Calcio... e altro..

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rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:19
Roma – Udinese 2-0

Menez illumina l'Olimpico

I giallorossi vincono 2-0 grazie a un meraviglioso gol del francese nel primo tempo e alla rete di Borriello nella ripresa. Nel finale espulso N. Burdisso, palo di Sanchez e gol annullato ingiustamente a Denis



Menez esulta dopo l'1-0 all'Udinese. Ap


Chi l'avrebbe mai detto? Fino a un mese fa la Roma giocava male, c'erano tensioni interne, Ranieri era sulla graticola. Ma la stagione è lunga. E adesso, con il 2-0 sull'Udinese, i giallorossi sono già saliti al terzo posto, seppure provvisorio in attesa delle partite della domenica. Una vittoria che porta la firma di classe purissima di Jeremy Menez e di un vero centravanti, Marco Borriello.

PREDESTINATO DISCONTINUO — Già, perchè il gol che sblocca la partita è di quelli che solo i grandissimi possono fare. Dal controllo di petto sulla trequarti, al dribbling con cui irride i malcapitati Benatia e Coda, al destro a giro sul secondo palo che lascia immobile Handanovic. La domanda a cui non troviamo risposta è perchè il francese alterni partite in cui è decisivo ad altre in cui fa perdere la pazienza per come è molle e svagato. Sta a lui salire quel paio di gradini che ancora gli mancano per essere un vero fattore.






La Roma corre qualche pericolo con un bel tiro di Di Natale e di Floro Flores, sfortunati nelle conclusioni.
Bel gol di Menez, il primo in questo campionato, Borriello ostinato in occasione del secondo gol.
Espulso Burdisso, giustamente perché il fallo di reazione si punisce con il rosso ma anche il giocatore friulano meritava almeno il giallo.

Il gol di Denis non era da annullare perché il giocatore non era in fuorigioco e i due suoi compagni non sono intervenuti nell’azione né hanno infastidito il portiere.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:27
Genoa – Juventus 0-2

Ancora Krasic, la Juve stende il Genoa



Marchisio e compagni festeggiano la vittoria


I bianconeri espugnano Marassi grazie ai gol del serbo e Marchisio
Il ritorno di Krasic regala una marcia in più alla compassata ma arcigna Juventus di Del Neri, che grazie al serbo vince senza problemi al Ferraris contro un Genoa confuso e riesce a mantenere il passo, seppur da lontano, del Milan capolista.

Oltre al serbo, Del Neri ringrazia anche il collega Ballardini per la sua tattica difensiva, che nel primo tempo ha lasciato in mano degli avversari il pallino del gioco. Rimpiangere Gasperini è lecito vedendo in campo cinque difensori (anche se Criscito può spingere sulla fascia) e quattro centrocampisti. Toni è l'unica punta e nessun inserimento degli esterni cambia per i genoani la triste realtà. La Juventus si conferma solida, con Melo e Aquilani bravi a fermare gli avversari e a ripartire.







L'orario domenicale delle partite alle 12,30 non va giù ai tifosi genoani che, in occasione della partita con la Juventus, hanno esposto un megapiatto e due posate con la scritta: "Volete famiglie e bambini allo stadio? Peccato a quest'ora mangino..."



Il tutto contornato da centinaia di tifosi "dotati" di piatti rossi in plastica e grossi cucchiai



Significativo anche questo cartellone: "Fate presto, ho fame!"



Un altro megastriscione riporta: "Ore 12.30: volevate toglierci la passione... ci avete tolto solo il minestrone!"


Va bene, ve lo concedo, un pò di fortuna sul gol di Marchisio e sulla traversa di Criscito (proprio lui!) ma tutto sommato vittoria meritata della mia squadra con un Krasic veramente grande, Chiellini insuperabile ed Aquilani che detta il gioco a centrocampo. Speriamo che non sia niente il guaio alla coscia destra e che domenica possa giocare contro la Fiorentina. Anche Felipe Melo ha giocato bene e Grosso ha dimostrato di essere una persona seria. Non ha fatto polemiche per la sua esclusione nelle precedenti partite e si è fatto trovare pronto al momento giusto, lasciandolo giocare potrà tornarci utile con le sue discese sulla sinistra. Sul finale un bel tiro di Aquilani che fa la barba al palo, la sua richiesta di sostituzione ha impedito l’ingresso in campo di Del Piero che un po’ contrariato si è riseduto in panchina. Tranquillo Alex per te ci sarà sempre posto, il campionato è ancora lungo e non puoi giocare sempre.

Un grazie al guardialinee che ha visto la manata di Tony sfuggita invece all’arbitro.

Intanto, da molto tempo a questa parte, vediamo la nostra rivale per eccellenza tre gradini più in giù!!! [SM=x1311366] Che goduria! Non so se e quanto durerà questa situazione, ma per il momento me la godo! [SM=x1311390] [SM=x1311392]
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:35
Chievo – Inter 2-1

Disastro Inter col Chievo

La squadra di Benitez crolla a Verona sotto i colpi di Pellissier e Moscardelli. Il camerunese accorcia nel finale, ma prima aveva dato una testata a Cesar non vista dalla terna: ora rischia una lunga squalifica. Quarta partita di fila in campionato senza vittorie per i nerazzurri, ora a -9 dal Milan


"Benitez resta anche se dovesse perdere a Verona". L'Inter perde 2-1 a Verona, contro il Chievo. A giudicare dalle parole di Moratti di ieri, Benitez comunque resta. Restano anche, però, i nuvoloni neri sulla squadra nerazzurra e sul suo tecnico, restano i dubbi sul futuro di questa squadra. E restano nove i punti di distacco dal Milan, che aveva allungato ieri. Considerato l'andazzo e considerato che la squadtra di Benitez rinvierà due gare per il Mondiale per club, l'Inter rischia di trovarsi a gennaio a distanze siderali dalla vetta. Anche a Verona, contro un Chievo molto in palla e ben posizionata in campo, la squadra di Benitez conferma di essere messa in piedi con i cerotti, con giocatori visibilmente fuori forma e con soluzioni obbligate dalla catena di infortuni. Biabiany, dopo aver fallito tante occasioni in questi mesi, altrimenti non sarebbe titolare. L'Inter cede sotto i colpi di Pellissier e Moscardelli, trova il gol solo nel finale con Eto'o. Gran rete, ma sulla partita del camerunese pesa l'attimo di follia "alla Zidane", che ora potrebbe costargli turni di squalifica.



la testata di Eto’o








Altra sconfitta per l’Inter, Pellissier dimostra di essere la bestia nera per la squadra milanese che non ha più gioco e sembra svuotata e senza più ambizioni. Evidentemente l’abbuffata dell’anno scorso ha tolto la voglia di vincere però giocano molto bene di testa!

