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La terra degli uomini liberi

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2011 17:36
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27/06/2010 12:24
 
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Storia vera di un sogno tradito
La schiavitù era stata da poco cancellata negli Stati Uniti. Migliaia di uomini di colore erano diventati finalmente padroni di se stessi. Ed in qualcuno nacque un sogno bellissimo. Quello di andare in Africa, da dove erano stati strappati, e di costruire li una nuova casa. Una specie di ritorno a casa, per inventare un paese civile e dare compimento a quella libertà appena conquistata ma così difficile da far valere dove fino a poco prima eri stato considerato poco più che un animale. Fu così che venne fondata l’”American Coloniziation Society”, e si organizzarono i primi vascelli per trasportare in Africa chi se la sentiva di vivere questa avventura…
Bellissimo direte voi! Beh! Una nota stonata c’era in realtà. Perché i finanziatori della società che supportava questo progetto erano tutti ex proprietari di schiavi. Convertiti all’antischiavismo ed alla parità tra bianchi e neri? Nemmeno per sogno. Si preoccupavano che gli ex schiavi avrebbero portato via posti di lavoro ai bianchi, e così pensarono si toglierli di torno. Stavolta con le buone.


Prima lezione sulla libertà: Diffida da chi ti dice che ti renderà libero. Probabilmente vuole solo sbarazzarsi di te!
27/06/2010 12:25
 
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Arrivarono sulla costa nord occidentale dell’Africa; terra da dove per secoli i neri erano stato catturati e ridotti in schiavitù. E qui fondarono la loro nuova nazione. La chiamarono Liberia, la terra degli uomini liberi. E si diedero anche un motto bellissimo “L'amore della libertà ci ha portato qui”! Solo che “lì” non c’erano solo loro. C’erano anche gli abitanti del posto, divisi in mille tribù. E cosa fecero i nuovi arrivati? Pacifica convivenza? Integrazione? No! Guerra per impossessarsi del territorio! E comunque una convivenza vera con gli abitanti originari fu pressocchè impossibile. Gli Americo Liberiani, come si facevano chiamare, si consideravano i portatori della civiltà. Non potevano certo mescolarsi con questi mezzi primitivi….



Seconda lezione sulla libertà: Non sarai mai davvero libero se pensi che qualcuno ti sia inferiore
[Modificato da (SissiM) 01/07/2011 15:44]
27/06/2010 12:26
 
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I problemi cominciarono presto. Dopo una ventina d’anni, la American Colonization Society, che aveva finanziato l’impresa e facilitato gli scambi commerciali, fallì! Ed i coloni a quel punto si trovarono nei guai, perché il denaro che avevano era insufficiente a sostenere i costi dell’impresa. Producevano si tante cose, in particolare caffè, zucchero e cacao; ma quelli brasiliani costavano meno! E fu così che dovettero cedere ampie zone di territorio alla Francia ed alla Gran Bretagna, che avevano colonizzato i dintorni.


Terza lezione sulla libertà: Se non sei autonomo, non sei libero!
27/06/2010 12:27
 
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I problemi economici della Liberia diventarono serissimi, al punto che il paese dichiarò la bancarotta nel 1909. E il rilancio, sia pure faticoso, avvenne solo perché la Liberia consentì alle grandi multinazionali statunitensi di creare coltivazioni intensive di caucciù! Ma…..
Da wikipedia
La situazione raggiunse il punto di rottura nel 1930, quando la Lega delle Nazioni accusò la Liberia di sfruttare un sistema di lavoro forzato "indistinguibile dalla schiavitù". L'accusa si riferiva in particolare al reclutamento di lavoratori destinati all'isola di Fernando Póo (oggi Bioko), che avveniva in condizioni molto simili al commercio degli schiavi dei secoli precedenti. L'accusa risultò fondata; il presidente Charles King (che aveva chiesto di avviare le indagini) e il vicepresidente Allen Yancy (che risultò implicato) diedero entrambi le dimissioni, causando il collasso del potere politico nel paese.
Il nuovo presidente, Edwin Barclay, reagì al crescente discontento della popolazione applicando una politica interna fortemente repressiva.


