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Calcio... e altro..

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2011 21:44
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01/11/2010 20:31
 
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Genoa – Inter – 0-1

Muntari rilancia l'Inter
Tre punti d'oro col Genoa

A Marassi decide un tiro del ghanese, Eduardo sbaglia e regala ai nerazzurri i tre punti del -1 dalla Lazio. Preoccupano gli infortuni di Cambiasso e Julio Cesar in chiave Champions League. Si rivede Santon dal 1', Coutinho ed Eto'o in ombra. Per Milito al rientro solo panchina




Fortuna o destino? L'Inter passa 1-0 a Marassi contro un buon Genoa, ma il merito stavolta non è di Eto'o o di Coutinho. Segna Muntari, risultato quasi logico d'una sequenza di episodi non proprio casuali: prima l'infortunio di Cambiasso al 19', poi quello di Eduardo (leggi papera) al 48' sul tiro del ghanese, subentrato guarda caso all'argentino. Chiuso il triangolo, i nerazzurri conquistano i tre punti e si riportano a -1 dalla Lazio, in attesa che si completi la 9ª giornata spezzatino. Certo che qui l'anno scorso Mou e i suoi ne fecero cinque, ma non ditelo a Benitez, vi risponderebbe: "A gennaio l'Inter era a +12, poi ha rischiato di perdere lo scudetto".



Un’altra botta di c…. pure il portiere che sbaglia! Te possino!


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"Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
"Juventini si nasce non si diventa"











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01/11/2010 20:32
 
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Roma – Lecce 2- 0

La Roma torna al successo
Ma perde Totti per il derby

Il Lecce non demerita ma perde 2-0: gol di Burdisso e Vucinic. Il capitano espulso con Olivera per reciproche scorrettezze. Tre traverse colpite: comincia Corvia, poi una a testa Borriello e Vucinic, bravo Rosati

La Roma, è in campo contro il Lecce, e si riscatta. Nella ripresa con i gol di Burdisso, su cross di Riise e di Vucinic che chiude un bel diagonale di sinistro. Ma proprio sull'azione del 2-0 l'arbitro espelle Olivera e Totti per reciproche scorrettezze. Il capitano della Roma, ancora a secco di gol, salterà il derby della prossima settimana per squalifica.




La Roma vince ma perde il suo capitano per il derby di domenica prossima. Ho intravisto qualche azione della partita ma a mio parere l’arbitro è stato un po’ troppo severo nei confronti di Totti anche se un professionista come lui dovrebbe sapere che la reazione è punita più del fallo, certo che mi ha spaventato vederlo scendere negli spogliatoi con cinque persone che non riuscivano a trattenerlo, la rabbia può dare una forza spaventosa.


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01/11/2010 20:36
 
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Milan – Juventus – 1-2

Delneri: "Juve senza limiti"
Allegri: "Sconfitta ingiusta"

Il tecnico bianconero: "Ho avuto una grande risposta da tutti, ora dobbiamo continuare a lavorare. Ma se giochiamo così nulla è precluso". Del Piero: "Questa è una tappa importante". Allegri: "Troppe occasioni sprecate e dietro siamo stati puniti al primo errore. Ma non meritavamo di perdere". Berlusconi: "Quando si perde si sta zitti"

E' un Gigi Delneri raggiante quello del post Milan-Juventus. Mancavano Krasic e Iaquinta, Amauri era acciaccato in panchina, nel riscaldamento si è fatto male Chiellini e durante la gara hanno dovuto alzare bandiera bianca De Ceglie e Martinez. Ma la Juventus vista a San Siro è piaciuta da tutti. "Ho avuto la risposta di un gruppo che lavora - commenta il tecnico friulano - Chi sta fuori, si impegna sempre e i risultati si vedono sul campo. Sono molto soddisfatto della prestazione dei miei giocatori, come ho sempre detto la Juve non deve dipendere da un giocatore ma dalla Juve. La squadra a tratti ha giocato bene, a tratti ha sofferto ma ha lottato su ogni pallone e questo è fondamentale per fare bene in campionato. Siamo una squadra che soffre l'avversario, come è giusto che sia, ma che sa controbattere, che sa sacrificarsi, oggi Quagliarella e Del Piero, oltre ai gol, si sono sacrificati su Pirlo. L'atteggiamento è stato fantastico, ma non dobbiamo cullarci: andiamo avanti domenica dopo domenica ma ci stiamo riconquistando un posto importante". È stata proprio questa voglia di lottare che ha entusiasmato Delneri: "La Juve ha dimostrato di avere sette vite. Abbiamo fiducia, voglia di lavorare, ci saranno momenti non semplici ma l'atteggiamento, lo spirito è quello della Juve ed è quello che interessa a me. Scudetto? Noi vogliamo essere protagonisti. Non abbiamo limiti, giochiamo domenica dopo domenica e vediamo a maggio dove siamo. Continuando a lavorare senza cullarci sugli allori".

