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I favolosi ANNI '50

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2011 15:33
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21/04/2011 12:07
 
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Ho deciso di aprire questo angolo dedicato ai "favolosi" anni 50....favolosi perchè?...forse perchè da come vanno le cose al giorno d'oggi, vien da dire si stava meglio quando si stava peggio...o forse semplicemente perchè, siccome il tempo è passato e noi siamo invecchiati, tendiamo a ricordare la gioventù passata solo negli aspetti positivi... 

 

che ne dite?....iniziamo?...bene..ecco alcune notizie tratte dal web: 




ANNI ’50 - SCENARIO




La guerra è finita da pochi anni, la democrazia è ancora fragile. Le forze che hanno retto la lotta di liberazione, dopo aver governato insieme il paese all’insegna dell’unità antifascista, si sono divise: lasciati fuori dal governo già nel 1947, i socialisti e i comunisti uniti nel Fronte popolare subiscono nelle elezioni del 18 aprile 1948 una dura sconfitta e sono sospinti stabilmente all’opposizione. Per oltre un decennio l’Italia sarà governata da coalizioni “centriste”, imperniate sul partito di maggioranza, la Democrazia cristiana, con cui collaborano gli alleati “laici” socialdemocratici, repubblicani e liberali. 

Dopo le elezioni del 1953, che vedono fallire il tentativo di stabilizzare il governo con un premio di maggioranza (la famosa “legge truffa”), questa coalizione andrà sempre più indebolendosi: si apre un periodo di instabilità fino alla crisi dei primi anni Sessanta, quando si aprirà la strada al centro sinistra con l’entrata dei socialisti nell’area di governo. 

La ricostruzione del paese avviene all’insegna del libero mercato, i suoi costi pesano soprattutto sulle spalle dei lavoratori, le cui condizioni di vita sono difficili per le basse retribuzioni, il ricatto permanente della disoccupazione, l’assenza di diritti all’interno dei luoghi di lavoro. Sulle loro lotte spesso cala pesante la repressione, operata anche con duro impiego della polizia. Particolarmente difficile è la situazione nell’industria, che deve riconvertirsi da un’economia di guerra a una di pace, in grado di reggere sul mercato internazionale. 

Il paese è spaccato: da un lato le forze di governo, che beneficiano dell’appoggio degli Stati Uniti, i quali varano un grande piano di aiuti all’Europa (il Piano Marshall); dall’altro le forze di opposizione egemonizzate dal Partito comunista, condizionate dal legame ideologico e politico con l’Unione Sovietica e ostili al Piano Marshall. 

È il riflesso in Italia dell’aspro conflitto internazionale che vede il mondo spaccato in due: l’Ovest dominato dagli Stati Uniti e l’Est dominato dall’Urss (la “guerra fredda”). 

Nel 1956 il mondo comunista è scosso da importanti eventi. Al XX congresso del Partito comunista sovietico Nikita Kruscev denuncia pubblicamente i crimini del precedente regime di Stalin. Ma nello stesso anno lo stile “stalinista” torna alla ribalta, quando un’ondata di ribellioni popolari scuote alcuni paesi dell’Est comunista. Particolarmente grave è la crisi in Ungheria nell’autunno: i carri armati sovietici entrano a Budapest e reprimono nel sangue la rivolta di un paese alla ricerca di indipendenza e libertà. Unanime è la condanna del mondo democratico, ma nella sinistra italiana è uno shock. Il Partito comunista condanna la rivolta come “controrivoluzionaria” e giustifica l’intervento armato, solo alcuni intellettuali dissentono. I socialisti condannano l’intervento sovietico e cominciano un processo di autonomia dai comunisti. 

Negli anni Cinquanta si avvia il processo di integrazione europea: nascono nel 1951 la Ceca (Comunità 

europea del carbone e dell’acciaio) e nel 1957, con i trattati di Roma, la Cee (Comunità economica europea) e l’Euratom (Comunità europea dell’energia atomica). 



