Marco Malvaldi e i suoi vecchietti

Premetto che sono un lettore compulsivo, un po' di tutto, ma soprattutto di gialli, e soprattutto di gialli italiani.
Fatta quuesta premessa, dopo la Genisi vorrei consigliarvi un altro giovane scrittore che si è cimentato nel genere, e cioè Marco Malvaldi. Pisano, Malvaldi ha scritto tre gialli piuttosto atipici, in quanto le indagini non sono la parte principale, che invece è rappresentata dalla "vita" che si svolge nel BarLume di Massimo, dentro il quale stazionano perennemente quattro vecchietti, uno dei quali è l'84 enne nonno di Massimo.
Scritto con l'arguzia tipicamente toscana (lo so, è un luogo comune, ma qui ci sta), ha trame poliziesche abbastanza esili, ma vi assicuro che mi sono trovato più di una volta a ridere di gusto alle battute dei protagonisti.
Editi da Sellerio, che in quanto a gialli ormai è una garanzia, i tre titoli sono: "La briscola in cinque", "Il gioco delle tre carte" e "Il re dei giochi".
Unico appunto: nell'appendice nella quale sono presenti anche i vari ringraziamenti, Malvaldi scrive che, adesso che è diventato papà, di scrivere non se ne parla per un po'. Mannaggia...

Con quello che costano oggi i figli, vedrai che torna subito al lavoro :-))