Il Cesena Siamo Noi
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Memorial lugaresi

Ultimo Aggiornamento: 23/07/2022 11:19
16/07/2020 07:44
 
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medaglina di legno schedinainbolgia 2021/2022 2022/2023

Da non confondere con il "Memorial Lugaresi" che giustamente è stato celebrato per tanti anni

Ritengo giusto che anche il figlio prediletto venga ricordato per il giorno in cui ha reso fiero cotanto genitore con il suo capolavoro

16/07/2018





"non vorrete fare la fine del Parma?" (giorgino - 3anni e 2 mesi di reclusione - EDIT 3anni 8mesi)
"Il Cesena lo salveremo" (urbini - 1anno e 6 mesi di reclusione)
16/07/2020 07:46
 
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medaglina di legno schedinainbolgia 2021/2022 2022/2023
Per non dimenticare

L’estrema unzione è arrivata. Il pomeriggio del 16 luglio 2018 sarà ricordato come quello più nero della storia del calcio cesenate. Dopo 78 anni di gloria chiude infatti i battenti l’AC Cesena. Per gli addetti ai lavori e per i tifosi bianconeri è stato un vero e proprio mese e mezzo di passione, passato tra Agenzia delle Entrate, tribunali e un continuo di “giornate decisive”, “settimane campali” e “spettri del fallimento”.

