La Commissione europea ha approvato l’acquisizione del controllo congiunto di Nuovo Trasporto Viaggiatori da parte del gruppo di Diego Aponte e del fondo americano
Italo-Ntv dice addio definitivamente all’Italia e passa in mano a svizzeri e americani. La Commissione Ue ha infatti dato l’autorizzazione all’acquisizione del controllo congiunto di Italo (Nuovo Trasporto Viaggiatori) da parte degli svizzeri di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Global Investments (Gip III).
L'operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggio e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.
Dopo una trattativa durata quasi un anno, l’operazione, che era già stata ufficializzata lo scorso ottobre,
attendeva solo il via libera dell’Antitrust comunitario che è, appunto, arrivato dopo nemmeno un mese di verifiche. La richiesta di concentrazione, era stata, infatti, depositata e registrata a Bruxelles lo scorso 2 febbraio.
In base alla proposta di acquisizione,
il gruppo di Diego Aponte entra in Italo attraverso la holding Sas – Shipping Agencies Services, società con sede in Lussemburgo che opera nel settore dei servizi di trasporto marittimo di container, crociere oceaniche, servizi di trasporto marittimo di passeggeri, servizi di operatori turistici e di agenzie viaggi.
Sas acquisisce il 49,23% delle azioni di Italo.
Global Investments, investitore infrastrutturale nel settore dell’energia, dei trasporti, del digitale, dell’acqua e dei rifiuti,
rileva invece il 34,38% delle quote azionarie.
Nell’assetto finale Luca Cordero di Montezemolo resterà presidente, così come sarà riconfermato amministratore delegato Gianbattista La Rocca.
In termini finanziari si tratta di un co-controllo puro e non è la prima volta che la società di Aponte e il fondo Usa si trovano a essere soci assieme (era successo con Terminal Investment Limited).
Escono Peninsula, Giovanni Punzo e Flavio Cattaneo, che da ceo ha guidato Ntv verso i 776 milioni di ricavi, monetizzando 8 volte l’investimento iniziale.
L’operazione ha un enterprise value di 4,2 miliardi di euro inclusi i 934 milioni di debito finanziario netto (al 31 dicembre 2022), vale a dire 19 volte l’Ebitda.
Per la Commissione la concentrazione progettata «non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società».
Fonte:
www.milanofinanza.it/news/corporate-202402281502065337?refr...------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Viaggiare è dare un senso alla propria vita, viaggiare è dare vita ai propri sensi.
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