00 26/05/2011 21:33
Un uomo sedeva nel mio stesso scompartimento in treno. Ad ogni stazione si alzava e guardava fuori del finestrino ansiosamente, poi si risiedeva e sospirava dopo aver brontolato il nome della stazione.
Dopo quattro o cinque stazioni il vicino di posto gli chiese preoccupato:
"C'è qualcosa che non va? Mi sembra così terribilmente agitato".
L 'uomo lo guardò e rispose:
"Veramente avrei dovuto cambiare da un bel po' di tempo. Sto andando nella direzione sbagliata. Ma sto così comodo e al caldo, qui...".