E’ finita 2 a 1 ma il gol di Eto’o nemmeno lo considero perché avrebbe dovuto essere buttato fuori così come Cesar che invece ha un futuro come pugile quando finirà di tirare calci al pallone.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:37
Brescia – Cagliari 1-2

Nelle zone calde di classifica inizia bene l’avventura di Roberto Donadoni sulla panchina del Cagliari. I sardi vincono 2-1 a Brescia e inguaiano Beppe Iachini. Al 20’ Caracciolo si procura (fallo di Biondini) e trasforma il rigore del momentaneo vantaggio delle "rondinelle". Il Cagliari capovolge il risultato con un micidiale uno-due nella ripresa. Al 63’ Matri fa centro con un sinistro a incrociare dopo una veloce ripartenza. Al 66’ Conti firma il 2-1 con un destro da 40 metri che sorprende Sereni.




Bravo Cagliari che non si è perso d’animo dopo il gol subito ed ha recuperato la partita. Bellissimo il gol di Conti.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:40
Parma – Lazio 1-1

Crespo frena la Lazio che ora è a -3 dal Milan

L'ex di turno porta in vantaggio gli emiliani con un colpo di testa doc, ma nel recupero del primo tempo Floccari trova il pari, complice una deviazione di Antonelli nella propria porta

La Lazio esce dal Tardini con un punto che la allontana dal Milan, adesso a +3. Una partita di grande intensità, giocata a gran ritmo con il Parma per 95 minuti. I gol nel primo tempo: quello dell'ex Crespo e la rete di Floccari con la deviazione decisiva di Antonelli. Poi una ripresa in cui la squadra di Reja crea molto senza trovare però il guizzo vincente. Tutto sommato il risultato più giusto.




Crespo esulta dopo il gol





Crespo non invecchia e segna uno splendido gol. Floccari riporta il risultato in parità ma la Lazio si allontana dal Milan.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:44
Catania – Bari 1-0

Terlizzi ci ha preso gusto
Il Catania affossa il Bari

Il secondo gol consecutivo del difensore a dieci minuti dal termine dà i tre punti agli etnei, che da poco erano rimasti in 10 per l'espulsione a Maxi Lopez. Tre punti che allontanano i rossazzurri dalla zona calda, mentre i pugliesi, ultra-rimaneggiati, hanno poco da recriminare



Il colpo di testa di Terlizzi vale l'1-0 decisivo. Ansa


A essere cattivi si può dire che questo Bari non riuscirebbe a vincere nemmeno giocando in undici contro dieci. Ma non è giusto infierire su una squadra che nel finale ha proposto come tridente quello composto da Rana, Caputo e D'Alessandro (e in precedenza Alvarez). Un po' poco non tanto per affrontare il Catania, ma addirittura per la A, in generale. Così al Massimino i padroni di casa, con il minimo sindacale (un gol di Terlizzi, al secondo centro consecutivo), portano a casa tre punti d'oro e si allontanano dalla zona calda.




Il Catania seppur in dieci riesce a portare a casa una vittoria che affossa sempre di più il Bari.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:47
Lecce – Sampdoria 2-3

Samp, Pazzini show
Il Lecce si arrende

Una tripletta dell'attaccante regala i tre punti alla squadra di Di Carlo. I pugliesi si arrendono alla fine dopo una grande rimonta in 10 uomini (rosso diretto a Chevanton nel primo tempo)

Cassano? No, Pazzini. Alla Samp basta lui per espugnare Lecce (che in casa non aveva mai perso) e volare a quota 19 (sorpassate Genoa e Udinese), con una doppietta nel primo tempo, agevolata dalla sciocca espulsione di Chevanton, e un gol nel finale quando si era concretizzata la clamorosa rimonta dei pugliesi. Lecce sorpassato dal Cagliari, rimane a +1 dalla zona retrocessione.



L'esultanza di Pazzini dopo il gol del vantaggio.




Pazzini oggi non ha fatto rimpiangere Cassano ed ha portato a casa la vittoria per la sua squadra.
Il Lecce, generoso, ci ha provato e ci era quasi riuscito nonostante giocasse in dieci per la sciocca espulsione di Chevanton il quale ha avuto anche una reazione quasi violenta nei confronti dell’arbitro, la Samp con questa vittoria si è portata a ridosso della zona Europa League.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 22:50
Cesena – Palermo 1-2

Miccoli fa volare il Palermo
Cesena, Bogdani non basta

I rosanero vincono in trasferta 2-1 grazie a uno stupendo gol del loro campione. I romagnoli avevano pareggiato con l'attaccante il vantaggio di Ilicic. Per i siciliani buone prestazioni di Pastore e Sirigu che ha blindato la porta



L'abbraccio a Miccoli. Ansa



Una vittoria sofferta ma meritata. Il Palermo conquista 3 preziosi punti sul difficile campo di Cesena e sale a quota 20 in classifica, alla pari della derelitta ma pur sempre scudettata Inter. Una vittoria collettiva in cui svetta il nome di Fabrizio Miccoli, autore del 2-1 decisivo all’inizio del secondo tempo. L’attaccante ha anche avviato l’azione del momentaneo 1-0 dei rosanero, cui forse è mancata un po’ di continuità. Un problema che il Cesena ha evidenziato in modo netto trovando però solo una volta il pareggio. Alla fine ha prevalso il maggior tasso tecnico dei ragazzi di Delio Rossi.