Abbiamo provato a ricostruire quello che è accaduto fino ad oggi, partendo dal finale di campionato di Serie B.
•18 maggio – il Cesena batte la Cremonese sul prato del Manuzzi. I bianconeri conquistano la matematica salvezza. Il peggio sembra passato. Si comincia a vociferare di un piano di rientro dai debiti. Castori in sala stampa elogia il pubblico bianconero, dicendo che non meritava un finale amaro una piazza così calorosa.
•31 maggio – viene presentata la campagna abbonamenti 2018-2019. Il tecnico Fabrizio Castori (confermato per altri 2 anni sulla panchina romagnola) è in bella vista sul cartellone pubblicitario e lo slogan “Con voi sugli spalti ho già la mia squadra” sembra pronunciato dalla sua bocca. L’accordo per la ristrutturazione del debito con l’Agenzia delle Entrate pare una formalità. Addirittura viene lanciata una offerta 3×2: paghi per 2 anni e ti abboni per vederne 3. Sembra la cartina al tornasole che certifica la sopravvivenza e il futuro dell’AC Cesena. Un migliaio di tifosi rinnova a scatola chiusa l’abbonamento.
•L’Agenzia delle Entrate boccia una prima volta il piano di ristrutturazione del debito e il presidente Lugaresi invia a giornali e dipendenti del Cesena una lettera nelle quale attacca imprenditori e motiva come tutto sia potuto finire in questo modo, minacciando addirittura un presunto suicidio. Per la prima volta scricchiola, in maniera ufficiale, il futuro del Cavalluccio.
•Arrivano altre due PEC da parte dell’Agenzia delle Entrate, entrambe con il NO alla ristrutturazione del debito bianconero, sfruttando la legge ex art. 182 bis-ter.
•La Procura della Repubblica di Forlì presenta istanza di fallimento. L’udienza è fissata per il 9 agosto.
•La Federcalcio deposita una richiesta di commissariamento societario presso il Tribunale delle Imprese di Bologna.
•Gli articoli di Pippo Russo su calciomercato.com e il seguente arrivo di Striscia la Notizia a Cesena (e Verona) fanno scattare un’inchiesta sullo scambio di giovani calciatori tra Cesena e Chievo, al fine di generare plusvalenze gonfiate e sistemare i bilanci. È l’ennesima mazzata sul morente Cavalluccio.
•Spunta una operazione immobiliare a carico di AC Cesena di dubbia provenienza (con comunicato di risposta da parte della società).
•I bianconeri presentano domanda di iscrizione al campionato di B 2018/19 (con più di qualche lacuna). La società guadagna tempo, arroccandosi su quel che rimane del Cavalluccio e lasciando con il fiato sospeso chi si sta organizzando per allestire una nuova compagine calcistica.
•Mister Castori, testimonial della campagna abbonamenti (come detto qualche riga fa), esaurisce il suo rapporto con il Cesena. Si scopre che a causa delle vicissitudini societarie, il suo contratto non è mai stato depositato in Lega.
•30 giugno – i tifosi organizzano un corteo che dallo stadio Manuzzi arriva in piazza del Popolo. Ad accoglierli c’è il Sindaco Paolo Lucchi e l’assessore allo sport Castorri. Sotto il loggiato di Palazzo Albornoz viene formalmente annunciato il progetto del comune cesenate per far subito ripartire il calcio a tinte bianconere (probabilmente dalla Serie D). Sono giornate di fitti incontri tra i vertici comunali e i supporters.
•In Comune si raduna un gruppo di saggi (coordinato dal presidente del Panathlon Cesena, Dionigio Dionigi) con lo scopo di tracciare la rinascita del calcio a Cesena.
•Sempre il Comune, il 2 luglio scorso, invia all’AC Cesena un avviso di sfratto dallo stadio Dino Manuzzi e dal centro sportivo di Villa Silvia (probabilmente per accelerare le procedure). I vertici bianconeri hanno 15 giorni a disposizione per regolarizzare la loro insolvenza.
•La Curva Mare, tramite il proprio canale sociale esprime ancora una volta il dissenso al Cesena di Lugaresi. A Case Castagnoli si tiene una riunione aperta tra tifosi e gruppi della curva.
•Il Centro Coordinamento Cesena Club, con un comunicato sul proprio sito, dà formalmente appoggio ad un nuovo corso calcistico cesenate, distaccato dal sodalizio presieduto da Giorgio Lugaresi.
•Si continua a parlare di un fondo di investimento inglese, disposto a intervenire per risollevare le sorti del Cesena. Lugaresi fissa a mercoledì (11 luglio, ndr) il termine ultimo dopo il quale arrendersi.
•La Co.Vi.So.C., come ampiamente previsto, boccia la richiesta di iscrizione alla Serie B del Cesena.
•Sempre il 12 luglio, la situazione dell’AC Cesena entra in pompa magna nella scena politica locale. Viene convocato un consiglio comunale interamente dedicato alle vicende bianconere. Il sindaco Paolo Lucchi, nel corso del proprio intervento ripercorre i rapporti tra Comune e AC Cesena sotto la gestione Lugaresi. Castorri, assessore comunale allo sport, è chiamato a rispondere di un presunto conflitto di interessi tra la sua posizione politica e un precedente nella dirigenza del Romagna Centro (squadra che ipoteticamente potrebbe dar seguito al calcio cesenate).
•Il bando pubblicato dal Comune, per costituire la selezione calcistica che rappresenterà la città di Cesena, non è stato ancora sottoscritto da nessuna azienda o imprenditore.
•La Guardia di Finanza bussa prima a casa di Giorgio Lugaresi e successivamente nella sede bianconera, in corso Sozzi. Motivo dell’ispezione? L’indagine riguardante la compravendita di giocatori dal Chievo.
•Ed eccoci alla drammatica giornata di ieri. Si consuma il CDA di AC Cesena, l’ultimo. Alle 15.30, un comunicato ufficiale sul sito ufficiale della squadra sentenzia la fine dei 78 anni di storia dell’AC Cesena spa. I bianconeri rinunciano all’iscrizione alla B. Si va verso l’adesione all’istanza di fallimento presentata dal Tribunale di Forlì.





"non vorrete fare la fine del Parma?" (giorgino - 3anni e 2 mesi di reclusione - EDIT 3anni 8mesi)
"Il Cesena lo salveremo" (urbini - 1anno e 6 mesi di reclusione)
16/07/2020 07:51
 
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medaglina di legno schedinainbolgia 2021/2022 2022/2023
Il capolavoro finale


Quando leggerete questo scritto io sarò morto.