BERLUSCONI PARLA — "Quando si vince si parla, quando si perde si va a casa e si sta zitti" replicava, uscendo dagli spogliatoi dello stadio, il presidente del Consiglio e patron del Milan, Silvio Berlusconi, a chi gli chiedeva un commento sulla sfida persa dai rossoneri contro la Juventus. Poi, a mente serena si è lasciato andare: "È stata una partita in cui le forze in campo si sono equilibrate e la Juve ha fatto un gol in più e questo è il calcio. Abbiamo avuto molte occasioni, il Milan non ha giocato male, non ha demeritato ma la legge del calcio dice che quando hai tante occasioni e non ne approfitti, l'altra squadra va in gol e si avvantaggia, ed è quello che è successo". Poi la mancanza di qualche titolare: "Avevamo alcune assenze importanti come quelle di Ronaldinho e Thiago Silva e avere a disposizione la formazione tipo ti dà dei vantaggi. Ma una grande squadra deve avere dei sostituti all'altezza di tutti i componenti e pertanto non possiamo lamentarci di avere due-tre assenze, anche la Juve era priva di titolari importanti".



Mamma mia che lezione di signorilità e sportività, non ci posso credere! Però la sua faccia dopo una sconfitta, non ha prezzo!
Devo dire che nei primi 20’ a momenti morivo ed ho pensato che sarebbe finita 3 a 0 senza tante storie e l’ultima azione di Inzaghi in area se non era in fuori gioco, sarebbe stato rigore quindi altro colpo al cuore.

Prima della partita avrei firmato per un pareggio, davvero non speravo e non credevo in una vittoria ma per fortuna la mia squadra mi ha smentito, anche se a voler essere sinceri e obiettivi il Milan non meritava di perdere , ma io oggi sono solo tifosa e ben contenta dei miei tre punti conquistati a Milano, e intanto ne abbiamo persi altri due….. Vediamo se quest’anno stabiliamo il nuovo record che deteniamo dall’anno scorso di 99 infortuni se arriviamo a 100 ci aspetta una torta con le candeline….


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Palermo – Lazio – 0-1

Lazio, che numeri!
Anche in Borsa vola

All'apertura +25 per cento. Sono 5 le vittorie consecutive e ben 8 i marcatori in sole 9 gare. Il cammino strepitoso di Reja: da febbraio squadra da Champions. "E ora voglio vincere il derby", sottolinea l'allenatore che ha conquistato 46 punti in 24 partite

E' una Lazio grandi numeri e non solo in campo. Stamattina il titolo quotato in Borsa è entrato in contrattazione volando subito a 1,29 euro, vale a dire il 25,24 per cento in più rispetto alla chiusura del venerdì. Ma al di là di valutazioni e speculazioni finanziarie, la vittoria di Palermo ha confermato la competitività del gruppo di Reja, primo in classifica con: 4 punti in più dell'Inter, 5 del Milan e 7 della Juve. L'esperto tecnico, 65 anni, continua a predicare umiltà ripetendo: "Mancano 18 punti ai 40 per salvarsi". Dietro questa affermazione non c'è ipocrisia, ma la consapevolezza di chi sa che basta poco per rompere un incantesimo, per perdere i riferimenti e montarsi la testa. Ma andiamoli a vedere questi numeri eccellenti che spiegano meglio un primato meritato, che non può essere frutto solo di eventi fortunati.

Dias, Hernanes e Floccari: 3 degli 8 marcatori Lazio.



Ottovolante — Sono già ben 8, in appena 9 gare, i giocatori mandati in gol. E questo significa che la squadra ha parecchie soluzioni. Il brasiliano Dias, che a Palermo ha segnato "il gol più bello della mia vita", è l'ultimo della lista. Lo hanno preceduto Floccari e Mauri, entrambi a 3 centri, Hernanes (2) e poi con uno: Kozac, Ledesma, Rocchi e Zarate. Vale a dire che hanno segnato almeno una volta tutti gli attaccanti che si sono alternati in campo, quasi l'intero centrocampo e pure un difensore. Difficile per le difese avversarie prendere le misure a una formazione capace di segnare da calcio da fermo, in azione e con più terminali.



E brava Lazio, va a finire che vince lo scudetto !!! Se così sarà non potrò che esserle grata per averlo tolto alla mia odiata rivale!


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Cagliari – Bologna – 2-0

Magie Cossu, risveglio Cagliari
Il Bologna ora preoccupa

Finisce 2-0 al Sant' Elia: il piccolo fantasista di Bisoli propizia l'1-0 di Nenè in avvio ripresa, poi Nainggolan chiude i conti. Emiliani pervenuti solo dopo il primo gol e con Di Vaio troppo isolato in avanti


Nenè esulta con i compagni dopo l'1-0. Ansa


Il Cagliari batte 2-0 il Bologna e vince una partita pesantissima. I tre punti mancavano da settembre e sono arrivati contro un Bologna mai brillante, ma sempre ostico, già capace di bloccare gli attacchi di Inter e Juventus. Anche se Malesani dovrebbe preoccuparsi: per salvarsi non basteranno solo i gol di Di Vaio e le parate di Viviano. Sorride Bisoli: i suoi giovani (Nainggolan su tutti) e veterani dello spessore di Conti e Cossu dovrebbero presto allontanare le nubi su di lui.