Importante vittoria del Palermo in casa del Cesena che lo fa volare a pari punti con l’Inter. Ritorno al gol per Miccoli. Sembra che il Cesena abbia perso la verve che l’ha caratterizzata nelle prime partite di campionato e adesso la sua situazione si è fatta critica.
rigadina
00domenica 21 novembre 2010 23:38
Napoli - Bologna 4-1

Il Napoli ne segna 4 a un Bologna vero

Nonostante la crisi societaria, Malesani ottiene dai suoi carattere, ma gli azzurri sbloccano subito il risultato con Maggio e poi continuano con una doppietta di Hamsik e il sigillo finale di Cavani che riaggancia Eto'o in classifica marcatori. Ora il secondo posto della Lazio è a due punti


A prima vista si potrebbe dire: bella forza, con un Bologna conciato in questo modo... In realtà sul campo non si è vista la crisi societaria degli emiliani, ma la prova di carattere che Alberto Malesani chiedeva. E nel secondo tempo, dopo gli aggiustamenti tattici del tecnico, si è visto anche il gioco. Così il 4-1 inflittogli dal Napoli acquista ancora maggior valore, e il balzo in avanti in classifica pure.




Il gol del vantaggio di Maggio.










Bella partita del Napoli anche se il Bologna non è stato a guardare come il risultato potrebbe far pensare.
E intanto il Napoli vola al terzo posto.

Bel campionato sempre aperto a tutto, finalmente non c'è più una squadra ammazza campionato.

rigadina
00domenica 21 novembre 2010 23:41
Classifica

Milan 29
Lazio 26
Napoli 24
Juventus 23
Roma 22
Inter 20
Palermo 20
Sampdoria 19
Chievo 19
Catania 17
Udinese 17
Genoa 17
Fiorentina 15
Parma 15
Cagliari 14
Bologna 14
Lecce 12
Brescia 11
Cesena 11
Bari 9
www.pescareAmessina.com
00martedì 23 novembre 2010 23:20
Re:
rigadina, 21/11/2010 23.41:

Classifica

Milan 29
Lazio 26
Napoli 24
Juventus 23
Roma 22
Inter 20
Palermo 20
Sampdoria 19
Chievo 19
Catania 17
Udinese 17
Genoa 17
Fiorentina 15
Parma 15
Cagliari 14
Bologna 14
Lecce 12
Brescia 11
Cesena 11
Bari 9







La mia Lazio, ha perso il primato..
L'aquila non [SM=g2299784] piu' come prima..... [SM=g2299812]
rigadina
00mercoledì 24 novembre 2010 21:03
www.pescareAmessina.com, 23/11/2010 23.20:







La mia Lazio, ha perso il primato..
L'aquila non [SM=g2299784] piu' come prima..... [SM=g2299812]




Il campionato è ancora lungo, tutto può cambiare.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:28
Sampdoria – Milan 1-1


Pazzini tra il Milan e la fuga
Rossoneri bloccati dalla Samp

Finisce 1-1 a Marassi tra la squadra di Di Carlo e i rossoneri. In vantaggio in chiusura di primo tempo con l'ottimo Robinho, la capolista si fa riprendere dal centravanti toscano. Nel finale occasioni per Pozzi, Seedorf e ancora Binho



Giampaolo Pazzini, al quarto gol in sei giorni. Ap


Raramente scoppole sonore sono così salutari. Era il 19 ottobre e il Milan uscì massacrato dal confronto al Bernabeu con il Real Madrid. Da allora è nata una nuova squadra. Una squadra che però con l'1-1 sul campo della Sampdoria rallenta dopo 5 vittorie consecutive tra serie A e Champions. Ma il punto non è disprezzabile in assoluto. Nel finale Seedorf e Robinho hanno avuto le occasioni per il 2-1. Certo, una vittoria sarebbe stata assai preoccupante per la concorrenza, ma ad Allegri restano la prestazione, piuttosto convincente, la consapevolezza di aver chiuso un periodo durissimo con un bilancio più che positivo e la ragionevole certezza di aver trovato l'assetto che potrà dargli nuove soddisfazioni in futuro.




Il Milan non va oltre al pareggio a Marassi, non allunga ed è fortunato che le sue dirette inseguitrici non approfittano del suo mezzo passo falso. Pazzini ha nuovamente salvato la Samp da una sconfitta che probabilmente sarebbe stata meritata.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:32
Juventus – Fiorentina 1-1

La Juve si salva nel finale
Con la Fiorentina è 1-1

I bianconeri in rimonta trovano il pareggio contro i viola: subito in vantaggio gli ospiti su autogol di Motta, poi nella ripresa cresce la squadra di Delneri. Boruc para due volte, poi sbaglia sulla punizione di Pepe. La Juve resta a -6 dal Milan


L’esultanza di Pepe

Dodici risultati utili di fila, ma vetta che resterà a sei punti di distanza. La Juventus non può esultare. Gara di sostanza in trasferta, vantaggio, ma vittoria che non arriva, classifica che resta piuttosto magra e il rischio di aver perso per qualche settimana Gilardino. Nemmeno la Fiorentina può far festa. A Torino finisce 1-1, viola avanti a partita appena cominciata, con un cross teso di Vargas deviato nella propria porta da Motta, Juve che rimonta con una punizione di Pepe che probabilmente voleva essere un cross: Boruc ha fatto un passo in avanti di troppo, è scavalcato, la frittata è fatta. In mezzo un primo tempo in cui domina Vargas e una ripresa in cui la Juve prende possesso del campo, più di forza e di nervi che con idee e gioco. Passi indietro, per la squadra di Delneri, sul piano del gioco, ma il collettivo è solido e non crolla più alla prima avversità. La squadra di Mihajlovic dimostra di essere più dura di quanto non dica il risultato, ma si fa prendere un po' dal panico quando i bianconeri crescono.