Normalmente chi si suicida, lo fa in in stato confusionale e magari lascia un foglietto di scuse soprattutto alla famiglia. Io invece ho pensato a questo gesto già da molto tempo perché non essere riuscito a salvare il Cesena per me è una sconfitta insopportabile e preferisco sparire per sempre pagando con la vita. Molte persone a me care rimarranno senza lavoro. A mia moglie Francesca e mio figlio Michele le banche porteranno via la casa. Ogni mio bene immobiliare finirà all’asta. E molti dei soci che sono sempre stati contestati dagli Ultras, perderanno molti soldi e proprietà. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con me nel Calcio e nelle mie attività. Con tutti ho sempre avuto rapporti di grande spessore morale che a volte sono maturati in amicizie fantastiche. Nel Calcio Gabriele e Marco Valentini; Nadia e suo figlio Michele; la Diletta mi mancherà molto; Rino Foschi un grande amico che mi ha aiutato tanto; Lisa una collaboratrice dolcissima e efficace; Sara del marketing che ora è alla Fiorentina con la quale avevo un rapporto un po’ Speciale e mi è dispiaciuto perderla; Elena; Gianluca Campana una roccia; Filippo e Monica del Settore Giovanile e Gigi Piangerelli. Tutti gli allenatori del Settore Giovanile che conosco da moltissimi anni. Non voglio dimenticare i medici come Paolo, i massaggiatori tutti. Gli accompagnatori e gli autisti. I tutto fare come Daniele. E poi i tanti operai e collaboratori che mi hanno dimostrato grande affetto. Roberto Biondi il migliore a cercare bambini per il Cesena, veramente un Grande. Nella caccia Paolo, Eugenia, Samantha, e tutti gli altri.

Ai Soci che hanno partecipato a questa azzardata avventura chiedo scusa per gli errori che ho commesso e per il fatto che non sono riuscito a contenere a sufficienza i costi di gestione. Fortunatamente abbiamo sempre condiviso tutto e quindi nessuno potrà dire di essere stato tenuto allo scuro di come si stesse operando in Società, nemmeno Marino Vernocchi che è stato Consigliere ed ex vicepresidente ma che non ha dato che pochi spiccioli per la causa e li ha recuperati tutti. Una delusione come dirigente e come amico. Ero certo che con la ristrutturazione del debito ci saremmo messi a posto per sempre e me ne sarei potuto andare in modo leggero. A Cesena il Calcio ha dato tanto e temo che dopo di noi non sarà più così. Sono rimasto molto deluso dal Sindaco Paolo Lucchi, perché a fronte di promesse iniziali per aiutarmi a coinvolgere i più importanti imprenditori della nostra zona, dopo essere stato rieletto col secondo mandato, si è dileguato completamente e anzi in molte occasioni ci ha remato contro. Voglio invece ringraziare Bruno Piraccini di Orogel per esserci sempre stato vicino e con lui Luca Pagliacci e Gianluca Padovani. Degli altri imprenditori più noti, è nei miei pensieri Pierluigi Trevisani che pur avendo i fratelli contrari e anche il nipote, ci ha dato una mano e l’ho apprezzato moltissimo.