Mi piace il Cagliari perchè adoro la Sardegna, del Bologna mi piace solo Di Vaio per cui sono contenta della vittoria sarda e spero che si salvi anche quest’anno, sperando che non ci faccia troppo soffrire quando andremo a trovarli.


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01/11/2010 20:45
 
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Cesena – Sampdoria – 0-1

Pazzini colpisce nel finale
Cesena beffato al 92'

Senza Cassano la Sampdoria vince 1-0 in Romagna con un gol in pieno recupero. La squadra di Ficcadenti gioca meglio, attacca e mette alle corde i blucerchiati, che passano sfruttando una delle poche occasioni da gol

Si può vincere senza Cassano? Si può. La Samp lo ha dimostrato oggi a Cesena, dove ha sofferto la verve dei romagnoli ma nel finale, in una delle rare occasioni create, ha colpito con Pazzini, che si è sbloccato dopo una lunga astinenza.
Pozzi vice-cassano — Ficcadenti non può contare sullo squalificato Von Bergen, al suo posto c'è Benalouane, affiancato dal rientrante Pellegrino. Il Cesena è in campo con il solito 4-3-3, con Jimenez e Giaccherini ad affiancare Bogdani in attacco; Schelotto parte ancora dalla panchina. Nella Sampdoria scossa dal caso Cassano rientra Lucchini, Accardi concede un turno di riposo a Ziegler e Pozzi sostituisce Fantantonio in attacco al fianco di Pazzini.







Ma se la Samp vince anche senza Cassano diventa un’antagonista pericolosa per tutti.
Certo che il “nostro” l’ha combinata bella e il suo patron non vuole perdonarlo, chissà magari a gennaio lo vedremo cambiare maglia. E' un bel giocatore ma non sono sicura di volerlo vedere giocare a Torino, ha un brutto carattere e non vorrei rovinasse lo spogliatoio, ma certo per ora sono solo ipotesi campate per aria.


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01/11/2010 20:47
 
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Bari – Udinese – 0-2

Udinese in salsa cilena
Sanchez-Isla: Bari al tappeto

I friulani passano d'autorità al San Nicola con le reti dei due sudamericani e volano in zona Europa League. Fantastico l'1-0 del "Nino Maravilla". Barreto sbaglia un rigore per i pugliesi, che ora sono ultimi in classifica


Alexis Sanchez festeggiato da Di Natale. Ap


Un mese fa l'Udinese era ultima in classifica con appena un punto in cinque partite. A distanza di 31 giorni, dopo un ottobre da punteggio pieno come solo la Lazio è riuscita a fare, i friulani si risvegliano addirittura in zona Europa League. Una metamorfosi che si spiega essenzialmente con la forma ritrovata dei giocatori-chiave; oggi tocca a Sanchez, che manda a picco il Bari con un gol pazzesco e l'assist a Isla. Due gol cileni per l'Udinese contro un avversario irriconoscibile, alla quarta sconfitta consecutiva.

CAPOLAVORO SANCHEZ — Il protagonista della gara è per distacco Alexis Sanchez. Il "Nino Maravilla" segna e regala al connazionale il 2-0: ed entra nel tabellino dei marcatori con un gol pazzesco, dopo un quarto d'ora sonnacchioso. Si libera di Gazzi e da 25 metri spara un destro che Gillet sa già dove andrà a finire, ovvero all'incrocio dei pali. Primo timbro di Sanchez in campionato, e forse non è un caso che l'abbia messo giocando da punta pura, con accanto Di Natale, e non da trequartista. Comunque, applausi.





Evvai Udinese!!! Ho mandato tante maledizioni al Bari dopo la sua vittoria con la mia squadra, che stiano facendo effetto?



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Brescia – Napoli – 0-1

Spunta ancora Lavezzi dalla tempesta di Brescia

Il Napoli vince una gara condizionata da pioggia e vento: decide ancora il Pocho, su bell'assist di Hamsik, al 32' del secondo tempo. Il riposo di Cavani dura meno di un'ora. Due legni per il Brescia, che non merita la sconfitta: ma è il quinto k.o. di fila per la squadra di Iachini


Festeggia Lavezzi. LaPresse

Per guadagnarti la Champions devi passare anche da giornate come queste. Giornate in cui si gioca in una mezza tempesta, in cui rischi più volta di andar sotto e in cui te ne vai con tre punti pesantissimi. Il Napoli aggancia la Juve al quarto posto costringendo il Brescia alla quinta, immeritata, sconfitta di fila, che riporta la squadra di Iachini nelle zone caldissime della classifica. Decide ancora il Pocho Lavezzi, nella pioggia e nel vento, su un cross di Hamsik, fin lì praticamente assente, ma capace di trasformare un palla difficile in oro.



Il Napoli vince nonostante le condizioni atmosferiche. Purtroppo Perugia ha creato un precedente da cui non si può tornare indietro e quindi si gioca anche nel pantano, con la pioggia e il vento...


