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Calcio... e altro..

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2011 21:44
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Sesso: Femminile
13/09/2010 19:16
 
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E veniamo alla.....trave. Che dire? Vogliamo
essere ottimisti e consolarci con il
punticino che abbiamo guadagnato?
Anzi che ci hanno regalato considerato
che i due gol sarebbero stati da annullare
per altrettanti fuorigioco. [SM=g2334367]

Sì, va beh, però qualche altra occasione
l'abbiamo creata anche se non concretizzata,
Krasic, ha dimostrato di essere un buon
giocatore (speriamo regga e non si infortuni).
La difesa: ebbene dolenti note, abbiamo
preso due gol da polli e il terzo da tacchino,
mi viene da piangere quando vedo la facilità
con cui gli altri affondano nel burro della
nostra difesa e ci rifilano dei gol facilissimi.
Ma da buona ottimista voglio considerare
che non ne abbiamo presi da 30 metri,
che nel secondo tempo siamo anche riusciti
a dettare un pò il gioco e che in fondo,
sì è vero ne abbiamo presi tre, ma anche
segnati tre. Alla luce dei due gol che ci
ha segnato Pozzi mi dispiace che non abbia
giocato Pazzini! [SM=g2334376]
Il pareggio era, tutto sommato, giusto
per entrambe le squadre.
Insomma, mi sono abbastanza divertita.....
abbastanza appunto! [SM=g2334375]

Devo fare un plauso ai tifosi sampdoriani:
per tutta la partita hanno incitato la loro
squadra senza mai cedere alle provocazioni
dei tifosi juventini che, ahimè, li hanno
insultati a tutto spiano. Ennesima
dimostrazione che la madre degli imbecilli
è sempre incinta e non potete nemmeno
immaginare quanto mi dispiaccia che tifino
per la mia squadra.



Juve a metà, pari in casa con la Samp




Pepe festeggia il gol del momentaneo 2-1


Juve-Samp è stato un match divertente come
accade quando si accumulano gli errori e,
come i cioccolatini di Forrest Gump, non
sai quello che ti può capitare. Tra i 6
gol fatti e le occasioni sbagliate c'è
stato da riempire un taccuino, quando
ormai è grasso che cola se nelle partite
di serie A usi un foglietto per annotare
tutto. Detto questo, rimane insoluta la
domanda: una Juve del genere può lottare
per i primissimi posti o deve rassegnarsi
a un'altra stagione in seconda fila? Segnare
tre gol alla Sampdoria, dopo essere andata
in svantaggio, è un buona spia del cambiamento.
Prenderne tre è invece un pessimo segnale,
soprattutto perchè Del Neri è considerato
lo specialista nella costruzione delle
roccaforti e se persino con lui si vedono
gli obbrobri percepiti con Ranieri, Ferrara
e Zaccheroni nasce il sospetto che in casa
Juve esista il "buco del Millennio" a prova
di disinfestazione.

Il primo gol sampdoriano è stato preso con
la difesa schierata e immobile sul passaggio
di Cassano per Pozzi, con i centrocampisti
assenti in copertura; il secondo è nato da
un pallonetto bello ma prevedibile di Palombo
che ha scavalcato tutti per planare sul piede
di Cassano; il terzo ha visto il fermo immagine
dell'intero reparto sul cross perfetto di
Marilungo, con Bonucci che ne è superato e
Pozzi che colpisce di testa da 5 metri.
Roba d'antan. La rivoluzione d'estate per
il momento ha lasciato intatta la perforabilità
juventina: le carenze dei terzini non sono
state risolte con Motta (sfasciato da Cassano)
nè con De Ceglie, che sarebbe interessante
veder difendere bene mentre è bastato
Marilungo a metterlo in difficoltà.
Ma l'aspetto più grave è che stentano pure
i centrali della Nazionale di Prandelli.
Eppure è dai primi di luglio che Del Neri
ci lavora e si accanisce.

É inevitabile che se il difetto non si
rattoppa la Juve non andrà da nessuna parte.
Se invece verrà trovata la quadratura,
e in tempi brevi, ci sono le possibilità
di avvicinare le più forti, anche perchè
la partenza di Inter, Milan e Roma
(sulla carta le tre su cui fare la corsa)
ha mostrato che pure loro hanno problemi
strutturali da risolvere. L'aspetto
positivo è che si cominciano a vedere
barlumi in attacco. Da ieri Krasic è
un oggetto un po' meno sconosciuto:
nel secondo tempo ha piazzato alcuni
strappi che fanno male, è arrivato due
volte al tiro e ha dimostrato di possedere
l'istinto di puntare verso la porta
senza orpelli barocchi. Non è Nedved
però ci sa fare e sarà prezioso quando
lo sapranno lanciare in velocità,
azzeccando gli scambi. Il serbo sembra
l'unico che spariglia le difese avversarie
con le giocate personali, il resto verrà
dalla manovra cui ha dato un'impronta
insospettabile Pepe, entrato nelle azioni
degli ultimi due gol.

Qualcosa si muove, seppure a fatica.
La Samp attualmente ha un'altra linearità.
Mancava di Pazzini, che è tanta roba, però è
forse l'unico uomo di cui Di Carlo ha un
rimpiazzo all'altezza: Nicola Pozzi. Lui e
Cassano hanno messo sempre in difficoltà
la Juve che avrebbe potuto franare nel
primo tempo: per due volte le punte
blucerchiate sono arrivate in contropiede
davanti a Storari, sfruttando errori a
centrocampo, e hanno sbagliato gol facili.
Se li avessero fatti, racconteremmo un'altra
storia. Dopo la rete di Pozzi al 39',
la Juve però ha reagito. I bianconeri
non capivano che era inutile buttare
palloni alti in area con Quagliarella
e Del Piero come punte ma infine arrivava
il pareggio: Del Piero, in ombra nel
diciassettesimo anniversario del debutto
in serie A, avviava l'azione e Krasic di
testa appoggiava la palla nello spazio su
cui si avventava Marchisio. Un gol di rabbia.

La ripresa è stata ben più juventina:
Pepe e Quagliarella firmavano per due
volte il vantaggio, con reti viziate dal
fuorigioco mai rilevato dal guardalinee Padovan.
Nel primo caso Pepe era sulla linea di porta sul
cross di Krasic, nel secondo Quagliarella era
avanti a tutti sul tiro di Pepe che rimbalzava
contro il palo ed era sbattuto in porta dall'ex
napoletano. La Samp non protestava. Cassano,
vivo e autorevole come se la fiducia acquisita
in Nazionale gli si fosse insinuata sotto la pelle,
sapeva giostrare e segnare. L'ingresso di
Marilungo sulla destra inguaiava De Ceglie.
Insomma i sampdoriani rimontavano per due volte.
La Juve restava come Forrest Gump: con i
cioccolatini in mano.


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"Juventini si nasce non si diventa"











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