Quarta lezione sulla libertà: Il denaro non rende liberi! Può essere invece la peggiore delle schiavitù
27/06/2010 12:28
 
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La seconda guerra mondiale fu provvidenziale per la Liberia. La sua produzione di caucciù infatti la rese un partner strategico per gli Stati Uniti, che per assicurarsi la preziosa materia prima si impegnarono a costruire una serie di importanti infrastrutture, dalle strade agli aeroporti. In guerra ovviamente la Liberia fu a fianco degli USA, e nel 45 fu tra i paesi fondatori dell’ONU,. Cominciò allora una stagione di discreta prosperità. Il nuovo presidente, Tubman, che attraverso varie riconferme restò in carica ben 27 anni, cercò di ridurre le distanze economiche e sociali fra i nativi ed i coloni. Finalmente tutti ebbero il diritto di voto. E riuscì ad attirare investimenti esteri, ed a sfruttare alcuni giacimenti minerari…MA…questo fu ottenuto attraverso una politica fortemente repressiva contro gli oppositori. La libertà di stampa praticamente non esisteva, ed i servizi segreti erano usati spregiudicatamente per tenere sotto controllo la scena politica! Risultato; quando Tubman morì la tensione nel paese era altissima!


Quinta lezione sulla libertà: La libertà è un torrente. Se la lasci scorrere non ti da problemi, ma se pretendi di controllarla, allora aspettati il peggio!
27/06/2010 12:29
 
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A Tubman succedette William Tolbert, che resto per un po sulla scia dell’illustre predecessore, anche dal punto di vista della repressione. Perfino gli Stati Uniti, che pure erano alleati, lo accusarono di violare i diritti umani. Ma i veri problemi arrivarono con la crisi della gomma. Eh si! Perché quando la principale produzione del paese andò in crisi, allora Tolbert cominciò a fare politiche “strane”. Tassava beni primari, come il riso, e la popolazione non ne fu certo entusiasta. Si andò vicinissimi alla guerra civile. Ma fu il tentativo di allearsi con Cuba e le Libia a rivelarsi fatale. Perché quando Tolbert ci provò, ci fu un colpo di stato, ed il povero presidente ci rimise la vita. Salì al potere un militare Samuel Doe. E dietro di lui, a finanziarlo, la CIA!


Sesta lezione sulla libertà: se sei al guinzaglio e strattoni, sei tu che ti fai male!
27/06/2010 12:30
 
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Samuel Doe non era un discendente dei coloni americani, ma un nativo, della tribù dei Krahn….era ora direte voi! Ed in effetti era una grossa novità. Peccato che in realtà fu un peggioramento. Doe liberò i prigionieri politici, è vero. E rielaborò la costituzione, facendo si che finalmente ci fossero più partiti. E poi, nel 1985, indisse nuove elezioni, che vinse a larga maggioranza. Il risvolto della medaglia però fu che, da politico inesperto qual’era, la situazione economica ricominciò a degenerare. Ed in più, alle tensioni precedenti se ne aggiunse un’altra, inedita fino a quel momento. La questione tribale! Perché Doe cominciò a piazzare in tutte le posizioni cardine del governo solo i membri della sua tribù, ed a metter da parte invece gli altri gruppi….cosa che pagò carissima!


Settima lezione sulla libertà: le tue radici sono importanti, ma non pensare che siano meglio di quelle degli altri, altrimenti ti soffocheranno!
27/06/2010 12:31
 
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La gente cominciò a scappare dalla Liberia, ed a rifugiarsi nella vicina Costa d’Avorio. E qui c’era Charles Taylor ad attenderli. Chi era? Un ex ministro di Doe, che poi era stato accusato di corruzione ed arrestato. Ma aveva fatto in tempo a scappare prima. Taylor organizzò i profughi, ne fece un piccolo ed agguerrito esercito (piccolo anche per l’età; c’erano molti bambini infatti). E con quegli “uomini”, anche con quelli che uomini non sarebbero riusciti a diventarlo mai, il giorno di Natale del 1989 penetrò in Liberia e scatenò la guerra civile. Al National Patriotic Front of Liberia, come si chiamava l’esercito di Taylor, si unirono presto anche le etnie Gio e Mano, quelle più discriminate nel paese. E la guerra fu sanguinosissima.
Samuel Doe venne catturato, torturato ed ucciso. Il tutto ripreso con tanto di telecamere, ed ampiamente distribuito, perché tutti sapessero e vedessero. Ma questo non fermò la guerra civile, che intanto si era trasformata in pulizia etnica. Dopo sei anni di violenze inaudite, finalmente i cosidetti paesi civili, e cioè Stati Uniti, Unione Europea, Onu e altri paesi africani, decisero che era ora di fermare la strage, ed organizzarono una conferenza di pace. Le violenze non si arrestarono del tutto, ma ci furono nuove elezioni…vinte da Taylor, ovviamente! Che intanto aveva cominciato a trafficare contrabbandando diamanti, ed usava quel denaro per finanziare gruppi eversivi anche nei paesi confinanti!