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01/11/2010 20:55
 
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Catania – Fiorentina 0-0

Mutu rientra e ci prova
Fra Catania e Fiore è 0-0

Positiva la prestazione del romeno, che torna in campo dopo 9 mesi di stop, ma la squadra di Mihajlovic non va oltre il pari senza reti al Massimino. Dopo un buon primo tempo (occasioni per il 10 viola e incrocio dei pali di Mascara) il match cala nella ripresa


Mutu, al rientro, a tu per tu con Spolli. Ap

La gara dei ritorni, quello di Mihajlovic a Catania, dove nacque come allenatore, e quello di Mutu in campo, 9 mesi dopo, si conclude con uno 0-0 frutto di un primo tempo vivace e di una ripresa noiosa e priva di emozioni. Il romeno è autore di una prova positiva, anche se alla distanza è calato, com'era prevedibile e come è successo a tutta la squadra. Ma i segnali sono incoraggianti, e la Fiorentina, ora a quota 9, ne ha davvero bisogno.





La Fiorentina ha lasciato l’ultimo posto ma non è ancora fuori dai guai, il campionato è lungo e sicuramente le cose andranno meglio in futuro.


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01/11/2010 20:58
 
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Parma – Chievo – 0-0

Il Parma va meglio in dieci
Il Chievo non sa approfittarne

Partita senza reti al Tardini, ma la squadra di Marino produce almeno 4 palle gol in una ripresa giocata in inferiorità numerica per l'espulsione di Dzemaili. I veneti reclamano un rigore con Pellissier a inizio secondo tempo. Rosso anche a Fernandes



Giovinco cerca di sfuggire a Guana. Ansa



Mancano le reti, ma non le emozioni nello 0-0 del Tardini fra Parma e Chievo. Dopo un primo tempo senza brividi, gli emiliani nella ripresa premono sull'acceleratore e sfiorano il vantaggio in almeno quattro occasioni, pur essendo in inferiorità numerica per l'espulsione, al 5' di Dzemaili. Il Chievo da parte sua, superiore per tattica nel primo tempo, recrimina per la mancata assegnazione di un rigore per fallo di Lucarelli su Pellissier al 2' della ripresa. Episodio che poteva cambiare il corso degli eventi. Gli ultimi minuti si giocano 10 contro 10 per il secondo giallo a Fernandes. Il Parma resta ultimo in classifica con 8 punti, insieme a Bari, Cesena e Bologna; il Chievo sale a 14 e veleggia sempre in zona Europa.



Il Chievo pareggia con il Parma in 10 uomini e può recriminare per un fallo da rigore ignorato dall’arbitro e intanto è sempre in zona "alta" della classifica.



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01/11/2010 21:05
 
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Classifica

Lazio 22
Internazionale 18
Milan 17
Juventus 15
Napoli 15
Sampdoria 14
Chievo 14
Udinese 13
Roma 12
Palermo 11
Genoa 11
Lecce 11
Cagliari 10
Catania 10
Fiorentina 9
Brescia 9
Parma 8
Cesena 8
Bologna 8
Bari 8



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07/11/2010 00:04
 
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Inter - Brescia - 1-1

Eto'o raggiunge il Brescia
Ma l'Inter perde i pezzi

Il camerunese trasforma un rigore dubbio, che si era procurato. Di Caracciolo il vantaggio nel primo tempo. Ma continua la striscia di infortuni: Per Maicon guaio a una coscia, per Samuel infortunio al ginocchio, che rischia di essere serio. E c'è anche un malore di Sneijder al 45'



Maicon esce infortunato. reuters


E' una corsa a due, senza rivali. Juventus e Inter non si contendono lo scudetto, ma il masochistico primato degli infortunati. I bianconeri avevano allungato in settimana, l'Inter fa, suo malgrado, una doppietta contro il Brescia, con un problema alla coscia per Maicon e un infortunio al ginocchio, che rischia di essere serio, per Samuel. A questo aggiungeteci un malore a Sneijder nell'intervallo, e un pareggio interno, e capirete perché la serata di Benitez possa definirsi nera. Poteva essere nerissima, se non ci fosse il solito Eto'o, che segna su rigore l'ottava rete in campionato, la sua diciassettesima in stagione (già meglio del bottino dello scorso anno). La rete arriva al 28' della ripresa, col Brescia in vantaggio da un'ora, su un penalty discusso. Triangolo Eto'o-Pandev-Eto'o, col camerunese che cade in un contrasto con Berardi. Le immagini lasciano molti dubbi sul fallo: pare che Samu scivoli sul pallone. Il Brescia si infuria, ma alla fine almeno chiuderà la serie di cinque sconfitte consecutive sul campo più difficile. Per l'Inter un punto che non può soddisfare, ma in mezzo alla "tormenta" di infortuni è quasi il male minore.



Caracciolo contro Samuel.

Il gol di caracciolo — Tanto più che i reduci interisti non sono proprio in palla. Prendete il gol del Brescia: nasce da una soluzione tattica degli ospiti e da un po' di disattenzione dei nerazzurri. Specie nei primi minuti, appena recupera palla la squadra di Iachini lancia lungo per Caracciolo, che va a puntare Samuel. Al 14' il lancio di Cordova trova un grande stop dell'Airone, poi fortunato nel doppio rimpallo con Samuel e brava a battere Castellazzi per l'1-0. Il lancio arriva su un calcio di punizione, ed è sorprendente che l'attaccante si trovi in una situazione di uno contro uno.


