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Confusione fra le Pieridi e le Muse

Sembra che le Pieridi, abilissime nel canto, fossero le nove figlie di Pierio di Pellae e di Evippa i cui nomi fossero: Colimba, Iunce, Cencride, Cissa, Cloride, Acalantide, Nessa, Pipo, Dracontide.

Un giorno ebbero la cattiva idea di andare sul monte Elicona, per sfidarle in una gara di canto.
Calliope cantò anche per le sorelle e le Ninfee, nominate arbitri della contesa, dichiararono vincitrici le Muse.

Le Pieridi, invece di accettare umilmente la sconfitta, cominciarono ad insultare le Ninfe, tanto che le Muse,
per punirle, le trasformarono in uccelli.

Il greco Pausania afferma nei suoi scritti che le Pieridi portavano gli stessi nomi delle Muse, da qui le confusioni sui nomi e sui figli attribuiti alle Muse considerate in genere vergini.

Il culto delle muse fu assai diffuso fra i Pitagorici, prima che ad ognuna di loro fosse affidato uno specifico campo d'azione.

La filosofia pitagorica, fa delle Muse il motore dell'etere fra i pianeti: garantendo i movimenti armonici planetari esse assicurano che tutto sia pervaso da ordine, sapienza e armonia.