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Calcio... e altro..

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2011 21:44
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21/12/2010 19:42
 
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Cesena – Cagliari 1-0

Jimenez si veste da Matador
Un colpo: Cagliari non si rialza

Il Cesena respira vincendo il primo anticipo della 17a giornata: decide una giocata-gioiello di Jimenez. E' salva la panchina di Ficcadenti: la sua squadra non vinceva dal 10 novembre. La squadra di Donadoni è tutta in una traversa di Acquafresca



Jimenez (Cesena) festeggia con i compagni il gol dell'1-0. Ansa

Adesso, avanti il prossimo. Ah, no: invertiamo la rotta. Adesso, arriva la sosta, e allora fermi tutti. Ma peccato: perché questo Cesena ha riscoperto il carattere, ricacciato dalla cantina il talento di Jimenez e di Giaccherini, riassaporato il gusto dei tre punti, e volentieri tornerebbe presto in campo. Ma il copione impone di procedere un passo alla volta. Ecco: la prima notizia è che c’è un Cesena che vince. Un mese e mezzo dopo l’ultima volta, storia del 10 novembre, in casa con la Lazio. Un Cesena che batte prima di tutto le sue paure, e dopo stende un Cagliari di Donadoni troppo timido per tornare a casa con qualche punto dalla tana del Manuzzi. Ficcadenti bacia il talento di Jimenez, rivede la furia di Giaccherini, si specchia nella solidità di una difesa che regge anche all'assalto finale dei sardi: metti tutto insieme, e significa che la sua panchina è salva. Una cartolina dolce per Cesena prima del Natale. Un menu' indigesto per Donadoni: il suo Cagliari è una bella addormentata nel bosco.




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"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"











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21/12/2010 19:45
 
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Catania – Brescia 1-0

Il Catania è tornato Maxi
Brescia, trasferte indigeste

L'argentino, diventato papà ieri per la seconda volta, sfrutta un errore di Budel e dà ai suoi la vittoria, che mancava da un mese. Siciliani di nuovo a metà classifica, mentre le Rondinelle scivolano in basso, confermandosi disastrose lontano dal Rigamonti



L'acrobazia di Maxi Lopez: 1-0 per il Catania. Ansa


Constantino ha fatto il miracolo. Chi? Constantino Lopez, il figlio nato ieri a Maxi, attaccante del Catania in caduta libera nell'ultimo mese (due sconfitte e un pari). Papà si è sbloccato dopo oltre un mese di astinenza contro il Brescia, la squadra pure e passerà il Natale a metà classifica. Terzo gol in campionato dell'argentino, una rete da tre punti.
Casa e trasferta — Due tendenze a confronto: il Catania ha fatto 21 punti in campionato, e di questi, 18 in casa. Hanno perso solo contro la Juve, i rossazzurri. Il Brescia, di contro, lontano dal Rigamonti è un pianto: una vittoria, datata settembre (1-0 a Verona), un pareggio, sei sconfitte e solo 4 gol segnati. Quasi normale prevedere un risultato così, e cioè l'1-0 per i siciliani, in una partita bruttina.





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21/12/2010 19:47
 
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Parma – Bologna 0-0

Crespo-Di Vaio, che errori
Pari tra Parma e Bologna

Il derby del Tardini finisce 0-0, poche emozioni e tanti motivi per recriminare: clamorose le palle-gol sprecate dai due attaccanti nella ripresa. Gli ex in campo, da Zaccardo a Valiani, non lasciano il segno


Sebastian Giovinco, 23 anni. Ap


Il fortino Parma (appena 4 gol incassati al Tardini) regge anche contro il Bologna e consegna agli almanacchi del derby uno 0-0 senza sussulti, un po' come il 2010 delle due squadre. Malesani e Di Vaio, Zaccardo e Valiani contro il loro passato, ma le emozioni restano lì, sulla carta. Un tiro nel primo tempo, quattro nella ripresa, mentre la scena è tutta per i faticatori di centrocampo, da Morrone a Ekdal. In parità anche le occasioni mancate, almeno quelle clamorose: prima Di Vaio, poi Crespo gettano alle ortiche il tiro del vantaggio e non danno lustro alla loro fama di implacabili Over 30.
UN TEMPO E BASTA — Del match, vale la pena raccontare la ripresa, perché nel primo tempo non succede niente, salvo un colpo di testa di Meggiorini, alzato sopra la traversa da un attento Mirante. Il Bologna non sembra giocare in trasferta, prende subito in mano il gioco e con Ramirez trova pure la profondità. All'appello, piuttosto, manca Di Vaio, 9 gol in campionato che non spiegano a sufficienza la sua importanza nelle prime 16 giornate. Alla 17ª, comprensibilmente, arriva una frenata e con lui si arresta tutta la squadra, nonostante il prepartita da lambrusco e pop corn per la notizia dell'avvenuto salvataggio societario.