Eto'o va giù: rigore.

Inter, squadra spaccata — Del resto non è che l'Inter stasera abbia giocato proprio da squadra: in emergenza a centrocampo, Benitez sceglie di compattare i suoi con un 4-4-2. L'esperimento fallisce perché nel reparto centrale ci sono un ex terzino come Zanetti (il più centrocampista dei quattro), uno Sneijder che non occupava quel ruolo da tempo, e due esterni che non sono esterni, ma punte o mezze punte. Inevitabilmente, quindi, la squadra di spezza in due, con-quattro cinque uomini davanti e altrettanti dietro. Quando poi si ferma anche Maicon, si perde un ulteriore raccordo fra le due fasi. Benitez sceglie Cordoba e non Santon, così l'unico terzino che a volte prova a spingere è Chivu.

Brescia, difesa chiusa — Davanti le due presunte ali nerazzurre tendono molto ad accentrarsi, Eto'o punta l'uomo sulla sinistra e prova a fornire assist, che però non vengono sfruttati. L'assetto del Brescia favorisce la spaccatura dell'Inter: difensori e centrocampisti ospiti permettono a Coutinho e compagnia di arrivare con discreta facilità fino all'area, poi fanno muro sulla serie di conclusioni da limite, cercando di impedire i rifornimenti in area per Milito ed Eto'o. Il difensore che soffre di più è sicuramente Berardi, ma non solo per colpe sue: lo punta spesso Eto'o, e riesce a mandarlo in crisi quasi sempre. A centrocampo Cordova e Diamanti ci mettono un po' di qualità per ripartire, Caracciolo fa il resto.



Samuel in barella.

Gli altri infortuni — Dopo Caracciolo e Maicon Benitez intuisce che sarà una serata difficile: le conferme arriveranno in seguito. Durante l'intervallo Sneijder ha un mancamento (nulla di grave, fanno sapere da casa Inter) e il tecnico deve far uscire lui, per rinforzare il centrocampo. E dopo 5' della ripresa in uno scontro con Caracciolo si fa male Samuel: qui l'infortunio, che riguarda il ginocchio destro, pare piuttosto grave. Entrano Obi e poi Santon, con l'esterno che avrà un discreto impatto sulla gara. Servirà comunque ancora Eto'o (in una serata non proprio eccelsa di Milito), e la discussa decisione dell'arbitro Gava, per salvare l'imbattibilità interna dell'Inter e evitare che la mezza crisi diventi una crisi enorme.




Che succede alla squadra che faceva tremare l'Italia intera? Rigore dubbio anche per loro ma qui la prova televisiva non ci sarà....
Senza contare che vogliono concorrere anche per toglierci un altro record....quello degli infortuni!! Temo che se continua così a gennaio dovrà rinforzarsi altrimenti non ce la farà a reggere sui tre fronti.
Certo che forse adesso capiscono cosa vuol dire non giocare mai con la stessa squadra per un campionato intero.....anche per due o tre nel caso della mia squdra!!!
[Modificato da rigadina 07/11/2010 00:04]


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Lazio - Roma 0-2

Roma, due rigori stendono la Lazio





L’esultanza di Borriello dopo la rete che ha sbloccato il risultato

Borriello e Vucinic decidono il derby. Proteste biancocelesti per un fallo su Mauri. Foggia prende un palo. E il Milan si avvicina


La Roma batte la Lazio con due rigori nel derby della Capitale e frena la corsa dei cugini in testa alla classifica. Di Borriello e Vucinic le reti decisive dal dischetto, che premiano la squadra di Ranieri, più propositiva nel primo tempo e brava a resistere alla veemente reazione laziale al gol dell’1-0. Il derby è privo dei rispettivi numeri 10: in casa Lazio Zarate parte dalla panchina, mentre sul fronte giallorosso Totti sconta la giornata di squalifica dopo l’espulsione rimediata contro il Lecce.



Prima della partita avrei scommesso sulla Lazio, meno male che non scommetto mai, la partita non è stata male e la Lazio ha avuto qualche bella occasione, può anche recriminare su un rigore non dato sull’1-0 per la Roma. Direi però che i due rigori dati alla Roma c’erano e quindi inutile polemizzare, come dice Ranieri bisogna accettare il verdetto del campo e degli arbitri senza protestare. Ranieri è sicuramente un signore e bisognerebbe imparare molto da lui.
La vittoria della Roma ha riacceso il campionato, che non era ancora morto per la verità, in quanto è lungo e molte cose possono cambiare.

Però quando leggo queste notizie mi incavolo di brutto, non è possibile non poter andare allo stadio a tifare per la propria squadra perché si corre il rischio di non tornare più a casa….

