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La monaca innamorata

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2011 21:37
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Sesso: Femminile
10/05/2011 12:31
 
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Nel convento di sant`Anna
La monaca innamorata

Molte ragazze vennero costrette, dalla famiglia, a prendere i voti nel convento di Sant'Anna. Resta la testimonianza scritta di Arcangela Tarabotti che, volendo esprimere il proprio rifiuto verso le regole della vita conventuale impostale dal padre, scrisse due opere: La tirannia paterna (pubblicato postumo col titolo più blando de La Semplicità ingannata) e L'inferno monacale. Rassegnatasi alla carriera religiosa grazie alle esortazioni del cardinale Federico Corner (patriarca nel 1631), la suora concluse la sua esistenza componendo alcune opere ascetiche. Prima di lei, un'altra ragazza aveva avuto la sventura di prendere i voti contro la propria volontà: la giovanissima Chiaretta Loredan, figlia di Lorenzo della nobile e importante famiglia veneziana, innamorata di Sauro, un povero falegname dell'Arsenale, era decisa a sposarlo anche contro la volontà paterna. Indignato, il patrizio la trascinò a viva forza tra le mura del convento: "Se proprio vuoi divenire sposa di un falegname - le disse -questo potrà essere solo Gesù Cristo ". La ragazza però non si arrese e, contattato di nascosto il suo amato, progettò la fuga dal monastero non sapendo che le altre suore, impietosite per la sua evidente sofferenza, avevano già mandato a chiamare il padre affinché, ripensando alla drastica decisione, la riportasse a casa.
Proprio la sera in cui la ragazza sarebbe dovuta fuggire, giungendo al monastero sulla sua gondola, l'uomo la vide nell'atto di scavalcare il muro laterale per calarsi nella piccola barca dell'amato. Messa mano alla spada, furioso, egli trapassò allora la figlia e ferì gravemente il ragazzo; poi, pronunciò la sua maledizione sulla moribonda: "Vagherai in questo convento finché di esso non sarà rimasta che polvere ". L'indomani le monache trovarono i due innamorati. Il giovane dopo lunghe cure fu salvato, ma per la povera Chiaretta non restò altro che la sepoltura tra le mura del convento. Sauro tornò a lavorare in Arsenale, ma qualche mese dopo prese i voti e si rinserrò nell'isola di San Francesco del Deserto, monastero francescano. La maledizione del padre crudele si avverò e il fantasma di Chiaretta cominciò a vagare silenzioso per i corridoi, i giardini e gli immediati dintorni del convento e le sue apparizioni suscitavano pietà e compatimento.
Trascorsi parecchi anni da quel drammatico avvenimento, nella zona si verificò un fatto analogo: a pochi metri dal convento abitava una povera ragazza che amava, contraccambiata con lo stesso sentimento, il figlio di un artigiano. Il padre del giovane però desiderava un matrimonio vantaggioso per il ragazzo e si oppose fermamente alla relazione. Sopraffatta dallo sconforto, la ragazza decise di suicidarsi e una sera si accinse a bere del veleno.
Ma nell'atto di portare l'ampolla mortale alla bocca, la giovane scorse accanto a sé una figura esile e eterea. Era il fantasma di Chiaretta Loredan, che strappatale di mano l'ampolla, le gettò ai piedi una borsa e scomparve. Riavutasi dalla sorpresa per l'apparizione, la ragazza raccolse la borsa e sciolti i cordoni si accorse che era piena di monete d'oro. Fu in quel mentre che nella stanza entrò il suo giovane amato: "Non importa ciò che pensa mio padre - le disse lui vedendola piangere - io non riesco a vivere senza di te". Ella non poté far altro che mostrargli il tesoro e raccontargli la sua avventura. I due, grazie al provvidenziale dono, poterono avviare una fiorente bottega e vivere felici. Solamente lo spettro della monaca infelice continua a vagare tra le antiche mura del monastero di Sant'Anna, piangendo la sua disgrazia.
Il convento, che era molto malandato, è stato restaurato di recente e restano poche speranze che possa ridursi in un cumulo di macerie, dando a Chiaretta la possibilità di trovare pace.

( dal web ) [SM=g2375610]


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" I sorrisi sono poca cosa,a dire il vero,ma sparsi lungo il sentiero della vita,il bene che fanno e` inestimabileGender: Male
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11/05/2011 21:59
 
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Leggo solo oggi...
storia molto bella, che mi fa venire in mente i racconti sulle suore benedettine che vivevano qui da me
appena ho un momento libero ve le racconterò
Intanto grazie Rialtina per questo bel regalo.
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Sesso: Femminile
13/05/2011 12:30
 
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Re:
(SissiM), 5/11/2011 9:59 PM:

Leggo solo oggi...
storia molto bella, che mi fa venire in mente i racconti sulle suore benedettine che vivevano qui da me
appena ho un momento libero ve le racconterò
Intanto grazie Rialtina per questo bel regalo.




Io ho tempo,quando puoi ti leggero` con piacere. Se ne hai piacere,te ne raccontero` delle altre. Venezia e` piena di storie vere,e fantasiose,ma tutte interessanti . Intanto salutoni e a presto
Rialtina [SM=g2299788] [SM=g2299787]


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16/05/2011 21:37
 
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Amo questo genere di storie
Se le posti lo considero un favore personale
solo che per leggere e rispondere, in questo periodo, andrò a rilento
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