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21/12/2010 19:59
 
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Classifica

Milan 36
Napoli 33
Lazio 33
Juve 31
Roma 29
Palermo 27
Inter 23
Sampdoria 23
Udinese 23
Chievo 21
Genoa 21
Catania 21
Cagliari 20
Bologna 20
Fiorentina 19
Parma 19
Brescia 15
Cesena 15
Lecce 15
Bari 11


Fiorentina 1 partita in meno
Cesena 1 partita in meno
Genoa 1 partita in meno
Sampdoria 1 partita in meno
Inter 2 partite in meno

Inter - Cesena rinviata al 19 gennaio
Sampdoria - Genoa rinviata a data da destinarsi
Fiorentina - Inter - rinviata a data da destinarsi


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21/12/2010 20:01
 
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La moviola della Gazzetta

Juve penalizzata col Chievo
Giandonato, rosso esagerato
Non convince l'arbitraggio di Bergonzi: sul rigore c'era fuorigioco di Moscardelli e il bianconero trattiene vistosamente Constant, ma non è chiara occasione da gol. Si lamenta anche il Palermo: contestato Rizzoli
Ecco l'analisi delle decisioni arbitrali della 17ª giornata di campionato.

BARI-PALERMO 1-1 — Protesta il Palermo sul rigore dato al Bari, ma Delio Rossi dovrebbe in primis prendersela con Goian che allarga il braccio in modo innaturale andando a colpire Rivas. Non un rigore solare, ma ci può stare la decisione di Rizzoli. Nulla da dire sull’espulsione a Rossi: secondo giallo dopo un’entrata killer su Nocerino. Mani di Bacinovic giudicato involontario: ok.

CATANIA-BRESCIA 1-0 — Orsato ok in una gara senza problemi.

CHIEVO-JUVENTUS 1-1 — Bergonzi non convince. Viziato da un fuorigioco di Moscardelli l’azione che porta al rigore per il Chievo. Subito dopo c’è il fallo di Chiellini che da dietro affossa Moscardelli. L’arbitro ammonisce soltanto il difensore, non considerandola chiara occasione da rete probabilmente per un motivo: non era semplice per l’attaccante calciare in porta. Si può discutere. Certo, Bergonzi dimostra poca coerenza nella ripresa: molto esagerato il rosso a Giandonato per la netta trattenuta su Constant. Siamo distanti dalla porta, c’è Pepe che può recuperare e soprattutto il giocatore del Chievo si allarga e non va verso l’area. Forse l’arbitro (lontano dall’azione tanto che deve farsi aiutare dai collaboratori per individuare l’autore del fallo: in un primo tempo mostra il rosso a Bonucci) si fa condizionare da Storari che lascia la porta libera arrivando a pochi metri da Constant, ma nel complesso appare ingiustificato il rosso diretto per chiara occasione da gol. Il giallo era la scelta più appropriata. Ok giudicare involontari i tocchi col braccio di Chiellini in area.

LAZIO-UDINESE 3-2 — Al 90’ sul 3-2 episodio dubbio: Biava tocca Di Natale che si era liberato in area. Gervasoni non interviene, ma si poteva fischiare il rigore.

NAPOLI-LECCE 1-0 — Olivera calcia il pallone e sullo slancio va con i tacchetti a colpire Maggio: ci stava il giallo. Prima del gol Grava salva ben prima della linea sul tiro di Corvia. Lo stesso attaccante finisce a terra dopo un normale contrasto: Celi giustamente non ferma il gioco, il Napoli continua e trova la rete di Cavani.

PARMA-BOLOGNA 0-0 — Bene Russo. Bologna penalizzato, però, dopo 12 minuti: Di Vaio fermato per un fuorigioco inesistente.

MILAN-ROMA — Non difficile la gara di Damato, molto sotto pressione (e quindi a rischio errori) i due assistenti sui fuorigioco. C’è, però, una decisione dell’arbitro che ha fatto molto arrabbiare il Milan: l’ammonizione a Ibra nel recupero che costa allo svedese la squalifica per la trasferta a Cagliari. Al 46’ del secondo tempo Seedorf lancia Ibrahimovic, l’arbitro ferma l’azione per fuorigioco ma l’attaccante continua e segna a porta vuota. Damato gli mostra il giallo: decisione molto fiscale, di solito si punisce non tanto il comportamento non regolamentare ma la perdita di tempo. Considerano che il Milan stava perdendo, il gesto di Ibra (si è giustificato dicendo non aver sentito il fischio) è autolesionista. Insomma, regolamento alla mano ci sembrava più meritevole d’ammonizione il fallo di Mexes su Pirlo nel primo tempo. Per il resto diversi errori sui fuorigioco, ma alla fine si compensano: Ibra fermato 2 volte per errore ma in altrettante occasioni può calciare in porta dopo essere partito in offside. Ok i gialli a Brighi e nel finale a Mexes.