"Un tifoso accoltellato, ma non è grave
Un ragazzo di 20 anni, probabilmente tifoso della Lazio, è stato ferito con un colpo di coltello in maniera non grave poco prima dell'inizio del derby Lazio-Roma. È accaduto nei pressi dello stadio, nella zona di Ponte Milvio, intorno alle 13.20. Il giovane è stato colpito alla zona lombare ed è stato trasportato all'ospedale Santo Spirito; i sanitari hanno classificato le sue ferite con codice giallo."
[Modificato da rigadina 08/11/2010 23:31]


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Bari – Milan – 2-3

Rossoneri padroni del campo, ma nel finale Kutuzov e Barreto mettono paura. Finisce 3-2 con reti di Ambrosini, Flamini e Pato


La Lazio perde il derby, l'Inter non va oltre l'1-1 casalingo con il Brescia: il Milan ne approfitta in pieno, sbanca il «San Nicola» 3-2 con un prova convincente (e nonostante i clamorosi errori sotto porta di Robinho) e si piazza al secondo posto, a -2 dalla capolista. Inizia bene una settimana cruciale per la banda-Allegri: gli impegni con Palermo e Inter nei prossimi sette giorni diranno molto. Il risultato non è veritiero: la partita in realtà non è mai stata in discussione, visto che la rete di Barreto (bellissima) è arrivata solo al 90'. Il Bari ha costruito poco al di là dei gol, il Milan ha dimostrato solidità con un centrocampo accorto e muscolare e i gol di Ambrosini, Flamini e Pato.



La gioia di Massimo Ambrosini: per lui un rientro da titolare con gol







Che bello il gol di Pato!!! Il Milan ha segnato ad inizio gara e la strada è stata subito in discesa, Robinho ha graziato il Bari in un paio di occasioni. Bravo Ibra con i suoi passaggi, e intanto i rossoneri hanno superato l’Inter…..(posso dirlo? Con mia grande gioia, anche se mi spiace sempre che una certa persona rida…..)


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Juventus – Cesena 3-1

A segno Del Piero (180° gol in bianconero), Quagliarella e il ritrovato Iaquinta


Orgoglio e cuore non sono solo retorica: contano eccome, quando una squadra come la Juventus, ridotta all'osso per gli infortuni, con un diciottenne esordiente al centro della difesa, passata in svantaggio dopo undici minuti, riesce a rimontare e battere un'avversaria giovane e insidiosa come il Cesena.

Orgoglio e cuore, ma anche classe, naturalmente, quella di Aquilani, superbo regista, di un Del Piero devastante e cinico (al 180esimo gol in bianconero), di un Quagliarella che non fallisce quasi mai l'appuntamento con il gol. I romagnoli, partiti benissimo, hanno dilapidato il patrimonio del vantaggio con una sciocca espulsione di Pellegrino, che dopo avere ricevuto il primo cartellino per l'evidente spinta in area su Bonucci, pochi minuti dopo abbatteva senza palla Quagliarella e Pepe in un colpo solo e costringeva l'arbitro al secondo giallo. La Juve aveva già premuto da molti minuti sull'acceleratore e con una azione da manuale si portava in vantaggio. A questo punto Ficcadenti, forse un po' precipitosamente, aveva già programmato l'uscita di Schelotto, il migliore insieme a Giaccherini e Jimenez, per fare entrare un difensore al posto dell'espulso. Uscito l'italo-argentino, al Cesena non è rimasto che attendere il momento propizio per tentare il pari, che però non è arrivato. La Juve, nel frattempo, si era distesa bene in contropiede ma aveva peccato in almeno tre occasioni di precipitazione e di concretezza (clamorosa l'ultima di Quagliarella, che dopo una splendida preparazione, non ha scaricato sul liberissimo Iaquinta).

I romagnoli, in dieci, hanno vistosamente accusato il colpo, con il solo Giaccherini a darsi da fare e non si sono mai avvicinati pericolosamente a Storari. Il gol della tranquillità bianconera è arrivato solo a tre minuti dalla fine, quando Iaquinta (strano giocatore, spessissimo infortunato, ma capace in pochi scampoli di gara di regalare reti stupende) ha fatto crollare lo stadio con il suo gol all'inglese. La Juve riparte da qui: ha tirato un grosso sospiro di sollievo perchè questa era una gara-chiave, ha recuperato un paio di giocatori presentabili (bene Grosso, benino Salihamidzic), ha collaudato un ragazzo interessante della Primavera, Sorensen, che potrà essere molto utile a Del Neri, ha ripreso punti, fiducia e consapevolezza, in attesa che passi la buriana degli infortuni.

Anche oggi, comunque, non è mancato l'ennesimo contrattempo fisico: Melo risparmiato per un tempo, ha di nuovo accusato un fastidio muscolare ed è uscito. Aquilani si conferma l'acquisto più prezioso: regista perfetto e gran tiratore, se il fisico lo sorreggerà potrà portare lontano la squadra dei mille cerotti. Purtroppo, conferme negative sia per Motta, che ha perso troppi palloni preziosi, che per Sissoko, identico difetto, con l'aggravante di avere il cartellino facile. Anche Bonucci, pure decisivo in alcune circostanze, non dà mai l'impressione della sicurezza e Del Neri non è ancora riuscito a togliere dal suo repertorio svolazzi inutili. Benissimo Quagliarella e Del Piero, la coppia d'attacco più in forma della stagione. Mercoledì a Brescia, in un test assai difficile, dovrebbe rientrare Chiellini. Il Cesena, fino a quando ha giocato spensierato, ha dato l'impressione di potere causare seri grattacapi all'avversario. L'inferiorità numerica per oltre un tempo le ha tolto morale e convinzione.




