00 27/06/2011 22:31
Si può migliorare il mondo anche assicurandosi che le bambine dei Paesi in via di sviluppo possano utilizzare gli assorbenti igienici durante le mestruazioni. Se non ne hanno, le famiglie le terranno a casa, non le manderanno a scuola. Nella migliore delle ipotesi, queste bambine perderanno almeno quattro giorni di scuola al mese, nella peggiore finisce che a scuola non ci vanno più non appena comincia la pubertà.

Questa constatazione ha portato una giovane americana a cercare il modo di produrre assorbenti in loco, a costo bassissimo. Elizabeth Scharpf si era appena laureata in business administration ad Harvard quando ha scoperto che milioni di bambine nel mondo povero sono vittime di questo dilemma, e ha applicato la sua preparazione economica alla ricerca della soluzione migliore. Elizabeth ha creato una organizzazione non a scopo di lucro, la Sustainable Health Enterprise (le cui lettere creano la parola SHE, cioè ”lei”) e ha ideato un modo non solo di produrre pannolini economici, ma anche di creare posti di lavoro, il tutto nel rispetto dell’ambiente. La SHE aiuta le donne dei Paesi in via di sviluppo ad aprire piccole fabbriche nelle quali si producono assorbenti usando la fibra degli alberi di banana. Il progetto, che ha preso il nome di SHE28, vuole ”evitare che ogni 28 giorni la vita di una bambina debba fermarsi”.