miguel

Europa League

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    rigadina
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    00 03/10/2010 11:51
    Classifiche

    Lech Poznan 4
    Manchester City 4
    Juventus 2
    Austria Salisburgo 0

    Liverpool 4
    Napoli 2
    Utrecht 2
    Steaua Bucarest 1

    Psv Eindhoven 4
    Sampdoria 4
    Metalist Kharkiv 3
    Debrecen 0

    Cska Mosca 6
    Sparta Praga 3
    Palermo 3
    Losanna 0



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    "Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
    "Juventini si nasce non si diventa"











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    rigadina
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    00 06/11/2010 23:28
    Juve – Salisburgo 0-0

    Che brutta la Juve europea
    Col Salisburgo è solo 0-0

    Senza 15 giocatori e con una squadra improvvisata (k.o. pure Krasic e Legrottaglie), i bianconeri collezionano il quarto pari in Europa League. Pochissime le emozioni. Ora sarà decisiva la trasferta di dicembre in Polonia


    Contrasto aereo tra Sissoko e Pokrivac. Ap

    "Povera la mia Juve, che brutti tempi". Michel Platini, in tribuna a Torino, deve aver pensato qualcosa del genere. I bianconeri non vanno oltre lo 0-0 con gli austriaci del Salisburgo e rinviano ancora una volta l'appuntamento con la prima vittoria in Europa League, che non arriva neppure nella partita più facile da qui alla fine. E il risultato rispecchia fedelmente il nulla visto in campo, coi due portieri poco più che spettatori. Delneri può recriminare sulle assenze che gli hanno devastato la squadra, ma se fosse contento ci sarebbe da preoccuparsi.

    AVVERSARI — Gli austriaci, allenati da Huub Stevens, sono una squadra molto fisica, messa bene in campo, ma tecnicamente faticheremmo a collocarla nella nostra serie A. La Juve rischia pochissimo dietro, ma crea altrettanto poco davanti.

    ATTENUANTI — La lista degli indisponibili fa impressione. Facciamo prima a dirvi chi c'è. La linea difensiva è quella di S. Siro, con Motta e Pepe terzini. Legrottaglie affianca Bonucci. A centrocampo torna Krasic, ma Melo non recupera e accanto a Sissoko c'è il baby Giandonato con Marchisio esterno. Davanti Amauri-Del Piero. Per forza. Diventa difficile giudicare una squadra con una panchina di ragazzini, che quando dopo un'ora perde anche Milos Krasic (problema all'adduttore), una delle poche luci di un mercato discutibile, deve ricorrere al Primavera Marchel Buchel, dopo che Liviero aveva sostituito Giandonato per permettere a Pepe di tornare a centrocampo. E nel finale piove sul bagnato: si ferma pure Legrottaglie.

    DELUSIONE — Ma una squadra che si chiama Juventus e affronta il Salisburgo ha il dovere di fare qualcosa in più. Anche sul piano dell'intensità, che pare rimasta a S. Siro col Milan. Due veri tiri in porta in 90' sono troppo poco. La punizione di Del Piero al 17' (attento Tremmel) e un destro centrale di Sissoko (dov'è finito il dirompente mediano della Juve di Ranieri?) in avvio di ripresa sono la produzione della squadra di Delneri. Tutto qui. Amauri? Si fa notare come stopper in difesa sulle palle inattive. Per il resto scompare, condizionato da una forma precaria e da un feeling col gol che pare smarrito. Del Piero va a sprazzi, ma a 36 anni non può risolvere tutto lui. Krasic vorrebbe spaccare il mondo, ma ha poca collaborazione e si accende solo in due occasioni. Pepe? Sballotttato da difesa a centrocampo ci capisce poco.

    SCENARI — E con questo fanno quattro pareggi in altrettante partite. A complicare il cammino ci si mette anche il Lech Poznan, che batte 3-1 il Manchester City. La trasferta in Polonia del 2 dicembre sarà decisiva. Delneri spera di affrontarla con qualche giocatore in più e con una Juve più cattiva. "Lavorare lavorare" è il motto del tecnico bianconero. Ce n'è proprio bisogno.





    Che schifo! Quasi come l’unico video che ho trovato! Ero allo stadio e quindi ho visto da vicino lo sfacelo di questa partita. Vero che non abbiamo la squadra al completo ma anche vero che in tutta la partita abbiamo tirato due volte verso la rete.
    Difficile giocare con questa squadra impostata bene che impediva di ragionare e che sapeva spezzare bene il gioco, andavano in tre quattro sull’uomo portatore di palla e naturalmente vincevano i contrasti. Odio le squadre che giocano così ma purtroppo il bel gioco non è più di moda.
    In ogni caso per la Juve le cose si sono complicate notevolmente soprattutto perché il Manchester (che avrebbe dovuto perdere contro di noi in quanto avevamo fatto un’ottima partita e avremmo meritato la vittoria) è andato a perdere in Polonia, quindi per la Juve ormai è assolutamente indispensabile vincere le due partite che ancora restano. Speriamo che il 1 dicembre si riesca a recuperare un po’ di giocatori e di…gioco.

    In tribuna il mio Michel venuto a ritirare la stella di certo gli sarà venuta la voglia di ributtarsi in campo per rimettere un po’ d’ordine in quel disastro….