Il tandem d'attacco Del Piero-Quagliarella ha funzionato bene



«Sono molto contento che sia tornato un Agnelli alla presidenza perchè la Juve senza la famiglia Agnelli non è la Juve». È il pensiero espresso dal presidente dell'Uefa, Michel Platini, giunto a Torino per incontrare Andrea Agnelli, che gli ha donato la riproduzione della stella con il suo nome che formerà, assieme a quelle di altri campioni bianconeri, la pavimentazione del nuovo stadio del club.





Ragazzi che mal di pancia mi fa venire la mia squadra!!! Io so già che ci lascerò le penne allo stadio ma insomma spero almeno di vederla vincere per l’ultima volta!

Una prima mezz’ora da incubo, ci siamo beccati un gol stupidissimo lasciando il giocatore libero di fare quello che voleva senza nessun contrasto poi per fortuna hanno incominciato a giocare un po’ e si è visto qualcosa. Il rigore ci ha dato una grossa mano e adesso fioccheranno le polemiche sul c’era non c’era, che barba quando si tratta della Juve non c’è mai niente di chiaro e lecito.

Ammetto che falli di quel tipo se ne fanno diecimila a partita ma onestamente la maglia di Bonucci è stata tirata da Pellegrino il quale pochi minuti dopo ha fatto un fallo a metà campo, da dietro, del tutto inutile e l’ammonizione era sacrosanta.

Devo dire che in campo non ci siamo molto accorti che il Cesena giocava in dieci ma per fortuna, anche se a pochissimi minuti dalla fine, Iaquinta con uno splendido gol ci ha permesso di respirare e di tranquillizzarci un po’. Molto bene Aquilani, questo giocatore mi piace sempre di più, speriamo regga fisicamente.
E anche oggi, tanto per non perdere il record che l’inter vorrebbe rubarci, ennesimo infortunio, stavolta Felipe Melo che era entrato da una decina di minuti al posto di Sissoko, speriamo non sia niente di grave, anche se ormai lo sappiamo bene, gli infortuni juventini durano dai 20 giorni ai 6 mesi…..



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08/11/2010 22:04
 
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Napoli - Parma 2-0

Al Napoli basta Cavani
Parma sempre più giù

Doppietta dell'attaccante uruguayano, che con un gol per tempo piega la resistenza del Parma. La squadra di Mazzarri resta in zona Champions, quella di Marino non riesce ad affrancarsi dall'ultimo posto in classifica

Mazzarri stravolge tutto e dà ampio spazio al turnover dopo la faticaccia e la cocente delusione di Liverpool. A risolvere tutto, ci pensa però uno dei pochi che contro i Reds c'era e aveva pure giocato 90'. Ma Cavani non sa cosa sia la stanchezza, mette il mantello da super-eroe e abbatte quasi da solo il Parma. Un gol nel primo tempo dopo un coast to coast dalla sua area di rigore e doppietta nella ripresa con una conclusione che trova un pertugio praticamente invisibile, se non con la vista bionica. Nel mezzo, anche tanto sacrificio e un recupero che nega a Zaccardo il gol dell'1 a 1. E' vero che gli allenatori spesso sostengono che non è mai un solo giocatore a vincere le partite, ma oggi per Mazzarri sarà davvero difficile sostenere questa tesi.


Sosa, uno dei tanti cambi di Mazzarri dopo Liverpool


Il gol del vantaggio del Napoli




Non c’erano ancora video della partita per cui un omaggio al tifo azzurro dalla curva A



Belli i gol di Cavani che non si ferma e sta diventando sempre più l’idolo di Napoli e intanto gli azzurri sono al quarto posto in compagnia della mia squadra mentre il Parma è finito all’ultimo posto insieme al Bari e al Cesena delle meraviglie di inizio campionato.



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08/11/2010 22:07
 
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Udinese – Cagliari – 1-1

Udinese e Cagliari senza vinti
Conti chiama, Floro risponde

Al Friuli finisce 1-1 tra la squadra di Guidolin e il Cagliari: alla prodezza del figlio di Bruno in avvio replica il centravanti in chiusura di primo tempo




Il destro di Conti per il provvisorio 1-0 Cagliari.

Un punto per uno non fa male a nessuno. Anzi, fa bene a tutti. Il pareggio per 1-1 tra Udinese e Cagliari porta un altro mattoncino a tutte e due le squadre che consolidano il loro momento positivo: i bianconeri allungano la loro striscia positiva, con due pareggi e quattro vittorie nelle ultime sei partite, mentre i sardi strappano il quinto pari in dieci turni e dimostrano di aver finalmente trovato la quadratura del cerchio.




Che bello il gol di Conti!