Nell´aria c'è voglia di ricominciare,voglia di cose nuove e di rivincite,le donne scalano il potere e accorciano le gonne,lasciano i vecchi tabù alle spalle e inizia una nuova era fatta di emancipazione ma anche di grandi arrivisti,mafia e Yakuza vogliono potere e denaro,ognuno sgomita per farsi largo tra la folla ormai proiettata verso un futuro libero e senza restrizioni o tabù,cambia la musica e cambiano le persone.... 

la televisione entra nelle case degli italiani...nasce "Il Carosello" divertimento di grandi e piccini..









Nel 1950 inizia una gara musicale che continuerà fino ai nostri giorni ."Il Festival di Sanremo"...


Negli Stati Uniti nasceva Il rock and roll, in seguito diffusosi rapidamente in tutto il mondo. Re incontrastato di questo genere era Elvis Presley, che diventò subito l'idolo dei giovani di allora 










altro idolo dei tempi fu Jeames Dean, attore cinematografico che interpretava bene il ruolo del ribelle e dei problemi della gioventù, la cosiddetta "gioventù bruciata" 










Altro mito di quegli anni , Marilyn Monroe...Il suo mito supera di gran lunga il, pur apprezzato, talento artistico di un'attrice sicuramente fuori dal comune, un "sogno proibito" per milioni di appassionati di cinema. Il fascino che emanava dal grande schermo e dalle copertine in carta patinata ha contribuito a farne un sex symbol fuori da ogni tempo; la fragilità che ha contraddistinto la sua esistenza (per molti versi tumultuosa e culminata in una morte tanto prematura quanto misteriosa) l'ha resa una vera e propria icona della cultura pop 




 



e poi come non ricordare la favolosa Brigitte Bardott


21/04/2011 12:08
 
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e le auto dell'epoca: 



la mitica 500.. 



 



la giardinetta 



 



 



la topolino 



 



la 1100 



 



 



 



le macchine americane che si vedevano nei film di allora 



 



 



 

[Modificato da Celeste.10 21/04/2011 12:09]
21/04/2011 12:12
 
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vi ricordate che belli i manifesti della pubblicità?BELLISSIMI!!! 



 



 



 



 



 



 



 

 

 




21/04/2011 12:15
 
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gli elettrodomestici: 



 



 



 



 



 









e chi non ricorda il treno, il famoso "ciuff-ciuff", che andava a carbone?.... pensate che qui da me era ancora in funzione quando andavo a Milano all'Università, negli anni 70...ci impiegava più di 2 ore a fare 50 km. e si fermava ad ogni stazione..che belli quei sedili di legno, un po' duri, ma belli!!!..mi ricordo che noi ragazzi lo chiamavamo anche il treno del "far-west" 






21/04/2011 12:18
 
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LA MODA ANNI '50









 





Erano anni particolari in cui la speranza, dopo la fame della guerra, era rappresentata anche dalla donna, elegante e sofisticata, curata in ogni minimo dettaglio. Si, perché dopo gli anni bui, è nata una forte voglia di sognare ma anche di ostentare. Torna alla ribalta la donna bella da ammirare, che trascorre il suo tempo nei saloni di bellezza, che utilizza un make-up pesante ma dettagliato: molto fard sugli zigomi, sopracciglia depilate, eye-liner nero, ombretto colorato e mascara. Rossetto rosso. 



Gli anni Cinquanta riportano in vita una moda splendente, Parigi viene travolta dal “New Look” di Dior, e propone creazioni linea “H”, “A”, e “Y”, Firenze è sofisticata con i suoi prodotti di lusso, in particolare nella pelletteria. La donna scopre le spalle, mette in risalto il seno e strizza la vita, ritorna l’uso del corsetto con i fianchi imbottiti, le gonne sono voluminose e gonfie. Le ragazzine sotto i vent’anni indossano maglioncini colorati con reggiseni dalle coppe appuntite, mentre i ragazzi, osservando James Dean e Marlon Brando, indossano jeans, giubbotti da motociclista e brillantina nei capelli. 






 



 



 



 



 



 



 



 




Allora vi è piaciuto questo ritorno ai "vecchi tempi"?.. 

chissà quanti ricordi vi ha fatto affiorare alla mente, cose magari ormai dimenticate...



26/04/2011 15:33
 
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