La persona più insensibile e che spesso mi ha illuso, ma nei fatti non ha fatto proprio nulla, è NERIO Alessandri di Technogym. Con l’Azienda che ha avrebbe potuto “con un battito di ciglia” toglierci da guai. Gliel’ho chiesto sempre con garbo, ma lui alla fine ci ha tirato solo un osso da masticare. Gli auguro ogni fortuna, ma i tifosi del Cesena devono sapere che NERIO non ha mai voluto far nulla per il Cesena. Un’altra Azienda che mi aveva promesso aiuto, ma poi non ha fatto proprio nulla è Amadori. Ho avuto più incontri e anche colloqui telefonici con Francesca e Flavio Amadori, ma oltre a grande attenzione e alcune promesse, il Cesena non ha ricevuto nulla. Chissà se Francesco è anche lui “complice del mancato aiuto”? Un giorno mi disse che ascoltando la radio a letto con sua moglie, a un nostro gol, si erano abbracciati forte. Mi spiace che poi una malattia gliel’abbia portata via. Apofruit aveva in Renzo Piraccini come Direttore generale e col Presidente di quella grossa cooperativa, dopo avermi detto che conoscevano bene Edmeo e lo avevano sempre stimato anche da concorrente, prima mi concessero un appuntamento e poi lo disdissero dicendomi al telefono che non potevano far nulla. Era una delle Aziende che a dire del Sidaco Lucchi ci avrebbe sicuramente aiutato. Ho sempre detto che da soli non ce l’avremmo fatta e credo che resistere dal dicembre 2012 a oggi sia da portare come un vanto. Abbiamo anche fatto un anno di A. Una gioia immensa! Ho rovinato la mia famiglia e questo è il dolore più grande. Non sono nemmeno riuscito a godermi la crescita di mio nipote Adamo che non vedrò più. Lascio tutti i miei numerosissimi amici anche di caccia, Lucio, Cesare, Riccardo, Silvia, Giuseppina, Paolo, Piero, Puccio, Urbano, Renato, Nonno Giannone, Marco, Alberto, Umberto e mille altri. Non voglio essere irriverente, ma lascerò anche i miei cari e sinceri cani da caccia, Bach, Anita, Merlino, e il promettente Lampo. Poi un discorso a parte merita Matilda la Lupa, perché ha vissuto in casa con me e Francesca quasi dieci anni ed è proprio una di famiglia che capisce tutto ciò che diciamo e anche il nostro umore. Ha sofferto anche lei per il Cesena. Sto scrivendo questa lettera in più giorni e non sarà molto corretta come tempi e rispetto di chi parlo, ma è un periodo complicato, cercate di capire. Di Igor Campedelli ho la certezza che sia un ladro. Il Tribunale lo assolverà perché non ho alcuna fiducia nella giustizia. Ha ingannato me, i suoi famigliari, tutta Cesena. Un ladro vero. Invece Luca Mancini si è riabilitato ai miei occhi anche se penso che abbia fatto molti errori, ma poi ci ha aiutato in qualche modo e anche se i soldi erano di Piero Visani, è stato utile alla sopravvivenza fino alla morte di oggi. La mia non vuole essere una lettera dove elenco le persone buone e quelle cattive, ma quelli che hanno aiutato o non aiutato il Cesena pur potendolo fare senza sforzo e si sono tirati indietro. Il Cesena meritava di essere salvato. Christian Dionigi è stato un preziosissimo collaboratore e lo abbraccio forte. Lui forse aveva capito che mi sarei ucciso. Uccidersi io lo vedo come un atto d’onore nei confronti della mia personale sconfitta. Un atto dovuto. Verrò dimenticato in fretta dal mondo dello Sport. Le mie ceneri mi piacerebbe venissero sparse in Lapponia svedese e in parte messe insieme a Donatella che è stata mia moglie per 32 anni. Il dolore per la sua morte mi fece cedere a Campedelli. Piacque subito a tutti i Soci che invece di dirmi: “Giorgio stai fuori qualche mese che qui ci pensiamo noi, e quando ti sentirai un po’ meglio ritorna”, mi dissero a noi va bene lui. In quei lunghi mesi di malattia di mia moglie Donatella, mio cugino e vicepresidente Michele Manuzzi, approfittando delle mie prolungate assenze, mi remò contro per farmi fuori, ma il consiglio lo sputò fuori accettando le sue dimissioni e nacquero i quattro vicepresidenti. Una brutta storia fatta di invidie. Il Cesena è andato a Campedelli con 9,5 milioni di debiti interamente garantiti da me. Io non sono rimasto socio come tutti credono del Cesena, ma della Società maggiore azionista e senza alcun incarico e senza essere presente nel CdA. Per cui di ciò che facessero loro io non ne sapevo proprio nulla! E questa è la verità. Una degli atti più schifosi di Campedelli è aver venduto il posto di Edmeo in Tribuna d’onore il giorno di Cesena-Milan. Edmeo rimase in casa di riposo a Longiano e di lì a poco mori.

E così il Cesena del professionismo non esisterà più. Sarebbe stato sufficiente che ci avessero affiancato un po’ di Aziende del territorio, ma non l’hanno voluto fare. Ho sempre detto loro che io mi sarei potuto far da parte anche subito se potevo essere ritenuto scomodo, ma ciò non è bastato.

