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L'anima degli animali

Nel suo affascinante libro Anche gli animali hanno un'anima (Ed. Mediterranee), lo studioso francese Jean Prieur osserva che questi principi pitagorici si mantennero, sia pure attraverso varie elaborazioni, nel pensiero di altri grandi filosofi come Platone e Aristotele. In Occidente, il primo a distaccarsene in modo netto fu, nel Seicento, Cartesio, il quale affermò che soltanto il pensiero era segno di una natura superiore, e quindi gli animali erano semplici automi.

Da allora, per una strana conciliazione tra scienza e fede, questa concezione cartesiana è stata mantenuta anche dalla religione cattolica. Tuttavia, negli ultimi anni pare che qualcosa stia cambiando, sia pur lentamente. "Nella Sollicitudo rei socialis", fa notare Mons. Mario Canciani, il parroco di S. Giovanni dei Fiorentini a Roma, meglio noto come "il prete che non scaccia i cani dalla chiesa", "il Papa ha invitato i teologi a studiare un nuovo tipo di rapporto uomo-animale e, il 10 gennaio 1990, commentando in un suo discorso la Bibbia, ne ha rinverdito una grande verità: 'Non solo nell'uomo, ma anche negli animali c'è un soffio divino'"

Anche se le considerazioni papali non toccano ancora il tema del vegetarianesimo, è innegabile che, al limitare del terzo millennio, le riflessioni sulla natura spirituale di una scelta alimentare sono sempre più attuali. E se la Nuova Era è davvero l'era dell'amore e dell'unione, della compassione e della comprensione, allora è anche l'era di una riflessione più sincera e attenta sulle nostre scelte di vita, sul nostro modo di considerare l'esistenza e la natura di tutto il creato.

Ognuno ha il diritto di compiere le sue scelte nella massima libertà, ma ogni singola scelta ha effetti su tutti gli esseri viventi. E poiché, secondo la legge del karma, la violenza genera altra violenza, scegliere di non far del male a chi è più debole non può che avere meravigliosi effetti su tutta l'umanità.

Perciò, in questa nuova era di luce, al di là dei timori di rovinarsi la salute o di provocare un'apocalisse ecologica, chiunque può scegliere un motivo nuovo, seppure antico, per diventare vegetariano.
Per amore, solo per amore.


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