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miguel

Rachel, la bambina che donava la sua paghetta per i pozzi d’acqua dell’Africa

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  • Celeste.10
    00 13/08/2011 23:59


    Rachel era una bambina come tante. Aveva il cellulare, navigava su internet e amava Justin Beiber. Ma era anche un angelo. E’ stata un angelo in terra perché aveva deciso di devolvere la sua paghetta per contribuire alla costruzione di pozzi d’acqua potabile per i bambini africani attraverso la ong Charity: water, chiedendo che altri seguissero il suo esempio per arrivare in fretta a 300 dollari, il suo obiettivo.

    E’ diventata un angelo perché purtroppo oggi non c’è più. Un incidente stradale l’ha portata via dai suoi cari. Ma il suo messaggio per aiutare i bimbi di una parte di mondo disagiata è espolso e sull’onda della commozione le donazioni hanno raggiunto quota 1 milione di dollari.

    Molto più di altri donatori famosi che aderivano ai progetti di Charity: water come lo stesso Justin Beiber!

    Rachel Backwith aveva chiesto a genitori e amici di non farle regali per il suo nono compleanno ma di donare l’equivalente di una paghetta, 9 dollari, all’organizzazione che avrebbe così potuto portare acqua ai villaggi del Congo o dell’India.

    In realtà Rachel non era nuova a gesti di generosità. aveva già donato i suoi capelli ad una associazione che li utilizzava per fare parrucche per i malati di cancro (Locks of Love).

    Purtroppo è la sua morte che ha spinto molti ad occuparsi di chi è meno fortunato e di quella parte di mondo che non ha nulla, quando avrebbe dovuto essere un gesto naturale. Un gesto che comprende anche un bambino di 9 anni come Rachel!

    fonte

  • (SissiM)
    00 14/08/2011 08:43
    I bambini sono molto più saggi e lungimiranti degli adulti. Questo l'ho sempre saputo
    A questo proposito, riporto qui una frase bellissima di "Margherita Dolcevita" di Stefano Benni. Frase messa in bocca alla quattrordicenne protagonistra di questo bellissimo libro

    Perciò io, che sono una bambina in scadenza, penso:
    a) che i grandi non hanno più nulla da insegnarci;
    b) che sarebbe meglio se noi prendessimo le decisioni, e i temi scolastici contro la guerra li scrivessero loro;
    c) che dovrebbero smettere di fare i film dove la giustizia trionfa e farla trionfare subito all'uscita del film.
    Ebbene sì, sono polemica.