Credetemi se vi pare, abbiamo dato il massimo, anche se l’errore più grosso è stato quello di tentare il salvataggio, ma l’amore per la Squadra e la nostra città ha avuto il sopravvento sulla ragione.

Molti di coloro che ci hanno criticato, potranno parlare di questa cosa per un po’ di giorni, ma poi resterà il “vuoto cosmico” come ho scritto qualche anno fa nel mio libro.

Negli anni sono sempre stato aspramente criticato, come del resto anche mio padre, da coloro che si definiscono Ultras. Con la mia morte e con la morte del Cesena, moriranno anche loro. Non si sono neppure resi conto che noi Dirigenti li abbiamo tenuti in vita per anni. Ora anche loro perderanno tutto e di questo sono felice. Povere menti in poveri uomini.

Oggi è arrivato il rifiuto alla transazione dell’accordo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tutto ciò è incomprensibile perché l’accordo è partito da loro, soprattutto dalla Dottoressa Rossella Orlandi e Fasan. Un agguato fatto da persone schifosamente false. Ci hanno fatto lavorare mesi con serietà e la speranza di mettere al sicuro il futuro del Cesena e delle persone che ci lavorano. Mi fanno schifo. Non so se hanno una famiglia e dei figli, ma mettere in mezzo alla strada tante famiglie grazie a un piano già predisposto è una vergogna e mi auguro che con la mia morte si apre un’inchiesta che possa dimostrare la loro falsità come Dirigenti e come persone.

NERIO Alessandri si sarà liberato del Cesena e ne sarà felice.

Mi dispiace per tutti i creditori che non prenderanno più quasi nulla.

Le ultime riflessioni sono per Francesca. Caro amore mio, ti devo lasciare. Non posso farne a meno tu conoscendomi lo capisci bene. Ti ho amato con tutto me stesso e mi sarebbe piaciuto invecchiare insieme. Non mi è stato permesso. Ti amo tanto. A mio figlio Michele e a Cristina con Adamo non so cosa dire. La mia vita è stata bella Grazie anche a loro. Dimenticatemi se potete.

Oggi Francesca, volevo mangiare un po’ di pesce a pranzo con te perché sentivo che sarebbe stato l’ultima volta. Due ristoranti chiusi a mezzogiorno. Il destino. Forse meglio così. Ti amo tesoro mio. Delle mie cose fanne ciò che credi, un grande falò lo apprezzerei. Non mollare. Salutami Piero, la Bianca e Claudia che mi hanno fatto sentire il calore di una nuova famiglia dopo che ho perso Donatella, Anna e Edmeo.

Vado in uffici a leggere il provvedimento. Ciao

ciao Gina


Giorgio Lugaresi


PS ho scritto anche a qualche Avvocato. Per favore difendete la mia famiglia. Grazie





"non vorrete fare la fine del Parma?" (giorgino - 3anni e 2 mesi di reclusione - EDIT 3anni 8mesi)
"Il Cesena lo salveremo" (urbini - 1anno e 6 mesi di reclusione)
16/07/2020 11:05
 
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Re: Il capolavoro finale
ronefor, 16/07/2020 07:51:



PS ho scritto anche a qualche Avvocato. Per favore difendete la mia famiglia. Grazie




Senza vergogna.. fatt vigliacc!!!!!!!!!
16/07/2020 11:15
 
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Terrificante!!!
16/07/2020 11:16
 
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capziosissimo



La situazione è grave, ma non è seria.
Dai...per me gli manca qualche rotella, tu pensa che già ai tempi *** lo voleva portare dentro, ovviamente ci fu una netta opposizione..
16/07/2020 12:08
 
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Re: Il capolavoro finale
ronefor, 16/07/2020 07:51:

Molti di coloro che ci hanno criticato, potranno parlare di questa cosa per un po’ di giorni, ma poi resterà il “vuoto cosmico” come ho scritto qualche anno fa nel mio libro.

Molti, ma non tutti.
Il vuoto cosmico, a fatica, c'è chi continua a combatterlo.
A sua volta combattuto, per fortuna dell'impavido sopravvissuto e dei ristoranti di pesce.