CESENA-CAGLIARI — Al 39’ del primo tempo corretto la valutazione del cartellino giallo ad Astori per un calcio a Giaccherini. Nella ripresa al 30’ Parolo cade al limite dell’area, ma Biondini non commette fallo. Giusto il fuorigioco di Budan al 34’. (f.com.)



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Juventus – Parma 1-4

Juve, che scoppola col Parma
Follia Melo, crac Quagliarella

Bianconeri castigati dalla doppietta dell'ex Giovinco: gli emiliani vincono 4-1 all'Olimpico dilagando nella ripresa dopo l'infortunio del napoletano (distorsione al ginocchio) e l'espulsione di Melo, che perde la testa. A segno anche Legrottaglie, Crespo (rigore) e Palladino



De Marco sventola il rosso in faccia a Melo al 17'. LaPresse



Anno nuovo vita nuova. Dicono. Evitate di proporre questo detto a Delneri dopo che la sua Juve perde 4-1 contro il Parma, castigata da Giovinco, ex mandato via senza troppi rimpianti. Sconfitta che per certi versi ricorda quella del 1999, che portò all'esonero di Lippi e all'arrivo di Ancelotti. Fosse solo la sconfitta. Questa Befana piena di carbone bianconero rischia di segnare una svolta negativa per le ambizioni della stagione. Nell'ordine: passano 3 minuti e Quagliarella, di gran lunga il miglior attaccante della stagione, in un contrasto con Paci si gira il ginocchio. Basta un replay per capire che è roba seria. Quanto si saprà nei prossimi giorni, ma visto che le vacanze di fine anno hanno lasciato in eredità anche il k.o di Iaquinta, Andrea Agnelli dovrà aprire i cordoni della borsa prima possibile. Gila? Matri? Pazzini? Basta che ne arrivi uno. Perchè coi soli Del Piero e Amauri non si fa molta strada. Pagato il debito, che pare eterno, con l'infermeria, la Juve ci mette anche del suo. L'espulsione di Melo al 17' (folle calcio a Paci) è inaccettabile. E complica la vita a Delneri ancora di più del k.o di Quagliarella



La moviola della gazzetta

De Marco azzecca tutto, inutili le proteste juventine (anzi, sono da segnalare i cori ignobili contro il Parma durante il minuto di silenzio). Krasic vorrebbe rigore per fallo di Dzemaili, ma è lui a simulare (ancora) e meriterebbe il giallo. Al 16’ Felipe Melo, molto nervoso, dà un calcio in faccia a Paci: rosso diretto e per fortuna lo prende sullo zigomo e non sull’occhio. Gol annullato giustamente a Chiellini: Mirante, dopo una presa sbagliata, blocca sulla linea la palla, che è nelle sue mani quando il difensore la colpisce. Al 12’ della ripresa Amauri vorrebbe rosso per il mani di Paletta, ma vicino c’è anche Paci, e quindi non è chiara occasione da rete. Ok il rigore per il Parma: Chiellini aggancia Crespo.


Che incubo, mi è sembrato di ritornare all’anno scorso, niente gioco, confusione, un pò di sfiga nell’incidente di Quagliarella e chissà per quanto ne avrà, e un momento di imbecillità da parte di Felipe Melo, che ci costa pure la sua squalifica per tre turni.
Non discuto sul fatto che probabilmente ha ricevuto un brutto fallo ma si sa che gli arbitri non sempre puniscono i falli (tanto è vero che il fallo su Quagliarella non è stato fischiato) mentre sicuramente puniscono la reazione, soprattutto quando viene eseguita proprio sotto i loro occhi.
Da quel momento la partita è stata in salita e dopo il gol della formichina atomica non c’è più stata storia.
L’anno scorso il nostro declino è incominciato proprio dopo le vacanze natalizie, speriamo che la storia non si ripeta anche se non sono certo ottimista per la partita di domenica contro il Napoli.
Giovinco si è tolto due sassolini dalla scarpa, Crespo segna sempre contro di noi, Palladino è un altro che ha qualche conto in sospeso con la nostra squadra : il risultato non fa una grinza.


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Cagliari – Milan 0 – 1

Cassano entra e decide
Strasser gol: Cagliari k.o.

Il Milan passa 1-0 al Sant'Elia ed è campione d'inverno. FantAntonio in campo dal 74' e all'85' ispira il gol del giovane centrocampista rossonero della Sierra Leone




L'assist di Antonio Cassano per Strasser (coperto) che segnera' il gol della vittoria. Ansa


Alla fine decide proprio lui. Tenuto in panchina fino al 74'. Antonio Cassano entra al posto di Merkel appena in tempo per mettere in archivio il suo primo e decisivo assist in rossonero. Ma ancora di più a decidere è Rodney Strasser, subentrato a Gattuso. Il ragazzo della Sierra Leone viene pescato dal barese e trova l'angolo giusto per consegnare al Milan tre punti fondamentali. Fino a quel momento rossoneri e Cagliari avevano fornito una prestazione poco brillante, risolta come si conviene in simili frangenti dal colpo di genio.




