È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Musica, buone letture, chiacchiere e relax per la mente
Siete pregati lasciare un vs messaggio o saluto per entrare.


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Omega-3 dal pesce: non sono salutari

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2011 08:39
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
09/05/2011 22:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Argomento: Salute/Ecologia della Nutrizione
Notizia da: Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

Facciamo il punto sull'inutilita' dei supplementi di olio di pesce.

Sul blog del dott. Neal Barnard, il presidente dell'associazione dei Medici per una Medicina Responsabile, è apparso pochi giorni fa un interessante commento che sottolinea come gli acidi grassi omega 3 provenienti dal pesce, cioè il DHA e l'EPA (omega-3 a lunga catena), frequentemente utilizzati come integratori sotto forma di capsule di olio di pesce, e che ricordiamo NON sono nutrienti essenziali, non siano nemmeno quel toccasana che molti ritengono, ma anzi, oltre a non essere utili, possono anche risultare dannosi.

Presentiamo il commento del dott. Barnard, con l'aggiunta di approfondimenti e ulteriori commenti a cura della dottoressa Luciana Baroni, presidente di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Acidi grassi omega-3 associati al rischio di cancro alla prostata
Grazie a un nuovo studio pubblicato sull'American Journal of Epidemiology (Brasky, 2011), le persone ci penseranno ora due volte prima di assumere capsule di olio di pesce - o di mangiare pesce. Risulta infatti che gli uomini con maggiori livelli di ematici di DHA sono a maggio rischio di sviluppo di cancro alla prostata.

I ricercatori hanno esaminato i 3.461 partecipanti al Prostate Cancer Prevention Trial, uno studio sulla prevenzione del cancro alla prostata, e hanno riscontrato come i soggetti con i più alti livelli di DHA nel sangue avessero una probabilità di sviluppare una forma aggressiva di cancro alla prostata di due volte e mezza superiore rispetto ai soggetti con i livelli ematici più bassi.

09/05/2011 22:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Molti studi recenti hanno dimostrato che le promesse pubblicitarie dell'olio di pesce non sono mai state mantenute. Nello specifico, non è di aiuto ai malati di cuore, non serve contro la malattia di Alzheimer, non previene la depressione, e, almeno fino ad ora, non rende i bambini più intelligenti.

Già nel 2005 uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA) evidenziava come, nonostante le supposte proprietà antiaritmiche dell'olio di pesce, in realtà la supplementazione con questo tipo di integratore poteva aumentare il rischio di aritmie cardiache in alcuni pazienti (Raitt, 2005). L'anno successivo, la stessa rivista pubblicava una rassegna sistematica di 38 studi scientifici che avevano valutato gli effetti del consumo degli acidi grassi omega-3 sul rischio di cancro, dalla quale emergeva che l'olio di pesce è inefficace nella prevenzione del cancro (MacLean, 2006).

Nello stesso anno, compariva anche sul British Medical Journal una rassegna sistematica con le stesse finalità, che, in sintonia con la precedente, confermava non solo che non vi era evidenza di un effetto protettivo della supplementazione con integratori a base di omega-3 a lunga catena sul rischio di cancro, ma nemmeno che questi risultino in grado di ridurre la mortalità totale e gli eventi cardiovascolari (Hooper, 2006).

Studi successivi confermavano poi l'assenza di un evidente benefico effetto di questi acidi grassi sulla salute cardiovascolare: nel 2009 l'analisi di oltre 5.000 soggetti nell'ambito del Rotterdam Study portava i ricercatori a concludere che l'assunzione di pesce o di integratori di EPA e DHA non risulti protettiva nei confronti dello sviluppo di insufficienza cardiaca (Dijkstra, 2009). Nel 2010 il New England Journal of Medicine riportava i risultati di uno studio condotto su poco meno di 5.000 pazienti che avevano già sofferto infarto miocardico, dal quale emergeva l'assenza di differenze significative nell'incidenza di nuovi eventi cardiovascolari tra coloro che consumavano integratori di omega-3 e il gruppo di controllo che aveva ricevuto un placebo, oltre alla terapia farmacologica standard (Kromhout, 2010).
09/05/2011 22:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Inoltre, a sorpresa, uno studio condotto dai ricercatori dell'Harvard School of Medicine ha trovato una correlazione tra assunzioni di pesce e di supplementi a base di acidi grassi omega-3 a lunga catena e il diabete di tipo 2. Seguendo 195.204 adulti per un periodo di 14-18 anni, i ricercatori hanno evidenziato come ad un maggior consumo di pesce e integratori di acidi grassi omega-3 a lunga catena corrispondesse un maggiore il rischio di sviluppare il diabete mellito (Kaushik, 2009).

