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Aggiungo che l'atteggiamento della Chiesa nei confronti degli animali è sempre stato esecrabile e ributtante.
Nel suo libro Nera luce, Luigi Lombardi Vallauri scrive testualmente: «Per quanto riguarda il diritto alla vita, la prassi e la teoria della cristianità hanno legittimato tutti i tipi di inquisizione e di persecuzione. Il magistero della chiesa ben poco ha fatto per attenuare lo splendore dei supplizi, criticare la tortura giudiziaria. Lungo i secoli e quasi fino ad oggi, è rimasta indifferente ai massacri e alle sevizie degli esseri senzienti non umani», e riporta in nota quanto segue: «La cristianità è massicciamente vivisettrice e carnivora. Una sola citazione magisteriale tratta da un testo di Pio XII, pontefice recente. Il papa esortava le maestranze dei mattatoi a “non lasciarsi impressionare dai gemiti delle bestie più che dai colpi di maglio sui metalli roventi”».
Aggiungo che padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università Cattolica, era un fiero sostenitore della sperimentazione animale (chiamata volgarmente vivisezione) e che introdusse la pratica della devocalizzazione, cioè della recisione delle corde vocali per non essere disturbati dalle urla degli animali.

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