La moviola della Gazzetta

Manca il giallo per Nainggolan (piede a martello su Antonini). Al 20’ poteva starci punizione per il fallo di Bonera su Nainggolan al limite. Il gol del Milan: sull’assist di Cassano, Strasser è in posizione irregolare; sbaglia Passeri, ma è davvero questione di centimetri.



Il Milan non si ferma e aumenta il suo vantaggio sulle dirette inseguitrici (beato lui).
Peccato per il Cagliari che non meritava di perdere e fino a quel momento aveva provato anche a vincere. Il gol in fuorigioco era difficile da vedere.


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Inter – Napoli 3-1

Ecco la cura Leonardo
L'Inter ne fa tre al Napoli

C'è la mano del nuovo tecnico nel successo nerazzurro: doppietta di Thiago Motta e segna Cambiasso: finisce 3-1. Inutile il pareggio di Pazienza nel primo tempo. Ora il Milan è distante 13 punti con due partite da recuperare

I cinque trofei del 2010 esposti a bordo campo prima della partita non erano solo un regalo dell’Inter ai tifosi: nelle intenzioni di Leonardo erano lì anche a ricordare ai giocatori il loro rango di pluricampioni. E la scossa sì, c’è stata, almeno sul piano della voglia e dell’entusiasmo: quando anche la concentrazione e il gioco torneranno quelli di prima dell’estate, allora bissare quei trofei sarà un obiettivo concreto. Del resto stasera dall’altra parte c’era un Napoli caricato al massimo da Mazzarri, che nel pirmo tempo ha messo l’Inter in serie difficoltà, arrendendosi solo dopo il terzo gol.





La moviola della gazzetta

Partita molto fisica ma corretta, bravo Rocchi. Al 6’, fallaccio di Chivu su Lavezzi che sta partendo per un contropiede, giallo giusto. Annullato il gol di Cavani: Dossena è in fuorigioco sulla punizione di Gargano. Ok i gialli per Aronica, che stende Pandev al limite dell’area, e Zanetti, che da terra intercetta volontariamente con il braccio la palla che stava andando a Gargano. Al 30’ non c’è fallo su Thiago Motta da parte di Pazienza, il Napoli prosegue, e non c’è nemmeno quello di Lucio su Cavani sulla ripartenza. Curiosità al 32’, quando Rocchi si scusa: fischia il fallo di Aronica e non si accorge del vantaggio che nel frattempo si era concretizzato per l’Inter. Al 35’ regolare la posizione di Milito sul cross di Stankovic. Ripresa: Milito era in gioco sul lancio di Thiago Motta, errore di Di Fiore. Ok il giallo per Campagnaro (brutto fallo su Stankovic). Al 36’ Cavani chiede il "mani" di Lucio, ma era davvero troppo ravvicinato e vicino al corpo. Ok il giallo a Maicon, da dietro su Zuniga.




Il Napoli ci ha provato ma la cura Mou ha fatto di nuovo effetto purtroppo……
Va beh, faccio la tifosa anti interista e non me ne vergogno, semplicemente mi preoccupano molto le parole di Leonardo: “Ho parlato con Mou, Mou mi è sempre vicino”, e allora mi vengono i dubbi (direi giustificati) è Mou che ti fa la formazione?


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Roma – Catania 4-2

Borriello e Vucinic per volare
Ma la Roma soffre col Catania

Segna l'ex milanista in apertura, ma la squadra di Giampaolo ribalta il risultato con Silvestre e Maxi Lopez. Nella ripresa i giallorossi migliorano e pareggiano ancora con Borriello. Nel finale la doppietta vincente di Vucinic

Dolci o carbone? La befana dell'Olimpico fa soffrire Roma e Catania, ma alla fine sono i giallorossi a far festa grazie a un 4-2 che, nonostante l'apparenza, è stato soffertissimo. Doppiette per Borriello e Vucinic, dopo che Silvestre e Maxi Lopez avevano fatto sperare i rossazzurri. Tante le assenze nell'undici di Giampaolo che comunque riesce a dominare il primo tempo chiudendolo in vantaggio. Nella ripresa Ranieri cambia, la Roma anche. E i due gol vittoria, entrambi di Vucinic, arrivano con quattro punte in campo. Juve superata e quarto posto conquistato dunque. Anche se il secondo e il terzo gol dei padroni di casa sono viziati da due discutibili decisioni del guardalinee. E alla fine il presidente del Catania, Pulvirenti, polemizzerà con l'arbitro Brighi: "Autore di una doppietta", a parere del dirigente siciliano.



