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    Lucian Freud
    [Modificato da miguelsonsempermi 21/05/2010 07:18]
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    Ib and her Husband (1992)
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    Autoritratto
    Il peso dello zio

    C’è chi ritiene che per Lucian Freud sia stata una sfortuna nascere nipote dell’immenso Sigmund, uomo secondo a nessuno nel Novecento per fama, per contributo all’umanità, per creatività. Ed in effetti, Lucian, pur essendo divenuto artista di primissimo livello (per gli amanti delle statistiche, il “maggior pittore inglese vivente”) continua a rimanere il “nipote di”, anche se lo zio l’ha conosciuto appena. Ma fra i due esiste un patrimonio comune importante, e quindi un legame quanto meno indiretto, come si potrà scoprire visitando la grande personale che gli dedica il Museo Correr di Venezia, con ben 75 grandi tele e soprattutto buona parte delle opere più significative, incluso il celebre ritratto della Regina Elisabetta. Lucian Freud è nato a Berlino nel 1922, da una famiglia tanto ricca quanto assimilata, che aveva sostituito i moadim con feste simil-cristiane (a Pesach, ad esempio, mangiavano le uova), che era totalmente impregnata della culturale ebraico-tedesca dell’età d’oro, prima della Shoà. Così i primi anni della formazione, da buon Freud, li trascorse tutti all’interno di quell’incredibile atmosfera che descrive magistralmente Stefan Zweig nel suo “Il mondo di ieri” quando Marc e Schonberg andavano in vacanza da Kandinsky e dalla Muenter, quando alla Bauhaus insegnavano Albers o Schlemmer o Breuer, quando Doeblin o Werfel o Fuechtwanger erano considerati come i principali scrittori tedeschi, quando la politica di sinistra era guidata da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, quando, quando, quando. Il padre di Lucian capì comunque già nel 1933 che l’ascesa di Hitler significava la fine di un’era, e fuggì subito a Londra, seguito molto più tardi, solo nel 1938 dal grande Sigmund. Nessuno dai Freud sopportò facilmente l’abbandono della madre Germania, tanto che Sigmund finì per morire un anno dopo essersi messo al sicuro, mentre Lucian iniziò il suo strano percorso di vita sempre ai margini della società inglese. Prima pessimo studente, poi cattivo soldato, quindi ignoto e poi notissimo pittore, vivendo molto a lungo nel quartiere di Paddington, assolutamente “out”, e progressivamente abbandonato da gran parte dei suoi abitanti. Si è sempre tenuto ai margini del mondo dei lustrini, quasi non scrive, raramente partecipa a galà, come se si trovasse fuori dal suo ambiente naturale. E osservate anche i suoi quadri, ad esempio, il suo “John Deakin”, il ritratto di un ladruncolo di Paddington dal viso contorto, o “Sera nello Studio” dove accanto a un cane (che spesso troviamo nelle sue opere) ritrae una delle sue modelle preferite, Sue Tilley, una anonima impiegata pubblica decisamente sgraziata. Perfino quando sceglie un VIP, come ad esempio Kate Moss (il quadro è stato appena aggiudicato in asta per circa 5 milioni di Euro), scegli delle pose e delle situazioni insolite e infatti la famosa modella non appare né bella né in forma per via della gravidanza e per via della postura innaturale..




    [Modificato da miguelsonsempermi 21/05/2010 19:52]
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    Lucian Freud Eli and David 2005-06
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    Nude with Leg Up
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    00 20/05/2010 21:46
    THE CENTRE POMPIDOU CELEBRATES THE ART OF LUCIEN FREUD
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    00 20/05/2010 21:49
    Salutato alla fine degli anni Ottanta come "il maggior pittore realista vivente", Lucian Freud ama mostrare i soggetti ritratti così come sono, con bellezze e imperfezioni e, pur guardando ai modelli del passato, si conferma pienamente "moderno".

    Nel 1954, quando espose le sue opere nel Padiglione britannico alla XXVII Biennale di Venezia, Lucian Freud aveva trentadue anni. In confronto con gli altri due espositori, Francis Bacon e Ben Nicholson, era ancora il giovane prodigio, con un nome importante – Sigmund Freud era suo nonno – e virtualmente senza rivali come pittore di preciso dettaglio. In tempo per la Biennale aveva terminato il dipinto di una camera d’albergo di Parigi con sua moglie a letto, triste, e lui in piedi curvo su di lei, intento a fissarsi in mente non solo l’aspetto, ma l’atmosfera del luogo e il senso di un matrimonio fallito.
    [Modificato da miguelsonsempermi 20/05/2010 21:50]
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    Louise Camille Fenne was born in Copenhagen, Denmark in 1972.
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