrocampo tutto polmoni e cuore e un attacco lasciato al solo Stancu. Cavani regala il primo brivido quando si presenta solo nel cuore dell'area avversaria, ma la mira è sballata. La notte non si accende, poche le emozioni, molta la paura del Napoli di non riuscire a sfondare il muro di Bucarest.

Il ritmo è lento, ad Hamisk e soci mancano le idee perché quando il pallone non corre a mille all'ora per questo Napoli la strada si scopre in salita. I romeni sfruttano ogni dettaglio per mantenere in equilibrio la partita, comprese le interminabili perdite di tempo a ogni contatto: il pubblico perde la pazienza, si sente il rumore dei petardi. Mazzarri ordina i cambi, il prodotto non muta. Entra il giovane attaccante Dumitru, tocca anche a Dossena provare a trascinare la squadra con le sue scorribande sulla corsia sinistra: il tempo scorre, il San Paolo sogna l'ennesimo arrivo vincente in volata. Stavolta, però, la dea bendata sembra voltare le spalle e lo fa per ben due volte. Prima, a sette minuti dal sipario, quando spinge fuori di un soffio un colpo di testa di Maggio; un minuto dopo perché è il palo a respingere l'assalto di Cavani. Ma è solo una brutta parentesi, cancellata dal colpo da bottino pieno di Cavani oltre i titoli di coda. Come l'espulsione di Cannavaro.






L’exploit del Napoli merita l’articolo per intero, tratto dal giornale della mia città La Stampa.

Complimenti agli azzurri che continuano a giocare fino a quando l’arbitro non fischia la fine e ci hanno ormai abituato ad imprese di questo tipo.

E’ l’unica squadra rimasta in Europa League e l’augurio che mi sento di fare è che arrivi fino alla fine con esito positivo.


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