La moviola della Gazzetta

"L’arbitro Brighi ha segnato una doppietta per la Roma" dice arrabbiatissimo il presidente Pulvirenti. Peccato per gli errori del primo assistente Musolino. Proprio lui che era stato bravo nel primo tempo, al 29’ sul pareggio del Catania: sul colpo di testa di Silvestre, la palla viene respinta da Juan, ma ha superato interamente la linea di porta. Bene Musolino anche sul 2-1 di Maxi Lopez, che scatta in posizione regolare. Nella ripresa, invece, il guardalinee sbaglia sul 2-2 della Roma: Riise recupera il pallone oltre linea di fondo (vedi foto) prima di servire Borriello che segna. Difficile da vedere, ma il gol era da annullare. Altro errore al 41’ della ripresa: Vucinic segna il 3-2, ma l’attaccante parte in fuorigioco sul passaggio di Totti.




Due gol contestati e non regolari, ma tanto il risultato non cambia e la Roma ci supera e raggiunge il quarto posto.


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09/01/2011 00:40
 
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Palermo – Sampdoria 3-0


E' un Palermo da Champions
Sampdoria da dimenticare

La squadra di Delio Rossi supera i blucerchiati 3-0: in vantaggio con Miccoli nel primo tempo, i rosanero raddoppiano nella ripresa con Migliaccio e chiudono i conti con Maccarone. Samp mai in partita



Miccoli festeggia dopo il gol del vantaggio.


Al "Barbera" si beve champagne. Il Palermo annichilisce la Sampdoria con un netto 3-0, centra il quinto successo casalingo consecutivo e si porta a -1 dalla Juventus e a -2 dalla zona Champions League. I blucerchiati, che non giocavano da quasi un mese a causa dell'annullamento del derby pre-natalizio, in un colpo solo subiscono quasi un quarto dei gol presi nelle precedenti 16 partite e vivono la peggior giornata dall'inizio della stagione.



La moviola della Gazzetta

Regolare l’1-0 di Miccoli, tenuto in gioco da due difensori sull’assist di Pastore. Sul 3-0 Bovo rischia l’espulsione su Pazzini, Celi si limita al giallo.


Pure il Palermo ci fa paura adesso!!! Domenica prossima potrebbe superarci, esattamente come l’anno passato….
Che incubo!!!!

[Modificato da rigadina 09/01/2011 00:43]


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Brescia – Cesena 1-2

Il Cesena sbanca il Rigamonti
Brescia di nuovo nell'incubo

L'uno-due nel primo tempo Jimenez-Ceccarelli abbatte il Brescia. Eder accorcia ad inizio ripresa, ma poi i lombardi non riescono a completare la rimonta.
Aspettando Mutu... ci pensano Jimenez e addirittura Ceccarelli (alla prima segnatura in A). Un Cesena ordinato vince in casa di un Brescia che, invece, sembra tornato quello volenteroso ma sconclusionato di inizio stagione. La reazione dei padroni di casa arriva solo nel secondo tempo, in svantaggio di due reti, ed è più di pancia che di testa. Eder accorcia le distanze in avvio di ripresa, ma poi l'arrembaggio si fa ancor più confuso e sterile e i ragazzi di Ficcadenti controllano, portando a casa una vittoria che - come si dice in questi casi - vale doppio.



Jimenez supera Sereni e porta in vantaggio il Cesena.





La moviola della Gazzetta

Regolare la posizione di Eder sul colpo di testa di Filippini sul 2-1.



Per il Brescia un brutto passo falso mentre per il Cesena una boccata d’ossigeno che può essergli utile per il futuro.


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09/01/2011 00:52
 
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Genoa – Lazio 0-0

Il Genoa non si sblocca
Lazio, pareggio meritato

A Marassi è 0-0, con i biancocelesti superiori nel primo tempo, i rossoblù nella ripresa. Palo di Hernanes e occasione per Floccari, da una parte; ottimi Jankovic e Rossi dall'altra, fermati dal bravo Muslera. La squadra di Ballardini continua a non trovare la via del gol


L'attaccante della Lazio Floccari, sfugge a Dainelli. Ansa

La Lazio non va oltre lo 0-0 a Genova, contro i rossoblù, facendo comunque un piccolo passo avanti in classifica. Partita tatticamente bloccata nel primo tempo, in cui la Lazio ha giocato meglio contro un Genoa trattenuto, più vivace nella ripresa, con molte occasioni da ambo le parti. I rossoblù per la quarta volta nelle ultime cinque partite di campionato non hanno trovato la via del gol, ma nella ripresa sono stati fermati solo da un ottimo Muslera; la Lazio ha il rammarico di non aver concretizzato la superiorità dei primi 50' di gioco, in cui ha centrato un palo con Hernanes, ma ormai è una squadra di vertice.





La moviola della Gazzetta

Manca il giallo per un’entrata dura di Criscito su Zarate. All’11’ della ripresa, Dias e Toni si strattonano, giusto non fischiare rigore.



Per la Lazio un pari che serve per fare un piccolo passo avanti ma che a voler vedere il bicchiere mezzo vuoto è un piccolo passo falso che le blocca l’inseguimento al Milan.


