miguelsonsempermi, 12/09/2011 18.39:
Possiamo considerare al completo il guardaroba base, calcolando per ciascun capo almeno una mezza dozzina di esemplari di foggia diversa?
In realtà no. Di solito dei paramenti sacri ogni chiesa ha un'unica versione, differenziata solo per i colori, che dipendono dal momento liturgico. Quindi uno verde, uno viola, uno dorato, e così via, che vengono usati da tutti i sacerdoti che operano lì. L'unico capo presente in più misure è la tunica, di cui di solito ci sono diverse lunghezze. E le tuniche più care costano al massimo un centinaio di euro.
Va considerato inoltre che sono capi che vengono riutilizzati per decenni, quindi devono essere fatti con materiali pregiati, altrimenti non reggerebbero all'usura. Questo spiega il prezzo.
Poi, come in tutto nella vita, questi acquisti dipendono anche dalle scelte personali delle comunità e dei vescovi. Quello di cui parlo spesso io, Don Tonino Bello, come pettorale aveva una croce di legno di ulivo, e se l'era fatta realizzare apposta dal fratello. L'anello vescovile poi era quello del fidanzamento della mamma.
O, tanto per fare un altro esempio, nella mia confraternita, la mozzetta, che è una specie di mantellina corta che usiamo per le processioni, ce la cuciamo noi. Abbiamo comprato anni fa la stoffa, e ogni volta che un novizio arriva alla vestizione, glie la realizziamo da li, quasi a costo zero.
Non tutta la chiesa fa voto di povertà, così come non tutti i politici son delinquenti o i commercianti evasori fiscali