Vogliamo parlare di un pò di sfiga? Dopo quattro minuti già sotto di un gol, e per la serie se non riescono loro a segnare diamo una mano noi ci ha pensato Motta con una splendida autorete. Un pallone più facile da buttare fuori che in rete e lui ci è riuscito!!! Da quel momento naturalmente la partita è stata in salita, Del Piero non al massimo della forma dopo la febbre in settimana si è mangiato un gol. Marchisio idem con un tiro sull’esterno della rete. Il resto l’ha fatto Boruc, un portiere che fino a ieri sera aveva preso gol da tutte le parti e da tutti i giocatori facendo ben magre figure, ieri ha salvato il risultato in almeno tre occasioni.
La Juve non ha giocato bene e il pareggio è tutto sommato quasi giusto, appunto quasi, considerato che Storari ha fatto una sola parata.
Un fallo di mano in area di Comotto che a parti invertite sarebbe stato rigore e soprattutto avrebbe fatto parlare per almeno due settimane le moviole di tutte le Tv che ancora la utilizzano.
Piccolo appunto all’arbitro, non è stato male, ma si sono persi più di cinque minuti nel primo tempo con l’infortunio di Gilardino che poi è tornato in campo fasciato in testa, lui ha recuperato un solo minuto, io che sono maliziosa e penso sempre male mi chiedo se gli arbitri hanno ricevuto delle dritte in questo senso: se la Juve perde non si recupera, se vince o pareggia si danno 5 o 6 minuti…..
Ed in effetti, nel secondo tempo 5 minuti…… giusti se vogliamo perché ci sono state parecchie sostituzioni, ma il dubbio rimane…. Ma si sa, io sono maliziosa e malpensante.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:34
Inter – Parma – 5-2


Super Stankovic: tripletta
Cinquina dell'Inter sul Parma

Gli uomini di Benitez vincono 5-2. Sotto per un gol di Crespo, rimontano nel giro di 5' con due tiri deviati del serbo e il 3-1 di Cambiasso. Crespo accorcia ancora, nella ripresa i gol del rientrante Thiago Motta e ancora di Stankovic. I nerazzurri recuperano due punti sul Milan: -7


Dejan Stankovic. Epa

Gol, gol e ancora gol. Senza Milito, senza Eto'o, si svegliano i centrocampisti. L'Inter infila la seconda vittoria di fila, dopo quella col Twente, ritrova i tre punti a San Siro (mancavano da oltre due mesi, 22 settembre) e recupera due punticini al Milan (ora è a -7). Batte 5-2 il Parma con una tripletta di Stankovic e reti di Cambiasso (già decisivo con gli olandesi) e di Thiago Motta. Il brasiliano rientra e va subito a segno: un'altra notizia positiva per Benitez. Sneijder esce infortunato, ma pare solo una botta. La gara a ora di pranzo si trasforma in una abbuffata di gol ed emozioni. Crespo riesce a risultare indigesto ai difensori centrali, ma la maggior fame di punti dei nerazzurri alla fine è premiata. Finora in campionato avevano segnato solo quattro giocatori: in 90' l'Inter quasi raddoppia. Vista la paura presa sul primo gol di Crespo, e subito dopo, potrebbero essere segnali di svolta.




Non fatevi ingannare dal risultato altisonante, il Parma ha preso due pali, senza contare che il primo gol dell’Inter è un’autorete, inoltre il Parma non ha mai mollato ed ha cercato di giocare e di recuperare, un pò di fortuna ha assistito i nerazzurri che hanno recuperato due punti sul Milan. Oggi, l’unica delle “grandi” ad averlo fatto.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:37
Udinese – Napoli 3-1

Di Natale, super tripletta
L'Udinese stende il Napoli

I bianconeri vincono 3-1 grazie a tre reti del loro attaccante. I partenopei traditi da Hamsik che regala il 3-0 con un brutto errore, segna subito ma poi si fa parare un rigore da Handanovic. Tra i friulani eccezionale prova di Sanchez, Isla e Inler


Di Natale segna il rigore dell'1-0. Ap

Se si ha un attaccante che alla seconda partita consecutiva in casa mette a segno un’altra tripletta dopo quella al Lecce, tutto diventa più facile. Ma non c’è solo tanto Totò Di Natale nella vittoria per 3-1 con cui l’Udinese ha steso il Napoli. C’è il lavoro di una squadra che oggi ha trovato in Sanchez, Isla, Inler e Handanovic tanti protagonisti positivi, ha capitalizzato tutte le occasioni avute e ha fatto complessivamente meglio degli avversari.
Ambizioni — Walter Mazzarri deve mandar giù una sconfitta che certamente ridimensiona un po’ le ambizioni dei partenopei, se non altro a livello mentale. Il primo tempo regalato ai pur bravi avversari senza trovare contromisure non deve aver fatto piacere ai tifosi napoletani. L’ottima reazione nella ripresa è stata solo la conferma che qualcosa va rivisto a livello di atteggiamento. Gli errori di Hamsik e Cavani hanno poi fatto il resto, condannando la squadra alla sconfitta. Il potenziale resta alto, il salto di qualità è però ancora lontano, specie alla luce del fatto che questa è la seconda sconfitta esterna consecutiva.



Di Natale non sbaglia Hamsik sì. Inizialmente era stato il Napoli a rendersi più pericoloso, senza però concretizzare, dopo il vantaggio dei bianconeri si è disunito e Di Natale in giornata di grazia ha fatto il resto.
Il secondo gol di Di Natale è un vero capolavoro e uno dei pochi napoletani in campo ha dato un grosso dispiacere ai suoi conterranei.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:40
Lazio – Catania 1-1

Lazio, non basta Hernanes
Il Milan resta a più tre

I biancocelesti non vanno oltre l'1-1 all'Olimpico col Catania: uno due tra Silvestre e il brasiliano a fine primo tempo, poi i siciliani si chiudono e non sfondano il muro siciliano


