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  01/11/2010 13:34 | |
John Charles , il gigante buono, schiaffeggiava solo Sivori
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Omar Sivori, un caratteraccio ma che giocatore!
Omar Sivori
Antipatico ai piu', perfino odioso con quei dribbling irriverenti con i quali imponeva il non rispetto dell'avversario. L'avvocato Gianni Agnelli lo considerava un "vizio". Ma il talento del "cabezon" nomignolo che riprendeva la sproporzionata dimensione della testa, era incontestabile. In Italia vinse tre scudetti e due Coppa Italia con i bianconeri, e nel '61 ricevette il pallone d'oro. Nella rappresentativa argentina, Sivori formava con Maschio e Angelillo il trio degli angeli dalla faccia sporca. Con quei calzettoni all'ingiu' e il pessimo carattere (ha collezionato 33 giornate di squalifica durante la permanenza in Italia) Sivori appartiene ad un mondo ormai perduto: quello del calcio estroso, maligno, di irrilevante contenuto atletico.
Giampiero Boniperti
Soprannominato da Benito Lorenzi "Marisa" per i suoi boccoli biondi, ha sempre legato il suo nome a quello della società bianconera, nella quale ha mosso i primi passi da calciatore nell'immediato dopoguerra, esordendo nel campionato 1946-47 nel ruolo di centravanti. Si mise subito in luce, segnando ben 5 reti in sole 6 partite in quel suo primo campionato.
Si conquistò subito un posto da titolare, tanto che l'anno dopo non saltò alcuna partita e fu addirittura capocannoniere, a venti anni appena compiuti, con ben 27 reti.
Boniperti conquistò lo scudetto del 1949-50 con la Juventus, continuando a segnare con una media impressionante. Raggiunge infatti il traguardo delle 100 reti in Serie A prima di compiere 24 anni. Nel corso della stagione 1951-52 conquista inoltre il suo secondo titolo personale.
Boniperti è riconosciuto dalla Juventus Football Club come il calciatore più rappresentativo della sua storia , e, con 182 gol in gare ufficiali, è attualmente il secondo miglior marcatore della storia della società bianconera, superato solo da Alessandro Del Piero. Del trio storico Boniperti-Charles-Sivori, Giampiero Boniperti è l'unico dei tre ancora in vita.
(Toh, Wikipedia l'ha aggiornato)
[Su Alessandro Del Piero dice] Mi ricordo quando andai a vederlo e ho subito intravisto che aveva la stoffa del campione. Però sono anche stato fortunato nella scelta. Ci sentiamo ancora spesso e sono molto contento per lui. Finché è Alex a eguagliarmi, sono felice...
(Alex non l'ha solo eguagliato ma l'ha anche superato, però lui rimane un grande della nostra storia.)
(Si racconta di lui che dopo la sua ultima partita giocata allo Stadio Comunale con la baby Inter (la Juve vinse 9 a 1 perchè l'inter mandò in campo la primavera per protesta, ma questa è un'altra storia e se volete ve la racconto, vi basti sapere che credo che la società nerazzurra abbia aspettato fino al 2006 per vendicarsi e finalmente ce l'ha fatta) si ritirò nello spogliatoio e consegnando le scarpe al magazziniere dello stadio gli disse di appenderle al chiodo perchè non le avrebbe mai più usate. Non aveva ancora 33 anni aveva vinto cinque scudetti e due coppe Italia nell'epoca dopo la scomparsa del Grande Torino, non ha mai più indossato le scarpette chiodate, nemmeno per giocare le partitelle con le vecchie glorie, da buon piemontese con una sola parola ha detto basta e basta è stato.....)
"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"
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