Ottava lezione sulla libertà: Se odi non sarai mai libero!

[Modificato da (SissiM) 01/07/2011 15:42]
27/06/2010 12:31
 
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Di guerra civile in Liberia poi ce n’è stata anche un’altra! Ed alla fine Taylor è stato spodestato e mandato in esilio. Nel 2005 ci sono state le ultime elezioni, ed ha vinto una donna, la prima donna a governare un paese africano. Si chiama Ellen Johnson Sirleaf, ha 72 anni, ed uno dei suoi nonni era un tedesco, che quando era scoppiata la seconda guerra mondiale fu costretto a lasciare il paese. Insomma già nella storia della sua famiglia c’è scritto che le discriminazioni sono solo ferite gravi. Lei ha studiato ad Harvard, e poi è tornata a casa sua, ed ai tempi di Tolbert era stata anche sottosegretario alle finanze. Quando ci fu il governo di Doe lei fu rieletta, ma si permise di accusarlo pubblicamente, e questo le costò una condanna a 10 anni di carcere. Si mise in salvo, e tornò nel paese nel 97, come economista. Alle elezioni fu la sola a candidarsi contro Taylor, e raggranellò appena il 10% dei voti. Abbastanza però per essere accusata di tradimento! Ma lei ha continuato a battersi, come leader del suo partito. Nel 2005 poi è stata eletta. Non ha un compito facile. Il paese è a pezzi. Più della metà della popolazione è disoccupata. E nel parlamento ci sono molti sostenitori del precedente presidente, perfino l’autore della tortura di Doe. Tutt’altro che gente tranquilla insomma. Lei però non molla. E commuove pensare a questa donna, anziana, nonna di sei ragazzi, che poco più di un anno dopo essere stata eletta è andata negli Stati Uniti ad elemosinare un aiuto, chiedendo sostegno per aiutare il suo paese a "divenire un faro splendente, un esempio per l'Africa e per il mondo di cosa può ottenere l'amore per la libertà."
Se qualcuno ce la può fare a compiere questo miracolo, quella è proprio lei!



Nona lezione sulla libertà: La libertà non è facile per niente, e si paga cara ogni giorno. Ma solo chi è disposto a pagarne il prezzo potrà viverla davvero
27/06/2010 12:32
 
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Decima e ultima lezione sulla libertà! Libertà è una parola femminile, in tutte le lingue! Non è un caso!
[Modificato da (SissiM) 28/06/2010 15:03]
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27/06/2010 20:54
 
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Grazie Sissi! Una bellissima lezione sulla libertà e noi che per il momento, più o meno ce l'abbiamo ancora, non sappiamo apprezzarla e andiamo ad infilarci in una pseudo dittatura mascherata da democrazia!!!! [SM=g7605]

Auguro a questa grande donna di riuscire nel suo intento!
[Modificato da rigadina 27/06/2010 20:55]


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"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"











27/06/2010 21:10
 
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Grazie a te per aver apprezzato, Franca. Mi rendo conto che certi argomenti non sono semplicissimi da affrontare. E poi noialtri, che a stento conosciamo la nostra di storia, figuriamoci se potevamo sapere quella di un paese africano. Io l'ho incrociata per caso, grazie ad un programma radiofonico con cui collaboro, e mi è sembrato che avesse tante cose da insegnarci! Ecco perchè ho pensato di raccontarvela così!
[Modificato da (SissiM) 27/06/2010 21:33]
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27/06/2010 21:29
 
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E hai fatto molto bene, non la conoscevo nemmeno io ma mi piace sempre ampliare la conoscenza!


