00 26/09/2010 20:55
Andrea si è presentato al mondo proprio negli anni settanta,quando tutto il mondo del fumetto si crogiolava in un suo proprio delirio d’onnipotenza.Erano tempi in cui il movimento studentesco urlava “siamo realisti,chiediamo l’impossibile”,in cui la solitudine era un problema collettivo e il privato era politico,il fumetto era il mezzo d’espressione più libero e “democratico”,quello che permetteva,senza aumentare i costi di produzione,di ambientare il fumetto negli Stati Uniti o ai Caraibi ,sulla Luna o su altri pianeti improbabili e impossibili,di raccogliere visivamente i viaggi mentali nati sulle proprie ossessioni o sulle proprie liberazioni