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Lecce – Bari 0-1

Okaka subito decisivo
E il Bari passa a Lecce

Un gol dell'attaccante, giunto in prestito dalla Roma, regala la vittoria nel derby pugliese alla squadra di Ventura, sempre ultima ma a -1 proprio dai leccesi e dal Brescia



Il gol decisivo di Okaka. LaPresse

Ci vuole Stefano Okaka per stravolgere il Bari. L’attaccante arrivato in prestito dalla Roma subentra dalla panchina, segna una gran rete e regala al Bari la prima vittoria stagionale in trasferta, tre punti preziosissimi e impone uno stop a un Lecce che comunque non demerita. E’ una partita del tutto speciale per un sacco di motivi: c’è una rivalità per essere diversamente pugliesi, per la classifica al buio pesto di tutte e due le squadre, per aver scomodato i piani alti a decidere se le porte dovessero essere aperte o meno. I tifosi, che aspettavano il derby del tacco da dieci anni, sono stati accontentati ( o scontentati, per via delle limitazioni comunque imposte dalla tessera del tifoso) e hanno riempito, solo parzialmente a essere onesti, il Via del Mare. I presupposti sono quelli della partita della disperazione: da una parte il Lecce, con un buon ruolino di marcia in casa, che conta quattro vittorie, due pareggi e appena due sconfitte, ma con una difesa colabrodo, con 34 reti incassate nei 17 turni precedenti il derby, dall’altra il Bari, ultimo a 11 miseri punticini, con soli 11 gol messi a segno, figli di un attacco spuntato.

La moviola della Gazzetta

Il gol di Okaka: sul lancio di Gazzi, la posizione dell’attaccante è di fuorigioco ma anche qui davvero di pochissimo. Giusta l’espulsione di Giacomazzi, secondo giallo per un brutto fallo su Gillet.


Il Bari si aggiudica il derby del sud, tre punti importanti ma che purtroppo non gli consentono di lasciare l’ultimo posto in classifica. Il campionato è ancora lungo e tutto può accadere.


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Udinese – Chievo 2-0

Sanchez-Di Natale show
L'Udinese stende il Chievo

Gran primo tempo dei friulani che passano con i due attaccanti e sfiorano gol a ripetizione (Di Natale sbaglia anche un rigore), nonostante l'espulsione di Pinzi. Il Chievo ci prova nella ripresa, ma non sfonda

Il timore della vigilia era legato un possibile sopravvento del supermarket-Udinese sulla squadra-Udinese, con un calo di tensione legato alle voci di mercato. Timore che si è rivelato infondato. Contro il Chievo Alexis Sanchez, il simbolo degli uomini mercato, gioca una gran partita e trascina i suoi insieme a Di Natale (che sbaglia anche un rigore, dopo il gran gol). Due a zero il risultato finale, che sarebbe potuto essere ben più largo (soprattutto nel primo tempo) e Udinese che balza a quota 26, lasciandosi dietro la Samp. La squadra di Pioli cerca di reagire nella ripresa dopo un primo tempo abulico e si butta in avanti con continuità, senza ottenere risultato.



Sorrentino osserva entrare il pallone calciato da Di Natale.



La moviola della Gazzetta

Sanchez sembra in posizione regolare sul lancio di Pinzi che porta al gol. Pinzi, già ammonito, entra a forbice su Cesar, secondo giallo ok. Ci sta il rigore per l’Udinese per fallo di Cesar su Sanchez.


Meno male che qualche squadra bianconera riesce a vincere….peccato non sia la mia.


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"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"











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09/01/2011 01:06
 
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Classifica

Milan 39
Lazio 34
Napoli 33
Roma 32
Juventus 31
Palermo 30
Inter 26
Udinese 26
Sampdoria 23
Genoa 22
Parma 22
Chievo 21
Catania 21
Bologna 21
Cagliari 20
Fiorentina 20
Cesena 18
Brescia 15
Lecce 15
Bari 14


Inter 2 partite in meno
Sampdoria, Genoa, Fiorentina, Cesena 1 partita in meno



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Napoli – Juventus 3-0

Napoli beatifica il Matador
Cavani: cifre da capogiro

Ha segnato già 20 gol in 6 mesi, comprato 16 ora vale 30 milioni ma De Laurentiis afferma orgoglioso: "Non lo vendo neanche per 50". E la città impazzisce per l'attaccante uruguaiano, che ha dato il nome a una pizza ed è il protagonista di una canzone
Il risveglio dei napoletani è stato più dolce grazie alla tripletta con la quale Edinson Cavani ha steso la Juventus e permesso agli azzurri di accorciare le distanze dal Milan capolista. Il Matador è il nuovo idolo dei tifosi, superando per popolarità Lavezzi. Non a caso è finito sul presepe e gli hanno già dedicato una pizza e, da oggi, anche una canzone (“Alza le mani...arriva Cavani”, firmata dal cantautore Luca Sepe). Ma c'è un ulteriore motivo di soddisfazione per i tifosi partenopei: la prodezza mesa a segno al 9' della ripresa, il gol del definitivo 3-0 sulla Juve, è un'autentica magia atletica: un vero e proprio scorpione.