La Lazio festeggia il gol dell'1.1. LaPresse


"Questo qui ha qualcosa in più, lo vedi dopo due allenamenti". Lo disse in ritiro Edy Reja di Hernanes. Ma stavolta la classe del brasiliano non basta alla Lazio, bloccata all'Olimpico sull'1-1 dal Catania. Occasione persa. Perchè il Milan resta a meno tre e il secondo posto torna nel mirino dell'Inter, in attesa di Palermo-Roma. Non è sui rossoneri che i biancocelesti devono fare la corsa. L'obiettivo deve essere il quarto posto in chiave Champions. E non sarà facile. Perchè la Lazio ha qualità. E' ben allenata. Ma a livello di organico c'è di meglio. Con il Catania i biancocelesti hanno attaccato praticamente sempre, ma hanno preso un gol evitabile e hanno faticato contro una squadra che ha nella solidità difensiva la sua qualità più evidente. Come evidenziato da Reja, il colpo del k.o. non è nel dna della sua squadra. Ci vorrebbe uno con il gol nel sangue, anche sporco. Uno alla Inzaghi, insomma.Che sappia vivere di mischie e gol di rapina.



La Lazio non riesce a portare a casa la vittoria e ad avvicinarsi al Milan, il Catania è passato in vantaggio e poi si è difeso bene ed ha portato a casa un prezioso pareggio.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:43
Bari – Cesena 1-1

Bari, altra delusione
Caputo riprende il Cesena

L'attaccante pugliese, al primo gol in serie A, risponde al vantaggio di Colucci su rigore. La squadra di Ventura rimane all'ultimo posto, romagnoli penultimi

Un pari che vale quasi come una sconfitta. Soprattutto per il Bari, che non si riprende dalla crisi, ma almeno (se si vuol vedere il bicchiere mezzo pieno) ritrova il gol dopo tre partite a secco, e riacciuffa un Cesena che era passato in vantaggio con un rigore di Colucci. Pesano molto in casa Ventura le numerose assenze (oggi fuori anche Parisi per infortunio).



Jean François Gillet, capitano del Bari.




Il Bari, con il Cesena, non va oltre il pareggio che lo condanna ancora all’ultimo posto in classifica.
Anche per il Bari l’infermeria è piena, mai come quest’anno si contano tanti infortunati in quasi tutte le squadre. Possibile che siano tutte preparazioni sbagliate?
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:47
Cagliari – Lecce 3-2

Il Cagliari di Donadoni va:il Lecce si ferma sul 3-2

Funziona la cura del tecnico subentrato a Bisoli, salentini travolti nel primo tempo da una doppietta di Matri e un colpo di testa di Canini. Inutile la reazione ospite nella ripresa. Il futuro di De Canio sempre più in bilico, con la lunga squalifica di Chevanton e il caso Corvia



Michele Canini, 25 anni, festeggia il gol del 3-0. Ap


Due su due. Dopo Brescia, Donadoni si prende i tre punti anche al Sant'Elia e porta il Cagliari a quota 17, sinonimo di tranquillità. Quella che i rossoblù mettono in campo fin dal 1' col Lecce, trovando in appena 45' tre gol, un palo e tanta sostanza. Troppo "morbidi" i salentini per capire se la riscossa sarda è davvero cominciata, certo è che in 15 giorni sono arrivate le stesse vittorie conquistate da Bisoli nelle prime 12 giornate. Se Semeraro ha preso appunti, è probabile che il dopo-De Canio sia già iniziato: i 28 gol subiti (22 in trasferta) spiegano meglio di qualsiasi altro dato quale sia il primo, irrisolto problema dei giallorossi. Al di là della terza sconfitta consecutiva.




Il cambio dell’allenatore ha fatto bene al Cagliari che infila la seconda vittoria dell’era Donadoni.
Il Lecce è ormai poca cosa e non è quindi un banco di prova attendibile, ma il Cagliari c’è e si tira su in classifica e per il momento si mette in quota sicurezza.
Splendidi i due gol di Matri in odore di Milan.... [SM=x1311370]
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:49
Palermo – Roma 3-1


Palermo, vittoria e sorpasso
La Roma si ritrova settima


Dopo un buon avvio, la squadra di Ranieri viene trafitta a freddo da Miccoli, si disunisce e perde intensità. Nella ripresa giallorossi da subito in difficoltà: Ilicic e Nocerino firmano il 3-0. Totti accorcia a tempo scaduto: 3-1 il finale. I rosanero agganciano l'Inter
Un gol di Miccoli, il numero 46 in maglia rosanero, il secondo in questa stagione nonché il primo in casa dopo lo scorso 9 maggio, apre le marcature contro la Roma e alimenta i sogni di sorpasso del Palermo sulla squadra di Ranieri. Nella ripresa Ilicic e Nocerino mettono il risultato in cassaforte: un 3-1 perentorio, che premia la gran partita del Palermo ma forse punisce la Roma oltre i suoi demeriti. E ora i giallorossi, che si fermano dopo 8 risultati utili consecutivi, si ritrovano in settima posizione, mentre i rosanero festeggiano la terza vittoria casalinga consecutiva, nonché la quarta vittoria in 5 gare e l'aggancio all'Inter in classifica.




Il Palermo non si ferma ed aggancia l’Inter in classifica a 23 punti.
La Roma non ha ripetuto la partita contro il Bayern e il Palermo ha trovato spazio per le sue ripartenze veloci in contropiede, direi delle autostrade… Miccoli è la bestia nera della Roma alla quale ha segnato sette gol, peraltro un gol bellissimo. Totti ha accorciato la distanza con un gol nel recupero del secondo tempo, forse la stanchezza ha giocato un brutto scherzo alla squadra romana.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:52
Brescia – Genoa 0-0

Nel pantano zero gol per Brescia e Genoa

Finisce 0-0 al Rigamonti in una gara condizionata da una forte nevicata, anche se le due squadre disputano un bel primo tempo ricco di emozioni e lottano fino al 94'


Il colpo di testa di Caracciolo salvato sulla linea da Mesto. Ap


Nevica fitto a Brescia, ma ciò non impedisce alla squadra di Iachini e al Genoa di condurre in porto uno 0-0 mai noioso e giusto. Risultato però che non cambia lo stato delle cose per entrambe. Per il Brescia che ottiene il terzo punto nelle ultime 10 partite; per il Genoa che non riesce a decollare.