Sei qui da 8 anni e nessuno ti conosce, credo tu sia uno dei pochi. Mai una mangiata, mai un calcetto, mai un'iniziativa, un ectoplasma.
(4porri, 14/06/2013 22:55)
16/07/2020 14:04
 
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Coccarda di partecipazione schedinaincuore 2022/2023
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16/07/2020 19:12
 
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Lady schedinaincuore 2022/2023
Bisognerebbe scolpirla nel marmo e affiggerla in pubblico luogo, a imperitura memoria.

Poi sarebbe anche comodamente riciclabile come lapide al momento dell'agognata dipartita di giorgino.
23/07/2022 09:12
 
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medaglina di legno schedinainbolgia 2021/2022 2022/2023
Re: Il capolavoro finale
Mannaggia mannaggia ci siamo dimenticati di onorare il memorial day

ronefor, 16/07/2020 07:51:



Quando leggerete questo scritto io sarò morto.

Normalmente chi si suicida, lo fa in in stato confusionale e magari lascia un foglietto di scuse soprattutto alla famiglia. Io invece ho pensato a questo gesto già da molto tempo perché non essere riuscito a salvare il Cesena per me è una sconfitta insopportabile e preferisco sparire per sempre pagando con la vita. Molte persone a me care rimarranno senza lavoro. A mia moglie Francesca e mio figlio Michele le banche porteranno via la casa. Ogni mio bene immobiliare finirà all’asta. E molti dei soci che sono sempre stati contestati dagli Ultras, perderanno molti soldi e proprietà. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con me nel Calcio e nelle mie attività. Con tutti ho sempre avuto rapporti di grande spessore morale che a volte sono maturati in amicizie fantastiche. Nel Calcio Gabriele e Marco Valentini; Nadia e suo figlio Michele; la Diletta mi mancherà molto; Rino Foschi un grande amico che mi ha aiutato tanto; Lisa una collaboratrice dolcissima e efficace; Sara del marketing che ora è alla Fiorentina con la quale avevo un rapporto un po’ Speciale e mi è dispiaciuto perderla; Elena; Gianluca Campana una roccia; Filippo e Monica del Settore Giovanile e Gigi Piangerelli. Tutti gli allenatori del Settore Giovanile che conosco da moltissimi anni. Non voglio dimenticare i medici come Paolo, i massaggiatori tutti. Gli accompagnatori e gli autisti. I tutto fare come Daniele. E poi i tanti operai e collaboratori che mi hanno dimostrato grande affetto. Roberto Biondi il migliore a cercare bambini per il Cesena, veramente un Grande. Nella caccia Paolo, Eugenia, Samantha, e tutti gli altri.

Ai Soci che hanno partecipato a questa azzardata avventura chiedo scusa per gli errori che ho commesso e per il fatto che non sono riuscito a contenere a sufficienza i costi di gestione. Fortunatamente abbiamo sempre condiviso tutto e quindi nessuno potrà dire di essere stato tenuto allo scuro di come si stesse operando in Società, nemmeno Marino Vernocchi che è stato Consigliere ed ex vicepresidente ma che non ha dato che pochi spiccioli per la causa e li ha recuperati tutti. Una delusione come dirigente e come amico. Ero certo che con la ristrutturazione del debito ci saremmo messi a posto per sempre e me ne sarei potuto andare in modo leggero. A Cesena il Calcio ha dato tanto e temo che dopo di noi non sarà più così. Sono rimasto molto deluso dal Sindaco Paolo Lucchi, perché a fronte di promesse iniziali per aiutarmi a coinvolgere i più importanti imprenditori della nostra zona, dopo essere stato rieletto col secondo mandato, si è dileguato completamente e anzi in molte occasioni ci ha remato contro. Voglio invece ringraziare Bruno Piraccini di Orogel per esserci sempre stato vicino e con lui Luca Pagliacci e Gianluca Padovani. Degli altri imprenditori più noti, è nei miei pensieri Pierluigi Trevisani che pur avendo i fratelli contrari e anche il nipote, ci ha dato una mano e l’ho apprezzato moltissimo.