Nel frattempo, i produttori di olio di pesce hanno puntato tutte le loro speranze sulle funzioni cerebrali. Forse l'olio di pesce vi rendera' piu' intelligenti, hanno pensato. Ma l'anno scorso, la ricerca in questo campo di applicazione ha distrutto anche questa speranza. A un gruppo di 867 anziani e' stato assegnato, in modo casuale, un integratore di olio di pesce contenente elevate quantità di DHA ed EPA o un placebo (una pillola senza alcun supposto contenuto attivo) a base di olio di oliva. Dopo due anni, gli anziani che consumavano l'integratore di acidi grassi omega-3 a lunga catena non hanno mostrato alcun beneficio aggiuntivo, sulle funzioni cognitive, rispetto ai soggetti che assumevano l'olio di oliva (Dangour, 2010).

Uno studio successivo pubblicato sul JAMA ha confermato che i supplementi di omega-3 (in questo caso, DHA) non sono in grado di rallentare la progressione del declino mentale e dell'atrofia cerebrale nei malati di Alzheimer (Quinn, 2010). Né, dall'altro lato dello spettro dell'età, i neonati sembrano ottenere benefici. Infatti un altro studio pubblicato sempre su JAMA ha mostrato che il consumo di olio di pesce ricco di DHA delle donne in gravidanza non migliora il successivo sviluppo cognitivo dei nascituri nel corso dell'infanzia e nemmeno l'incidenza di depressione post-partum della madre (Makrides, 2010).

Questi dati portano quindi a considerare l'olio di pesce come il falso elisir di lunga vita degli imbonitori del passato. La nuova, ennesima segnalazione che collega i livelli ematici di DHA al cancro alla prostata e' un motivo in piu' per evitare il pesce e gli integratori di olio di pesce.

Il nostro organismo può infatti produrre gli acidi grassi omega-3 a lunga catena, cioè quelli presenti nel pesce, a partire dal loro precursore naturale, l'acido alfa-linolenico, l'unico acido grasso omega-3 essenziale, il quale deriva da fonte vegetale (semi di lino, noci, soia). Questo meccanismo permette all'organismo di regolare le quantità di acidi grassi a catena più lunga, cioè DHA ed EPA, sulla base delle sue necessità, evitando quindi di doversi cimentare con elevate quantità di questi grassi che, come deriva da questo breve commento, risultano, se non dannosi per la salute, sicuramente inefficaci e comunque dannosi al portafoglio non solo dei consumatori ma nache del Sistema Sanitario Nazionale, dal momento che vengono forniti gratuitamente sotto forma di farmaco ad alcune categorie di pazienti.

fonte
OFFLINE
Post: 373
Sesso: Maschile
10/05/2011 20:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'ho sempre pensato che troppo pesce,sopratutto cefalo ed anguilla facessero venir brutte malattie alla prostituta.. [SM=g2311088]
OFFLINE
Post: 543
Sesso: Maschile
12/05/2011 08:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ma diciamo pure che assumere troppi integratori fa male...
ormai la tendenza ad essere sempre perfetti , con un fisico bestiale,
è diventato un obbligo per chi vuole essere parte integrante di questa assurda società....
al fisico serve tutto , vitamine ,proteine, grassi,aminoacidi ecc..
ma nella giusta dose..in più sono dannosissimi...
ora se queste sostanze vengono prese da alimenti naturali , come frutta, pasta,pesce e carne..
il corpo sa quale dose le serve e scarta il resto..se invece vengono assunte da integratori, che contengono inibitori che forzano l'assunzione per esagerare nei risultati..
ecco che succede il patatrac...
come la macchina ha un misuratore di olio..
con l'astina che indica il livello minimo e massimo,a cui uno si deve attenere per il buon funzionamento del motore,
solo che noi umani non possediamo tale strumento ..
un'ultima cosa
MANGIARE POCO, SPESSO,PIANO,E MOLTO MA MOLTO VARIO
PERCHè TUTTO FA MALE E TUTTO FA BENE
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:47. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com