Lo scorpione di Edinson Cavani, 23 anni.

Per la gioia di Res ecco i tre gol del Napoli con la nuova canzone dedicata a Cavani.




E si ricomincia, proprio come l’anno passato le vacanze natalizie fanno male alla mia squadra che non riesce a ritrovarsi.
Certo qualche dimostrazione che riescono anche ad arrivare a tirare l’hanno data, ma vuoi per la bravura di De Sanctis, vuoi per l’imprecisione dei giocatori bianconeri, e vuoi anche per le decisioni dell’arbitro non siamo riusciti a segnare nemmeno un gol.
A parti invertite l’intervento di Cannavaro su Amauri sarebbe stato giudicato rigore, e davvero non si vede il fallo di Tony per giustificare l’annullamento del gol, ma si sa dal 2006 la Juve è una sospettata speciale e per non farsi giudicare di parte si tende a giudicare tutto in negativo.
Sfido chiunque a dire che se il fallo l’avesse fatto Chiellini non sarebbe stato rigore, ce ne hanno dati contro per molto meno (Crespo insegna).
E non venitemi a dire che ci hanno dato un rigore inesistente su Krasic, lo sta pagando ancora adesso a prescindere dal fatto che il rigore poi non è stato segnato.
Su Krasic adesso fischieranno il fallo solo se gli spareranno….forse. Con il Catania lo hanno torturato per tutta la partita e il terzino sinistro non ha ricevuto nemmeno un’ammonizione. Proprio come Pepe, Sissoko, Melo ogni volta che provano ad allungare la gamba.
Evitate di parlarmi del fallaccio di reazione di Melo che sta abbondantemente pagando così come ha sempre pagato con ammonizioni a volta anche molto facili.
Fortunatamente con il Catania abbiamo vinto anche senza il gol regolare di Quagliarella (se giocava ancora con il Napoli sarebbe stato gol?).
Ammetto, sto esagerando, ma sono troppo incavolata e non ho ancora digerito queste due sconfitte.
Detto questo il Napoli ha meritato di vincere almeno tanto quanto la mia squadra glielo ha permesso, le discese sulle fasce laterali non hanno giustificazioni e i tre gol sono infatti arrivati da altrettanti cross da destra o da sinistra. Bellissimi i gol di Cavani che è un vero campione che non ha fatto rimpiangere Quagliarella.
E adesso? Domenica ci aspetta il Bari che nella gara di andata ha dato il meglio di sé per poi perdersi nell’ultimo posto in classifica, non sarà quindi una gara facile visto che ogni squadra si esalta quando vede le maglie bianconere, ma perché? Sarebbe bello che la legge fosse uguale per tutte le squadre che le cosiddette provinciali incontrano, soprattutto quelle direttamente interessate alla retrocessione e invece……


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12/01/2011 22:09
 
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Milan – Udinese 4-4

Milan-Udinese, folle 4-4
Ibra salva tutto al 93'

I rossoneri raddrizzano la partita tre volte, dopo essere stati sotto anche 3-1 e 4-3, a due minuti dalla fine. Doppiette di Pato e Di Natale, ma è dello svedese il gol risolutore a tempo scaduto. Cassano entra dalla panchina e dà due assist


Il gol del 4-4 di Ibrahimovic a tempo scaduto. Ap


Pomeriggio pazzo a San Siro. Per tre volte il Milan rimonta una bella ma sprovveduta Udinese: prima con Pato dopo la rete iniziale di Di Natale, poi con un autogol di Benatia e ancora con il Papero (dopo il 3-1 firmato da Sanchez e ancora il Totò capocannoniere). All'89' Denis riporta in vantaggio i friulani, ma il solito Ibra inventa al 93' il 4-4 che alla fine fa davvero comodo. Decisivo l'ingresso di Cassano, abile a dare uno scossone alla squadra, a servire due assist e tenere in corsa la squadra rossonera.



Bella partita a San Siro, tanti gol e risultato in bilico fino al terzo minuto di recupero quando la coppia Cassano – Ibrahimovic ha deciso che la partita non si doveva perdere anche se il gol di Pato era in fuorigioco…di pochi centimetri e al Milan si condedono.
Quando si incappa in partite di questo genere il tifoso esce comunque dallo stadio soddisfatto, perché ha visto otto gol, una partita vivace e se non altro non ha perso….


