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1896 c.a. - Compie il primo viaggio a Monaco di Baviera dove frequenterà l’Accademia d’Arte ove
apprenderà lezioni di nudo e interessandosi anche all’arte decorativa. Sarà a Monaco che acquisirà in
prima persona la lezione di Franz Von Stuck (Tettenweiss 1863 – Monaco 1928) e di Arnold Bocklin
(Basilea 1827 – San Domenico di Fiesole (FI) 1901). Questi due artisti sono infatti ritenuti da Dudovich
ritenuti importanti quanto lo furono Tintoretto e Veronese per la pittura italiana del XVI secolo. Con
questa prima esperienza di Monaco Dudovich si incamminerà ed abbraccerà il percorso delle secessioni
europee risentendo, in particolar modo, dell’insegnamento che trarrà da tutti gli altri artisti tedeschi a lui
contemporanei. Sarà proprio a Monaco, in concomitanza con altri focolai avanguardisti della
“Mitteleuropa” che si arriverà a realizzare il pareggiamento delle arti applicate con le altre arti culturali,
dimenticando ed evitando la trappola dello “Storicismo”, per poter entrare in una ricerca rigorosamente
più moderna e perfettamente sintonizzata sul gusto Art Nouveau (Toulose-Lautrec). Sarà proprio questo
aspetto modernista a catalizzare l’attenzione di Dudovich, improntando i propri interessi artistici verso
tale direzione. Altri insegnamenti Dudovich trasse dal richiamo modernista che gli pervenne con la
fondazione della Wiener Secession, che basava la sua principale ispirazione all’esecuzione del disegno,
quale base di partenza comune a tutte le discipline artistiche. Anche in questo caso artisti come Klimt e
Moser lasceranno un tangibile e profondo segno nella cultura di Marcello Dudovich che saprà far tesoro
delle nuove linee artistiche, raccogliendone stimoli ed indicazioni perfettamente rintracciabili nelle sue
opere. Fu così che egli acquisì in tale prima esperienza europea l’indirizzo verso una pittura astrattiva,
iconica ed essenziale.