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"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"











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28/06/2010 09:43
 
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secondo me , la libertà non è una questione di donna,
a volte le donne sò peggio degli uomini
vedi le donne a capo di camorra e mafia,
e le varie AGRIPPINA, LUCREZIA BORGIA,MESSALINA,POPPEA,MARIA ANTONIETTA, LA GERMINI
direi che la libertà è una questione di maturità...
ma nel momento che la conquisti la perdi pure...
e come una vetta che una volta raggiunta la perdi
direi che è un ciclo completo
la prova???
i corsi e ricorsi storici
ROMA nasce come regno, diviene repubblica dopo varie lotte..
ma dopo la repubblica viene sempre la dittatura....
come gli imperatori..
ITALIA
nasce come regno.poi dittatura, poi repubblica ed adesso si dice per mettere le cose a posto serve uno che abbia più potere ( dittatura)
e cosi pure tantissimi stati è un tantissimo volgere di strategie, continue lotte , ma mai una cosa sicura
forse aveva ragione il grande TOTO' quando diceva

DOVE é LA LIBERTA?
28/06/2010 11:08
 
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28/06/2010 14:18
 
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Finalmente ho avuto il tempo e la tranquillità necessaria per leggere questo bel topic.
Grazie Sissi, grazie per aver voluto condividere tutto questo con noi.
Si fa sempre un gran parlare di libertà, ma l'unica libertà che, a mio avviso, possiamo avere è quella che ci sentiamo dentro, perchè per tutto il resto non lo siamo e non so se lo saremo mai


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Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perchè ci sono legami che sono semplicemente destinati ad essere..

Nella vita tutto ci è donato ma se facciamo di tutto per perderlo è solo colpa nostra


Dove non ho più parole inizi tu...dove comincio a stare bene...dove mi sembra di volare e non tornare giù.
Dove non tramonta il sole esisti tu...dove tutto può accadere...
Ti avevo già e ti avevo perso...Non so quant'è che io ti cerco...Ma dillo ancora che ci credo...







28/06/2010 15:08
 
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Sono felice che abbiate apprezzato. E sopratutto che ognuno esprima anche il suo parere. Significa che quello della libertà è un argomento che tutti sentiamo vicino ed importante!
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28/06/2010 15:15
 
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C'è un libro di David Hicke che si intitola "E la verità vi renderà liberi"

Questa è una breve descrizione:

"David Icke espone la storia reale che sta dietro gli eventi globali che modellano il futuro dell'esistenza umana e del mondo che noi lasceremo ai nostri figli. Coraggiosamente, egli solleva il velo su una sorprendente rete di manipolazioni interconnesse che rivelano come le poche e stesse persone, società segrete e organizzazioni controllano la direzione quotidiana delle nostre vite.Questi poteri occulti progettano le guerre, le rivoluzioni violente, gli attentati terroristici e gli assassinii politici. Essi controllano il mercato mondiale delle droghe pesanti e la macchina dell'indottrinamento dei media. Ogni evento globale negativo del XX secolo, e talvolta anche in precedenza, può attribuirsi alla stessa élite Globale. Alcuni dei nomi delle persone in essa coivolte sono veramente molto conosciuti. Mai prima d'ora questa rete, i suoi aderenti e i suoi metodi, sono stati svelati in un modo così dettagliato e devastante."

La verità però è un concetto soggettivo, non esiste una verità universale.
L'unica vera libertà, secondo me, resta il rimanere fedeli alla propria leggenda.


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Nella vita tutto ci è donato ma se facciamo di tutto per perderlo è solo colpa nostra


Dove non ho più parole inizi tu...dove comincio a stare bene...dove mi sembra di volare e non tornare giù.
Dove non tramonta il sole esisti tu...dove tutto può accadere...
Ti avevo già e ti avevo perso...Non so quant'è che io ti cerco...Ma dillo ancora che ci credo...







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28/06/2010 22:33
 
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Si Sissi avevo letto il post.
Magnifico... nn ero a conoscenza di questa pagina di storia.


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Albatross

01/07/2011 17:32
 
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[SM=g2299797] È un 3d bellissimo e istruttivissimo, complimenti Sissi!

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