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12/01/2011 22:14
 
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Catania – Inter 1-2

Ribaltone Cambiasso
L'Inter rimonta e ci crede

A Catania va sotto per un gol di Gomez, gioca male per oltre un'ora, poi ribalta tutto in cinque minuti: decisivo con una doppietta l'argentino, servito prima da un filtrante di Stankovic, poi da un cross d'esterno di Maicon. Meno undici dal Milan con due partite in meno


L'esultanza di Cambiasso. Ansa

Quando l'Inter si trova sotto 1-0 col Catania, Leonardo trova l'arma giusta per motivare i suoi nuovi giocatori. A chiunque passi dalla sua zona comunica il risultato di San Siro: a quel punto l'Udinese è in vantaggio 3-1 sul Milan. Forse è un caso, ma la notizia ha un effetto dirompente: l'Inter ribalta in cinque minuti (otto dal vantaggio di Gomez) la partita di Catania, giocata fino a quel punto maluccio. Cambiasso è il killer, Stankovic e Maicon gli armano piede e testa, Giampaolo che già pregustava la vittoria è sconsolato. Due a uno per l'Inter, due vittorie in tre giorni per il nuovo allenatore nerazzurro, altri due gol da un centrocampista. La sconfitta è immeritata per i siciliani, ma la rincorsa dell'Inter dopo vittorie come questa risulta più credibile, più possibile.




Sconfitta immeritata per il Catania e l’Inter fa un passo avanti nella rincorsa alla sua concittadina. Considerato che le mancano due partite non è utopistico pensare che potrebbe anche farcela in caso di ulteriori passi falsi del Milan.
Domenica il Catania ha la possibilità di riprendersi qualche punto con il Chievo.


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12/01/2011 22:17
 
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Lazio – Lecce 1-2

La Lazio si rovina la festa
All'Olimpico rinasce il Lecce

I pugliesi vincono 2-1 e staccano il Brescia nel giorno dei 111 del club biancoceleste: Mauri rimedia all'autogol di Muslera, poi Grossmuller decide in contropiede. Troppo discontinua la squadra di Reja: da salvare solo l'inizio di secondo tempo



Il Lecce festeggia il gol dell'1-0 all'Olimpico. Ansa

Clamorosa sorpresa all'Olimpico. Per una volta consentiteci l'iperbole. Sì, perchè il Lecce vince 2-1 in casa della Lazio. E meno male che era la festa per 111 anni della società biancoceleste. Avete capito bene. Lo stesso Lecce che ha la peggior difesa della serie A e che fin qui fuori casa aveva fatto solo un punto (2-2 a Palermo) e che quasi tuti gli addetti ai lavori indicano come una delle tre destinate alla retrocessione. Tranquilli, il risultato è giusto. I giallorossi (colore sempre indigesto in casa Lazio) dominano nel primo tempo, sbandano a inizio ripresa, ma poi segnano di nuovo e legittimano il risultato.



Brutto passo falso della Lazio, in casa e nel giorno della sua festa per i 111 anni ma il Lecce ha giocato bene ed ha meritato di vincere dopo aver sfiorato il gol del 3 a 1 e considerando che la rete della Lazio era da annullare.
Inspiegabile però che l’arbitro non abbia fischiato il fallo di Rosati su Zarate appena fuori area, sarò incompetente ma per me quello era fallo che probabilmente avrebbe comportato l’espulsione del portiere leccese .
Il Lecce domenica si scontra con il Milan in casa, vedremo se saprà confermare il suo momento di forma e di gioco.



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12/01/2011 22:20
 
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Sampdoria Roma 2-1

Cuore Samp, disastro Roma
Pozzi-Guberti firmano il 2-1

In vantaggio con Vucinic, i giallorossi si fanno rimontare prima su rigore da Pozzi e poi da Guberti. Decisivi gli errori di Juan. Nel finale la sostituzione di Ranieri che fa infuriare il capitano, in panchina per 90'

Il fortino Marassi respinge l'ennesimo attacco, stavolta della Roma. Solo una sconfitta nelle ultime 37 sfide interne per la Sampdoria, che contro i giallorossi completa un'esaltante rimonta. Vucinic porta in vantaggio gli uomini di Ranieri, ma nella ripresa prima Pozzi su rigore e poi Guberti - sfruttando il doppio, clamoroso errore di Juan - regalano a Di Carlo i tre punti nel giorno dell'esordio di 'Kiko' Macheda. Il finale della Roma è ad alta tensione: Ranieri chiama Totti per l'ultimo cambio a disposizione quando scocca il 90', il numero 10 giallorosso, che non si era scaldato, risponde stizzito: "Ma è finita la partita...". Poi una volta in campo, sgambetta Palombo rischiando il cartellino rosso, che Rocchi non estrae dopo averne già sventolati tre. Ieri Totti aveva detto che a Trigoria si vedono molti musi lunghi. Il suo, di sicuro.


Mirko Vucinic, già 6 gol in questo campionato. Ansa





Se Atene piange Sparta non ride, e anche la Roma cede i tre punti alla Samp, vittoria meritatissima peraltro, anche se aiutata da due sciocchezze di Juan. Succede anche ai campioni di commettere degli errori e a volte costano una sconfitta.
La Roma rimane comunque al quarto posto e domenica incontra il Cesena, quart’ultimo in classifica, in teoria una gara facile, in teoria appunto.


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