La persona più insensibile e che spesso mi ha illuso, ma nei fatti non ha fatto proprio nulla, è NERIO Alessandri di Technogym. Con l’Azienda che ha avrebbe potuto “con un battito di ciglia” toglierci da guai. Gliel’ho chiesto sempre con garbo, ma lui alla fine ci ha tirato solo un osso da masticare. Gli auguro ogni fortuna, ma i tifosi del Cesena devono sapere che NERIO non ha mai voluto far nulla per il Cesena. Un’altra Azienda che mi aveva promesso aiuto, ma poi non ha fatto proprio nulla è Amadori. Ho avuto più incontri e anche colloqui telefonici con Francesca e Flavio Amadori, ma oltre a grande attenzione e alcune promesse, il Cesena non ha ricevuto nulla. Chissà se Francesco è anche lui “complice del mancato aiuto”? Un giorno mi disse che ascoltando la radio a letto con sua moglie, a un nostro gol, si erano abbracciati forte. Mi spiace che poi una malattia gliel’abbia portata via. Apofruit aveva in Renzo Piraccini come Direttore generale e col Presidente di quella grossa cooperativa, dopo avermi detto che conoscevano bene Edmeo e lo avevano sempre stimato anche da concorrente, prima mi concessero un appuntamento e poi lo disdissero dicendomi al telefono che non potevano far nulla. Era una delle Aziende che a dire del Sidaco Lucchi ci avrebbe sicuramente aiutato. Ho sempre detto che da soli non ce l’avremmo fatta e credo che resistere dal dicembre 2012 a oggi sia da portare come un vanto. Abbiamo anche fatto un anno di A. Una gioia immensa! Ho rovinato la mia famiglia e questo è il dolore più grande. Non sono nemmeno riuscito a godermi la crescita di mio nipote Adamo che non vedrò più. Lascio tutti i miei numerosissimi amici anche di caccia, Lucio, Cesare, Riccardo, Silvia, Giuseppina, Paolo, Piero, Puccio, Urbano, Renato, Nonno Giannone, Marco, Alberto, Umberto e mille altri. Non voglio essere irriverente, ma lascerò anche i miei cari e sinceri cani da caccia, Bach, Anita, Merlino, e il promettente Lampo. Poi un discorso a parte merita Matilda la Lupa, perché ha vissuto in casa con me e Francesca quasi dieci anni ed è proprio una di famiglia che capisce tutto ciò che diciamo e anche il nostro umore. Ha sofferto anche lei per il Cesena. Sto scrivendo questa lettera in più giorni e non sarà molto corretta come tempi e rispetto di chi parlo, ma è un periodo complicato, cercate di capire. Di Igor Campedelli ho la certezza che sia un ladro. Il Tribunale lo assolverà perché non ho alcuna fiducia nella giustizia. Ha ingannato me, i suoi famigliari, tutta Cesena. Un ladro vero. Invece Luca Mancini si è riabilitato ai miei occhi anche se penso che abbia fatto molti errori, ma poi ci ha aiutato in qualche modo e anche se i soldi erano di Piero Visani, è stato utile alla sopravvivenza fino alla morte di oggi. La mia non vuole essere una lettera dove elenco le persone buone e quelle cattive, ma quelli che hanno aiutato o non aiutato il Cesena pur potendolo fare senza sforzo e si sono tirati indietro. Il Cesena meritava di essere salvato. Christian Dionigi è stato un preziosissimo collaboratore e lo abbraccio forte. Lui forse aveva capito che mi sarei ucciso. Uccidersi io lo vedo come un atto d’onore nei confronti della mia personale sconfitta. Un atto dovuto. Verrò dimenticato in fretta dal mondo dello Sport. Le mie ceneri mi piacerebbe venissero sparse in Lapponia svedese e in parte messe insieme a Donatella che è stata mia moglie per 32 anni. Il dolore per la sua morte mi fece cedere a Campedelli. Piacque subito a tutti i Soci che invece di dirmi: “Giorgio stai fuori qualche mese che qui ci pensiamo noi, e quando ti sentirai un po’ meglio ritorna”, mi dissero a noi va bene lui. In quei lunghi mesi di malattia di mia moglie Donatella, mio cugino e vicepresidente Michele Manuzzi, approfittando delle mie prolungate assenze, mi remò contro per farmi fuori, ma il consiglio lo sputò fuori accettando le sue dimissioni e nacquero i quattro vicepresidenti. Una brutta storia fatta di invidie. Il Cesena è andato a Campedelli con 9,5 milioni di debiti interamente garantiti da me. Io non sono rimasto socio come tutti credono del Cesena, ma della Società maggiore azionista e senza alcun incarico e senza essere presente nel CdA. Per cui di ciò che facessero loro io non ne sapevo proprio nulla! E questa è la verità. Una degli atti più schifosi di Campedelli è aver venduto il posto di Edmeo in Tribuna d’onore il giorno di Cesena-Milan. Edmeo rimase in casa di riposo a Longiano e di lì a poco mori.