Difficile giocare con il campo in quelle condizioni, anche se le due squadre ci hanno provato ma non sono riuscite ad andare oltre allo zero a zero. E Toni ha ancora le polveri bagnate.
rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:55
Bologna - Chievo -


Rinviata per neve.

rigadina
00lunedì 29 novembre 2010 01:59
Classifica

Milan 30
Lazio 27
Juventus 24
Napoli 24
Inter 23
Palermo 23
Roma 22
Sampdoria 20
Udinese 20
Chievo 19 ***
Catania 18
Genoa 18
Cagliari 17
Fiorentina 16
Parma 15
Bologna 14 ***
Brescia 12
Cesena 12
Lecce 12
Bari 10



*** una partita in meno
rigadina
00sabato 4 dicembre 2010 01:51
Lazio - Inter 3-1

Stavolta si "scansa" l'Inter
La Lazio vola al primo posto

All'Olimpico i biancocelesti battono 3-1 la squadra di Benitez: Biava, Zarate e Hernanes su punizione firmano la vittoria che lancia la squadra di Reja temporaneamente al primo posto, agganciando il Milan. Inter spenta, si sveglia solo dopo il gol di Pandev; infortunato Stankovic


Mauro Zarate. Ap


Quando alla vigilia era stato fatto notare a Reja che questa Lazio da troppi anni non batteva una grande, il canuto tecnico friulano ha sorriso, ricordando che col Napoli gli era riuscito più volte (interrompendo una lunghissima serie positiva con Mancini in panca). E in effetti Edy confeziona la sua partita perfetta (o quasi, visto i 10’ di tremarella nel finale), quella che aveva sottolineato servisse per battere l’Inter. E così per Benitez l’Olimpico diventa l’anticamera dell’inferno: due sconfitte su due qui, già 4 in campionato. Troppe per questo 2010 favoloso per titoli vinti, ma con un campionato che rischia di vedere alla ripresa di gennaio (dopo il Mondiale per club) i nerazzurri staccati in doppia cifra dalla vetta. Soli 10’ giocati in rimonta sul 2-1 sono troppo pochi per assolvere la squadra campione d’Italia e d’Europa eccessivamente timorosa e incapace di proporsi per oltre un’ora. Applausi tutti per Reja e i suoi che riagganciano per una sera il Milan in testa. Serata indimenticabile per i tifosi laziali, unico neo quei buu insopportabili a Muntari.




Che succede all'Inter? Quattro sconfitte per una squadra campione d'Italia e Campione d'Europa sono un pò troppe. E poi gli infortuni, l'ultimo in ordine di tempo quello di Stankovic. Certo le assenze di Milito e Eto'o si fanno sentire. Adesso per l'Inter uno stacco dal campionato italiano, riprenderà a gennaio dopo il mondiale per club che a questo punto non vedo certo con ottimismo.

La Lazio ha meritato di vincere e a quanto sembra non vuole fermarsi sarà una bella lotta fino alla fine.

rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:08
Chievo – Roma 2-2


La solita Roma. Bella squadra. Forte, che gioca un bel calcio. E che butta via punti inconcepibili per chi vuole sperare di vincere qualcosa. Il 2-2 di Verona col Chievo, incassato dopo un doppio vantaggio, grida vendetta. E nel finale si poteva pure perdere. Una grande squadra, invece di protestare su un fallo laterale giustamente invertito, evita di prendere un gol come quello del pari. Evita di perdere le staffe. Ma gestisce la partita. La solita Roma: vecchie qualità, vecchi difetti. Pur con diverse attenuanti, dal turnover di Ranieri a un campo indecente per la serie A.

AL LIMITE — Il terreno di gioco del Bentegodi è in pessime condizioni soprattuto nella fascia centrale. Si gioca sulla sabbia. Ora, forse a termini di regolamento c'erano le condizioni per disputare la partita. Ma così è impossibile vedere una bella gara dal punto di vista tecnico. Il merito dei giocatori in campo è di aver offerto comunque uno spettacolo godibile sul piano dell'intensità.



Granoche festeggia dopo il 2-2, Roma impietrita.



La moviola della gazzetta

CHIEVO-ROMA 2-2 — Al 39’ Castellini in area intercetta col braccio un cross di Moscardelli, ma è girato e il tocco involontario. Sospetto fuorigioco di Simplicio nel 2-0: è avanti con le spalle ma non con i piedi. Invertito il fallo laterale da cui nasce il 2-2 del Chievo, in effetti Taddei batte dentro il campo. Giusto il rosso a De Rossi per gioco violento.





Sono anni che la Roma mi dà questa impressione: inizia alla grande, sembra che possa fare sfaceli, che non abbia rivali, gioca, segna, e a volte vince anche, soprattutto le partite importanti, poi quando sembra che possa arrivare veramente al traguardo più alto ecco che si ferma, e perde l’occasione. L’ha fatto nella lotta con l’Inter per lo scudetto e in coppa Italia nel 2009-2010 e quest’anno aveva iniziato bene, ha vinto il derby e sembrava che potesse decollare, in realtà si è già fermata. Il campionato è ancora lungo e secondo me i giochi non sono ancora fatti quindi vedremo cosa ci riserva il futuro per i giallorossi.

