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1900 - Vince una medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi con un cartellone rimasto
ignoto. Continua la collaborazione con la rivista bolognese “Italia ride” per la quale eseguirà numerose
illustrazioni e vignette satiriche e decorative di gusto moderno ed ispirate a modelli francesi (Le rire e
Revue Blanche) e ai recenti modelli tedeschi (Jugend, Simplicissimus, Ver Sacrum). A tale rivista
aderiranno i più importanti personaggi di spicco dell’avanguardia italiana quali Augusto Majani, in arte
Nasìca, direttore artistico, Alfredo Baruffi, Augusto Sèzanne, Luigi Bompard, Ugo Valeri, Franz
Laskoff, Ardengo Soffici, Galileo Chini, Adolfo Magrini e molti, molti altri.
Sono questi gli anni di inizio della carriera del contemporaneo Leonetto Cappiello (Livorno 1876 –
Cannes 1942), figura rilevante nella storia del cartellonismo mondiale che con il solo Dudovich
meriteranno di essere tutt’oggi gli unici due cartellonisti inseriti nell’enciclopedia dell’arte.
Nel periodo bolognese Dudovich conoscerà e sposerà Elisa Bucchi, nativa di Faenza ove Dudovich
frequentava il ‘’ cenacolo’’ di Domenico Baccarini (scultore, pittore e disegnatore attivissimo nel campo
della ceramica). La moglie rappresenterà il prototipo di tutta la schiera delle figure femminili che
costelleranno l’opera del triestino.


1902 - Partecipa all’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa a Torino sotto la sigla societaria
della cooperativa artistica “Æmilia Ars”, famosa per lo studio di antichi modelli del rinascimento, della
lavorazione del gioiello, del cuoio, dei mobili e della ceramica., esponendo il manifesto “fisso l’idea”.
In tale periodo è anche illustratore di ruolo della rivista “Fantasio”, edita a Roma e specializzata in
letteratura, critica e varietà, nonché promotrice delle proposte estetiche più audaci e moderniste.


1904 - Inizia a collaborare con l’albo annuale d’arti e lettere “Novissima”, diretto da Edoardo De
Fonseca, pubblicazione considerata il “Manifesto della Grafica Moderna”. “Novissima”, pubblicata per
10 anni, ebbe un ruolo promozionale nei riguardi dello stile Liberty e dei giovani illustratori, tra le cui
file primeggia ovviamente Dudovich, oltre a Baruffi, Bompard, Terzi, Valeri, Kienerk, Casorati, Nonni,
Nomellini, Balla, Bistolfi, Previati, Mataloni e Majani.


1905 - Termina la cooperazione con lo stabilimento Chappuis di Bologna, si trasferisce a Genova
presso l’editore Armanino, dove intratterrà con quest’ultimo una collaborazione di pochi mesi.
[Modificato da miguelsonsempermi 02/09/2010 07:45]