00 25/09/2011 20:46
La prima volta che ho sentito parlare di Luca avevo partorito da pochi giorni. E mi raccontarono che avevano ucciso un bambino in Svizzera; il nipote di un vicino di casa dei miei suoceri, il figlio di una ragazza che conoscevo bene perché ero stata la sua catechista. E pensavo a come doveva sentirsi Tina a non poter abbracciare più il suo bambino.
La realtà era diversa. Molto meglio e molto peggio allo stesso tempo. Luca, che allora aveva sette anni, era stato aggredito selvaggiamente, malmenato e lasciato nudo sulla neve, nel pieno del nevoso febbraio della civilissima Svizzera, a Veysonnaz, nel cantone francese. Lo aveva ritrovato dopo molte ore proprio la mamma, Tina, gelido, privo di conoscenza, in quel confine sfuggente che divide la vita dalla morte … lo strappò alla fine appena in tempo! E nessuno ha mai trovato i colpevoli di quello che per un puro caso non è stato un omicidio.