Non era comunque facile giocare su quel campo, ed ogni volta che mi capita di vedere partite giocate su campi di questo genere mi domando, ma se a Perugia nel 2001, Collina avesse rinviato la partita? Non facendolo ha creato un precedente pericoloso, da allora, non ricordo partite rinviate per colpa della pioggia, o della sabbia, solo la neve può bloccare il gioco come è capitato a Bologna la settimana scorsa.
rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:12
Milan – Brescia 3-0

Potenza Ibra
Milan da paura

I rossoneri chiudono la pratica con il Brescia nei primi 31 minuti e staccano la Lazio. Zlatan dà spettacolo, prima regalando l'assist a Boateng, poi realizzando un gol pazzesco dopo un'azione personale. In mezzo la rete di Robinho

Al 31' del primo tempo Zlatan Ibrahimovic infila il suo ottavo gol in campionato e i tre punti in cassaforte. Lo fa alla sua maniera: esagerato come sempre. Spietato e infallibile, con tutto il delirio che ne consegue. Prima ancora aveva confezionato l'assist a Boateng, il sesto per la precisione; ma non un assist qualsiasi. Uno di quei passaggi frutto di giochi di potere assoluto. Quasi una quisquilia il 2-0 di Robinho che sfrutta un errorraccio difensivo. Tre a zero in 31' minuti e il Milan mette sotto il Brescia. Poi solo accademia. La Lazio torna a tre punti; l'Inter, come la Roma, addirittura a 10.


La samba di Robinho dopo il raddoppio.



La moviola della Gazzetta

MILAN-BRESCIA 3-0 — Gervasoni dirige bene per quasi tutta la partita, ma restano diversi dubbi su un episodio che in teoria poteva cambiare la partita. Dopo 9 minuti, con il Milan in vantaggio per 1-0, il Brescia reclama un rigore. L’azione si sviluppa sulla trequarti: Kone serve in profondità Caracciolo che ingaggia un duello fisico con Nesta. Appena dentro l’area, l’attaccante del Brescia sembra anticipare l’avversario toccando il pallone con la punta. C’è comunque un contatto con il piede del milanista che poi si aiuta anche con il braccio, tirando la maglia di Caracciolo che a quel punto cade. L’arbitro giudica il contrasto regolare, ma l’impressione è che l’intervento di Nesta sia davvero al limite: fischiare il rigore non sarebbe stato uno scandalo. Per il resto, poche discussioni. Ci poteva stare un giallo per Gattuso e soprattutto Pirlo. Più avanti, scintille tra lo stesso Gattuso ed Hetemaj dopo uno scontro a centrocampo. Al 44’ ok l’ammonizione a Martinez per un’entrata scomposta su Gattuso. Nella ripresa non accade quasi nulla ad eccezione di un giallo per Berardi (steso Robinho).



Il solito grande Ibra dà l’impronta anche a questa partita che il Milan vince facile con un Brescia ormai allo sbando e quart’ultima in classifica .
Molto bello il gol di Ibra, nel finale una Zebinata che a momenti costa il quarto gol, Caracciolo sfortunato in un’occasione.
rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:16
Catania – Juventus 1-3

La Juventus non fa la fine di Roma e Inter e resta sulla scia di Milan e Lazio battendo il Catania con un netto 3-1. I tre punti conquistati al Massimino confermano una crescita costante dei bianconeri che volano sulle ali di uno strepitoso Quagliarella, autore di una doppietta e della solita rete fantasma, con tanto di palla che sbatte sulla traversa per poi superare la linea di porta. Di Pepe il primo gol della serata, subito pareggiato da Morimoto.


Pepe festeggia con Quagliarella



La moviola della Gazzetta

CATANIA-JUVENTUS 1-3 — Damato scontenta tutti e se la Juve (con l’eccezione di Quagliarella a cui è stato negato un gol) alla fine dimentica in fretta gli errori della terna per via del risultato favorevole, non si può dire lo stesso per il Catania. Anche perché secondo i siciliani la partita poteva prendere un’altra piega se l’arbitro avesse concesso il rigore reclamato da Morimoto dopo un minuto. Questo l’episodio: il giapponese dentro l’area è affrontato da Sorensen, il difensore affonda il tackle non trovando il pallone, ma la gamba dell’avversario. Ci stava il penalty per il Catania. Passano tre minuti e lo stesso Sorensen stende Martinho nei pressi del calcio d’angolo: ci stava il giallo. La Juve si lamenta per un mano di Terlizzi al limite dell’area, ma il tocco sembra involontario. Al 31’ ok la segnalazione di fuorigioco: Quagliarella colpisce il palo a gioco fermo. Al 34’ il gol della Juventus: Iaquinta scatta in posizione regolare (è tenuto in gioco da Terlizzi) e poi serve l’assist a Pepe. Al 39’ Maxi Lopez chiede un rigore per un tocco col pugno di Chiellini: Damato lo giudica involontario e fa bene perché la distanza tra i due giocatori è minima e il difensore tiene il braccio attaccato al corpo. Al 43’ la rete non vista: Krasic crossa da destra, Quagliarella gira di piatto destro e la palla dopo aver sbattuto sotto la traversa ricade in modo netto oltre la linea, poi ritorna in campo. L’arbitro e l’assistente Pugiotto non hanno a disposizione il replay e sbagliano valutazione non concedendo il gol. Nella ripresa due falli quasi consecutivi di Alvarez su Krasic: manca l’ammonizione. Dopo 12 minuti il 3-1 di Quagliarella che ruba palla a Silvestre aiutandosi un po’ con le mani: resta qualche dubbio sulla regolarità del gol. Al 33’ arriva l’unico giallo: è per Storari che ritarda la rimessa dal fondo.




E vaiiii!

Bella partita, divertente, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, bravo il Catania che non ha mai mollato fino alla fine, ma brava anche la mia squadra che dopo il pareggio non si è disunita ed ha continuato a giocare per vincere. Se Morimoto avesse tirato bene probabilmente non avrebbe segnato, ma certo lo svarione difensivo gli ha permesso di essere lì, in area, da solo e libero di tirare. In precedenza poteva starci un rigore per il Catania sullo 0-0, forse cambiava la partita, ma forse no, da quel che ho visto ieri sera, la Juve non ha più paura se passa in svantaggio.


Nuovo record per Del Piero, 250° partita vinta con la maglia bianconera, bellissimo gol di Pepe di controbalzo, preciso, due gol di Quagliarella, splendido il secondo anche se a voler vedere bene un piccolo fallo sul giocatore catanese c’era, ma a quel punto può essere intervenuta, sbagliando, la legge della compensazione, spero di no, voglio dare il beneficio del dubbio negli errori arbitrali.

