00 09/06/2010 22:45
La follia non ha una sua stabilità. Gli psichiatri, da quando la follia è diventata una cosa di cui si occupa la medicina, cercano di individuare delle forme stabili di follia. Però in realtà è una caratteristica della malattia mentale quella di avere tante sfaccettature e di mutare nel tempo a seconda dei contesti. C'è una grossa differenza, per esempio, tra certi quadri mentali che si potevano riscontrare nei manicomi e quadri invece morbosi, che magari si chiamano ancora con lo stesso nome, ma che sono liberamente circolanti. L'ambiente è assolutamente determinante, la variabilità dei quadri clinici nel tempo. Tanto è vero che gli psichiatri sono continuamente presi tra due poli: quello di individuare la stabilità delle forme cliniche - quadri cioè rigidi - e il fatto di non poterli mantenere, perché la realtà critica li smentisce e quindi devono invocare concetti più dinamici. Si parla di più malattie, che si alternano, o simultaneamente presenti. Insomma, dalla rigidità dei quadri della psichiatria ottocentesca e anche novecentesca, si è arrivati a un a visione molto più dinamica della forma morbosa.


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