Quando le Muse erano nove...o Dieci
I miti greci sono scatole magiche giunte fino a noi, le cui narrazioni si incastrano e si intersecano all'infinito.
Soltanto in epoca più "moderna", Zeus si vantò di essere padre delle Muse, di nove Muse, generate con Mnemosine, Dea della Memoria.
Perchè gli uomini non dimentichino, spetta alla Muse tramandare le consuetudini pubbliche e familiari: Zeus e Mnemosyne, potere e memoria, si fondono nella loro arte.
La voce dell'istruzione e dell'autorità è nello stesso tempo la voce del piacere: le Muse, che stanno accanto a Zeus e accanto ai re, sanno essere così gradevoli da distogliere i mortali dai loro dolori e dalle loro preoccupazioni.
Le muse, ritratte dagli artisti rinascimentali, si tengono per mano, indicando come le scienze e le arti siano connesse le une alle altre.
Omero, in omaggio alla poesia chiama Saffo "Decima Musa", ma il decimo posto non apparteneva alla tradizione e rimase vacante.