Ma cosa si sono mangiati Del Piero e Krasic?

In ogni caso, fino a stasera siamo lì al terzo posto da soli, era da un pezzo che non ci capitava…..
rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:20
Cesena – Bologna 0-2

Al Bologna basta Di Vaio
I tifosi contestano il Cesena

Il capitano sblocca la partita nel primo tempo e poi trascina i compagni alla vittoria: 2-0 nel finale, in gol anche Britos all'87'. I bianconeri hanno provato una timida reazione ad inizio di ripresa. Storica vittoria al Manuzzi per gli emiliani. Ficcadenti in bilico
E sono 121 gol per Marco di Vaio, ma chissà se tra questi il capitano rossoblù riesce a trovarne uno più storico di quello che ha consentito al Bologna di espugnare - per la prima volta - il Manuzzi. Sono i rossoblù ad aggiudicarsi il derby emiliano-romagnolo, forse addirittura con eccessiva sofferenza, ma probabilmente con merito: il raddoppio di Britos, infatti, è arrivato solo all'87' e dopo una ripresa vissuta un po' in apnea. Gli uomini di Malesani, tuttavia, ottengono una vittoria fondamentale che, oltre a fare classifica, fa anche tanto morale. Il che non è affatto secondario, in un momento tanto complicato per le note vicende societarie. Splendida, però, la reazione di Di Vaio e compagni sul campo.


Di Vaio, anima del Bologna




La moviola della gazzetta

Si lamenta il Cesena per una trattenuta in area di Britos a Bogdani dopo 33 minuti: in effetti restano molti dubbi. Per il resto direzione sicura di Bergonzi che nel finale fa bene ad assegnare una punizione dal limite al Bologna: il fallo di Von Bergen su Di Vaio è infatti appena fuori area.






Bel colpo del Bologna, su una diretta interessata alla retrocessione. Dicono che alla Juve manchi un bomber, forse è il caso di suggerire Di Vaio, che oltretutto essendo già stato a Torino, conosce l’ambiente (anche se è cambiato dal “suoi” tempi). A parte gli scherzi, Di Vaio è veramente molto bravo, soprattutto considerato che non ha più vent’anni anche se continua a giocare e a segnare come se li avesse.
In ogni caso colpisce, del Bologna, il fatto che i giocatori non hanno mollato e che lottano e combattono nonostante non vedano gli stipendi da sei mesi. Certo non sono loro a morire di fame per questo, ma in ogni caso è ammirevole che la voglia di combattere non sia venuta meno, nonostante le vicissitudini societarie.
rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:23
Fiorentina – Cagliari 1-0

Mutu stende il Cagliari
Primo k.o. per Donadoni

L'attaccante romeno si sblocca dopo 319 giorni e con un colpo di testa regala tre punti fondamentali alla Fiorentina. Annullato un gol super a Donadel, ai sardi non basta Matri e un ispirato Lazzari


Artur Boruc anticipa l'attaccante Nenè. Ansa

Senza Frey, senza Montolivo, senza Gilardino. Senza la sua spina dorsale, e qualche volta senza gioco. Ma la Fiorentina di Mihajlovic ha carattere e per la terza volta consecutiva s'impone al Franchi per 1-0. Dopo Chievo e Cesena, anche il Cagliari scivola in Toscana, ed è la prima volta da quando sulla panchina dei rossoblu siede Donadoni (2 successi, 1 sconfitta). A decidere il match, Adrian Mutu: il romeno gira in porta una punizione di D'Agostino e torna al gol 319 giorni dopo l'ultima volta. Il resto lo fa Boruc, con lui in porta è vittoria e sorpasso.




La moviola della Gazzetta

FIORENTINA-CAGLIARI 1-0 — Contestato Peruzzo dalla Fiorentina per un il gol annullato a Donadel nella ripresa, ma ha ragione l’arbitro: sul tiro al volo del centrocampista, c’è Zanetti in fuorigioco attivo perché si abbassa per far passare il pallone. Non si può imputare nessuna a colpa a Peruzzo neppure sul successivo sviluppo dell’azione: il Cagliari, forse con poco fair play, batte velocemente la punizione (e sfiora il pari) mentre tre giocatori viola sono fuori dal campo per festeggiare la rete annullata. Peruzzo non ha nessun motivo per fermare il gioco. Annullato giustamente un altro gol alla Fiorentina: è in posizione irregolare Mutu sul cross di De Silvestri.



Prima sconfitta del Cagliari di Donadoni, contro una Fiorentina con tante assenze e con un Mutu che dopo mesi segna un bel gol che vale la vittoria.
Annullate due reti alla Fiorentina per fuorigioco.
rigadina
00lunedì 6 dicembre 2010 19:25
Lecce – Genoa 1-3

Toni guida la rimonta
Il Genoa passa a Lecce

Sotto di un gol nel primo tempo per il vantaggio di Ofere, la squadra di Ballardini ribalta il risultato e chiude sul 3-1 con reti dell'attaccante, di Ranocchia e di Rossi
Il Genoa torna a vincere dopo aver ottenuto un solo punto nelle ultime due uscite e lo fa con una rimonta di carattere al Via del Mare. Sotto di un gol a fine primo tempo, la squadra di Ballardini ha ribaltato il risultato con Toni, Ranocchia e Rossi. Prosegue invece il periodo nero in casa Lecce: quarta sconfitta consecutiva e un punto nelle ultime sette partite. Per De Canio si profila un'altra settimana nera.







La moviola della Gazzetta

LECCE-GENOA 1-3 — Poco lavoro per Russo: non c’è fuorigioco sul 3-1 del Genoa.

Inizia bene il Lecce che illude i suoi tifosi con un bel gol di Ofere, sbaglia invece il raddoppio Di Michele che da buona posizione manda fuori e la legge del gol sbagliato, gol subito ancora una volta si rivela veritiera.
Toni è tornato al gol e la vittoria della sua squadra è meritata.
Spiace per il Lecce e per De Canio che probabilmente questa volta lascerà libero il suo posto.
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