E così il Cesena del professionismo non esisterà più. Sarebbe stato sufficiente che ci avessero affiancato un po’ di Aziende del territorio, ma non l’hanno voluto fare. Ho sempre detto loro che io mi sarei potuto far da parte anche subito se potevo essere ritenuto scomodo, ma ciò non è bastato.

Credetemi se vi pare, abbiamo dato il massimo, anche se l’errore più grosso è stato quello di tentare il salvataggio, ma l’amore per la Squadra e la nostra città ha avuto il sopravvento sulla ragione.

Molti di coloro che ci hanno criticato, potranno parlare di questa cosa per un po’ di giorni, ma poi resterà il “vuoto cosmico” come ho scritto qualche anno fa nel mio libro.

Negli anni sono sempre stato aspramente criticato, come del resto anche mio padre, da coloro che si definiscono Ultras. Con la mia morte e con la morte del Cesena, moriranno anche loro. Non si sono neppure resi conto che noi Dirigenti li abbiamo tenuti in vita per anni. Ora anche loro perderanno tutto e di questo sono felice. Povere menti in poveri uomini.

Oggi è arrivato il rifiuto alla transazione dell’accordo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tutto ciò è incomprensibile perché l’accordo è partito da loro, soprattutto dalla Dottoressa Rossella Orlandi e Fasan. Un agguato fatto da persone schifosamente false. Ci hanno fatto lavorare mesi con serietà e la speranza di mettere al sicuro il futuro del Cesena e delle persone che ci lavorano. Mi fanno schifo. Non so se hanno una famiglia e dei figli, ma mettere in mezzo alla strada tante famiglie grazie a un piano già predisposto è una vergogna e mi auguro che con la mia morte si apre un’inchiesta che possa dimostrare la loro falsità come Dirigenti e come persone.

NERIO Alessandri si sarà liberato del Cesena e ne sarà felice.

Mi dispiace per tutti i creditori che non prenderanno più quasi nulla.

Le ultime riflessioni sono per Francesca. Caro amore mio, ti devo lasciare. Non posso farne a meno tu conoscendomi lo capisci bene. Ti ho amato con tutto me stesso e mi sarebbe piaciuto invecchiare insieme. Non mi è stato permesso. Ti amo tanto. A mio figlio Michele e a Cristina con Adamo non so cosa dire. La mia vita è stata bella Grazie anche a loro. Dimenticatemi se potete.

Oggi Francesca, volevo mangiare un po’ di pesce a pranzo con te perché sentivo che sarebbe stato l’ultima volta. Due ristoranti chiusi a mezzogiorno. Il destino. Forse meglio così. Ti amo tesoro mio. Delle mie cose fanne ciò che credi, un grande falò lo apprezzerei. Non mollare. Salutami Piero, la Bianca e Claudia che mi hanno fatto sentire il calore di una nuova famiglia dopo che ho perso Donatella, Anna e Edmeo.

Vado in uffici a leggere il provvedimento. Ciao

ciao Gina


Giorgio Lugaresi


PS ho scritto anche a qualche Avvocato. Per favore difendete la mia famiglia. Grazie









"non vorrete fare la fine del Parma?" (giorgino - 3anni e 2 mesi di reclusione - EDIT 3anni 8mesi)
"Il Cesena lo salveremo" (urbini - 1anno e 6 mesi di reclusione)
23/07/2022 11:19
 
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BUFFONE!!!!!!!
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