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Ho conosciuto Klaidy quando faceva le medie. Un sacerdote mi aveva chiesto di dargli una mano con la scuola. Aveva tante difficoltà, e la famiglia non si poteva permettere di mandarlo al doposcuola. Ed allora don Benedetto, sapendo che già in passato avevo fatto volontariato in questo modo, chiese se me la sentivo di fargli qualche ripetizione. Non ci pensai un attimo. “Certo, dagli pure il mio indirizzo”. Oltretutto abitavamo a due passi. Io in un palazzo e lui in una catapecchia occupata, ma sempre vicini eravamo. E così qualche pomeriggio alla settimana questo ragazzino alto e magro magro passava da me, ci piazzavamo in cucina così intanto potevo anche sfaccendare, e cercavamo di fare i compiti