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08/11/2010 22:14
 
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Sampdoria – Catania 0-0

La Samp non segna più
Il Catania strappa lo 0-0

I blucerchiati, ancora orfani di Cassano, non riescono a segnare ad Andujar. Buone occasioni per Pazzini e Koman, gol annullato a Marilungo. I siciliani si difendono e rispondono con Gomez agli assalti della Sampdoria

La terza partita della Sampdoria senza Cassano finisce 0-0. I blucerchiati confermano una cronica difficoltà a fare gol senza il barese. Una rete nel finale a Cesena, nessuna contro il Metalist in Europa League, nessuna oggi contro il Catania. I siciliani hanno cercato con grinta questo punto, che mancava in trasferta dall'1-1 di San Siro contro il Milan il 18 settembre.



Un'azione di Marilungo.


Quei cross sbagliati — Solito 4-4-2 per Di Carlo, con Pazzini e Marilungo in attacco, Koman e Guberti sugli esterni, in assenza di Semioli. Giampaolo ammucchia giocatori a centrocampo e riesce a imbrigliare il gioco della Sampdoria, che nei primi 45 minuti deve affidarsi ai lanci lunghi di Palombo per Pazzini. Il Catania pressa i difensori con Izco e Mascara e mette in difficoltà i padroni di casa con l'aggressività di Carboni in mediana. E quando riparte fa male, soprattutto con la velocità di Gomez che al 34' si presenta davanti a Curci, ma viene "murato" da un intervento in scivolata di Zauri. Volenteroso Marilungo, ma è un colpo di testa di Pazzini dopo dieci minuti a mettere i brividi alla difesa rossoazzurra. Poi un paio di tiri di Koman e un colpo di testa di Bellusci sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Solo in area il centrale di Giampaolo spreca mandando alto di testa. Tantissimi i cross sbagliati da Koman, Ziegler e Guberti.





Non credo che Cassano sia contento del fatto che la Samp senza di lui non segna e non vince.... forse..... [SM=x1311370]


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08/11/2010 22:21
 
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Fiorentina – Chievo 1-0

Cerci scuote la Fiorentina
Un buon Chievo cade 1-0

Decide la rete dell'attaccante al 36' della ripresa, in un match equilibrato con poche occasioni da rete. Nei Viola esordio di Boruc tra i pali, Mutu torna al Franchi dopo nove mesi


Adrian Mutu di nuovo in campo al Franchi. Ansa

Vince chi ha più rabbia, chi ha più fame. Per la prima volta in campo all'ora di pranzo, la Fiorentina decide d'interrompere il digiuno e si mangia il Chievo. "Il pranzo è servito" aveva scherzato all'inizio la curva Fiesole, sventolando polemicamente piatti di carta. La squadra di Pioli ha fatto di tutto per uscire indenne ma non è bastato. I Viola passano a soli 15' dalla fine con il subentrato Cerci, 23 anni e primo gol in serie A, festeggiando il terzo successo stagionale, il primo con Mutu e Gilardino in campo insieme. Non basta a sorpassare i veneti, ma fa morale.

INCROCI — Pioli (sei stagioni alla Fiorentina da giocatore) e Frey, fratello del portiere viola fuori almeno quattro mesi: il Chievo che sbarca al Franchi ha un che di familiare per il pubblico di casa. Che oggi deve sostenere l'esordio in A dell'ex Celtic Glasgow Artur Boruc, chiamato il "portiere Santo" per aver indossato una maglia con l'immagine di Giovanni Paolo II, "pazzo" per averlo fatto nel derby contro i Rangers. Non c'è, invece, Pellissier, pieno di lividi e lasciato a casa. Fuori anche Montolivo, Zanetti e D'Agostino. La buona notizia è che si rivede Mutu in coppia con Gilardino, come a Firenze non accadeva da oltre nove mesi.


Alberto Gilardino, 28 anni, toccato duro da Andreolli






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08/11/2010 22:55
 
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Bologna – LECCE 2-0

Di Vaio salva Malesani
Bologna sorride, Lecce k.o.

Il capitano trascina gli emiliani: 2-0 contro i salentini. I gol nel finale firmati dal cannoniere (a quota 6, ben 119 in carriera nella serie A) e Gimenez. Gli ospiti buttano via una partita giocata con attenzione sprecando qualche buona occasione sullo 0-0



Di Vaio festeggiato dai compagni dopo il gol dell'1-0. Ansa.

L’intenzione è una nobile fuga del pensiero. Malesani ci crede: “Mettiamoci entusiasmo”, ripete come un automa alla vigilia. Una voce portata via dal vento: il Bologna è lento, il Lecce quasi-rock. Sul finale, Di Vaio ripassa la lezione: ci vuole entusiasmo. E allora mettiamocelo. Come un pizzico di sale: se dosato, non ha controindicazioni. Al 39’, il capitano è l'uomo in più del Bologna; poco dopo entra nell’azione del 2-0 di Gimenez. La panchina di Malesani è salva. Per Di Vaio sesto gol in questo campionato e 119 in assoluto: nella graduatoria dei cannonieri in attività è al sesto posto, dove ha raggiunto Cristiano Lucarelli.



Marco Di Vaio festeggia il gol numero 119 in A.




E bravo Di Vaio! Ma perchè la Juve ti ha venduto? [SM=x1311370]


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