Elogio della cozza, vessillo tricolore

Strepitoso articolo del mio conterraneo Marcello Veneziani, pubblicato questa mattina sul "Giornale". Ogni tanto qualcosa di condivisibile si trova pure la!

La più lucida teoria politica sul ca­so italiano mi è stata rivelata ieri da uno spacciatore di cozze in Pu­glia: l'Italia, mi ha detto l'acuto cozza­ro, è come una cozza, si nutre d'impu­rità, vive di sporcizia e corruzione, ma quella è la sua indole e lì c'è il se­greto del suo sapore. E la cozza cruda fa male a chi è estraneo; chi ama la cozza è immune. Il cozzaro nero ha ragione: noi che denigriamo le cozze come il male assoluto, che le usiamo come sinonimo dispregiativo in sen­so estetico (dicesi cozza una ragazza brutta) e in senso etico (dicesi cozza­ro un uomo rozzo), dovremmo rivalu­tare il magnifico mitilo, gustoso sia in versione introversa (cozze in sou­té) sia in versione cabrio (cozze grati­nate), ma anche in versione villosa (cozze pelose) e promiscua (con gli spaghetti, detto il pranzo del cornuto perché la moglie lo prepara in fretta e può dunque dedicarsi al tradimen­to).

Lo dico sotto effetto di una tiella ba­rese, mitico piatto di riso, patate e cozze, che riuscirebbe a corrompere anche Kant e la sua critica del giudi­zio, mentre passo da un paese a sud di Bari che si chiama appunto Cozze. Ma lo dico pure nel ricordo dell'intifa­da pugliese ai tempi del vibrione (la guerra di liberazione delle cozze proi­bite nel '73), a toccanti serate per fe­steggiare le cozze d'oro di una sciala (i 50 anni di una gloriosa rivendita di cozze), e da indimenticabili mangia­te a base di cozze. Ma davvero la coz­za è la metafora del nostro Paese som­merso, nel bene e nel male. Erigiamo un monumento al Mitilo Ignoto.

Va beh! C'è cozza e cozza.....
Quelle che crescono in luoghi non frequentabili è sempre meglio tenerle a distanza, a meno che non si provi l'irresistibile attrazione verso l'epatite virale

E comunque MAI CRUDE!

Io amo le cozze specialmente quelle delle nostre parti, ma non crude, remember una dispepsia galoppante durata 20 giorni.
Il medico mi disse che si erano creati gli anticorpi.
Ma quando il mitile è avariato, non c'è cesso che tenga.
Fate attenzione sono pericolosi crudi, anche accompagnati dal provolone.
Consiglio prima imbottirsi di Bactrim quando si vuole assaporare una cozza nuda e cruda.

Le cozze crude sono una forma di masochismo!

Le cozze crude sono bone, si sente il sapore del mare..... ma preferisco gratinarle, no rischio.

Sarà che so cosa "mangiano"...
Non ne sento il fascino
e moh ritiratemi la cittadinanza barese

Al patibolo una barese che non mangia u crud
Le alici marinate almeno quelle le mangi ?
Ci sarebbe una scappatoia, per evitare la morte

la marinatura è una forma di cottura
certo che le mangio!
Però coi mitili ed i frutti di mare ho il rapporto che mi ha insegnato la buonanima di papà, tecnico di laboratorio specializzato in virologia ai tempi del colera...

la devo raccontare pure qua quella cosa dei ricci?

Dai Si !! Dillo che il colera è partito dai ricci.
Altrimenti pensano che è stata colpa dell'igiene.
Io ricordo la profilassi, mi trovavo a casa al mare allora.
Ma tu come fai a ricordare, mica eri nata !!

Ero nata eccome
e quel periodo me lo ricordo benissimo perchè mio padre era uno dei TRE tecnici italiani che cercavano il vibrione colerico
quel periodo lo vedevo più al telegiornale che a casa

Azz. allora non temevi niente.
ma eri piccola, piccola così

la cozza-italia e' senza colpe, il putridume che filtra e metabolizza e'
il soluto che trova sotto costa, nel solvente, il mare stesso, il mare dell'umanita'.
alla cozza si puo' imputare di proliferare in mare basso?
no!
la colpa e' del mare, quindi, la colpa e' dei sentimenti inquinati dell'umanita', non dell'italia o dell'uganda.
e' una cozza terribile, ma la colpa e' dei tedeschi, scheisse...

ascoltate bene!

sono a casa di zia mimma, che e' il suo compleanno, e uso il portatile senza maus di carminuccio, che ha tante idee, una mini laurea presa per internet ma pochissimo talento.
salutiamo sissi, con deferenza e competenza, io medesimo trismegisto nevio-borderline, il pollo fritto senza mani, una statuetta della Nostra Signora di Lourdes, con meta' acqua residuale, il corpicino esanime di un gattino ucciso a schiaffi da zio gino, per via di un graffietto sulla parkinsoniana sua mano sinistra, e alcune nuvolette barocche, elette a memento mori di questa sera lugliotecnica.
mimmo sembri il marco pannella dei poveri, the poor's man marco giacinto.
michele, miguel di simpathy for the devil, redimi la tua vita di perdizione, prima di trovarti ignudo e crudo al cospetto di Dio.

e' un pusillanime travestito da uomo-

non mangio pesce....

IO RECCHIA DI GOMMA MAIIIIIIIIIIIIIAOOOOOO !! NEVIO


Eccco ora il mitile non è più ignoto.

C'è anche il mitile peloso !! waoooooooooooo

i'm a lizard man,an old old lizard man

La cozza pelosa è un mollusco bivulve dalla conchiglia abbastanza solida formata da due vulve di uguali dimensioni e di forma allungata, tondeggiante nella parte anteriore. La parte posteriore esterna della conchiglia è pelosa e mostra dei filamenti più o meno lunghi e fitti che possono essere presenti anche sulla parte anteriore.

La colorazione esterna è brunastra, bruno-rossastra; quella interna è madreperlacea, con riflessi violacei. Al massimo raggiunge una lunghezza di 6 cm, ma è frequente di 4.5 cm.

La cozza pelosa si nutre di plancton e materiale organico che ottiene filtrando l’acqua marina; quindi, se raccolta in acque inquinate, deve essere depurata. Si distingue dai mitili, le cozze comuni, per la presenza dei peli e per la forma meno regolare.

Una cozza con il pelo sul corpo !

velenissima65, 25/07/2011 21.08:

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non mangio pesce....

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...nemmeno quello di
spakkk? sarebbe gravissimo...

nevio63.., 28/07/2011 12.25:

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...nemmeno quello di
spakkk? sarebbe gravissimo...

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Concordo! Imperdonabile!