    Classifica

    Lech Poznan 7
    Manchester City 7
    Juventus 4
    Austria Salisburgo 2

    [Modificato da rigadina 06/11/2010 23:30]


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    rigadina
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    00 06/11/2010 23:32
    CSKA Mosca – Palermo 3-1

    Palermo, tre schiaffi dal Cska
    Qualificazione compromessa

    I rosanero, in 10 dal 30' per l'espulsione di Nocerino, cadono 3-1 a Mosca. Maccarone illude nel primo tempo, poi Honda e una doppietta di Necid in avvio di ripresa mandano al tappeto la squadra di Rossi, che per passare il turno dovrà rimontare 4 punti allo Sparta Praga
    MOSCA (Russia), 4 novembre 2010 - Come cancellare un'impresa. Per spiegazioni chiedere al Palermo, che in casa del Cska Mosca incassa un pesante 3-1 dopo aver inflitto ai russi, dominatori del girone e da stasera matematicamente ai sedicesimi, la prima rete stagionale in Europa League. Poi ci si è messo il rosso di Nocerino, capace di collezionare due ammonizioni nei primi trenta minuti, e l'avvio da incubo nella ripresa, con Benussi che cade tre volte in sette minuti, a vanificare quanto di buono fatto dai rosanero in avvio. La squadra di Delio Rossi, alla quarta sconfitta di fila tra Europa e Italia, compromette anche le chance di passare il turno: il primo posto del Cska, in vetta a punteggio pieno, è ormai irraggiungibile; il secondo dello Sparta Praga è distante 4 punti (cechi a quota 7 e col vantaggio degli scontri diretti, Palermo fermo a 3).



    Massimo Maccarone, 31 anni, festeggiato dopo lo 0-1. Reuters







    Brutto passo falso del Palermo che perde in casa del CSKA e compromette la qualificazione invece certa per la squadra russa. La squadra rosanero ha illuso per un po’ segnando il gol del vantaggio ma poi dovendo giocare in dieci per l’espulsione di Nocerino ha vanificato l’iniziale vantaggio, adesso è obbligata a vincere con lo Sparta e con il Losanna sperando che il CSKA le batta entrambe nei prossimi incontri.

    Classifica

    CSKA Mosca 12
    Sparta Praga 7
    Palermo 3
    Losanna 1


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    00 06/11/2010 23:35
    Sampdoria – Metalist 0-0

    La baby-Samp non funziona
    Con il Metalist niente gol

    I blucerchiati non riescono a superare la squadra ucraina e ora si complica la situazione in Europa League. Alcune buone occasioni e una traversa di Gastaldello ma poche idee per gli uomini di Di Carlo. Striscione pro-Cassano in gradinata: "Padre e figlio non si lasciano mai"




    Il colpo di testa di Gastaldello che colpisce la traversa e poi il braccio Villagra: è l'occasione più ghiotta per la Samp.



    La vittoria che avrebbe rilanciato la Samp in Europa League non è arrivata. Il Metalist riesce ancora una volta a ingabbiare i blucerchiati (4 sfide in due anni con 3 vittorie degli ucraini e un pareggio) ed esce da Marassi con uno 0-0 che complica il cammino della squadra di Di Carlo nel Gruppo I.

    Baby-samp — I tanti impegni ravvicinati inducono Di Carlo al turnover: in difesa Cacciatore prende il posto di Zauri e Volta centrale concede un turno di riposo a Lucchini, in mezzo si rivedono Poli e Dessena al fianco dell'imprescindibile Palombo, in attacco l'inedito tandem Pozzi-Marilungo. Curci è infortunato (tornerà domenica contro il Catania), tra i pali c'è Da Costa. Il Metalist Kharkiv è privo dello squalificato Taison, che due settimane prima di farsi espellere aveva fatto impazzire la difesa della Sampdoria, ma c'è il brasiliano Cleyton Xavier, autore del gol che condannò i blucerchiati.



    La Samp, con molte assenze, non riesce ad andare oltre allo zero a zero, è un pò più ben messa della Juve avendo un punto in più ma la qualificazione non è ancora certa, la prossima partita non sarà semplice contro il PSV Eindhoven ma potrebbe farcela, l’ultima partita sarà con il Debrecen che è sicuramente alla sua portata.

    Classifica

    PSV Eindhoven 10
    Metalist 7
    Sampdoria 5
    Debrecen 0



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    00 06/11/2010 23:41
    Liverpool – Napoli 3-1

    Gerrard-3 rianima il Liverpool
    Napoli, sconfitta e rimpianti

    Ad Anfield la squadra di Mazzarri cede 3-1 dopo essere passata in vantaggio con Lavezzi al 28' del primo tempo e aver dominato per 45'. L'ingresso del capitano, autore di una tripletta, trasforma i suoi, che guidano il girone con 8 punti; Steaua Bucarest a 5, Napoli e Utrecht a 3



    Il Pocho Lavezzi batte Reina per il gol dell'1-0. Ap

    Il Napoli domina per 30', e regge alla grande per 45', poi deve inchinarsi al Capitano. Steven Gerrard, infatti, tenuto in naftalina da Hodgson nel primo tempo, entra nella ripresa e con una tripletta risolleva le sorti di un incontro che per il Liverpool si era messo in salita, dopo il gol di Lavezzi al 28' del primo tempo. Adesso il passaggio di turno per gli azzurri è in salita: il girone K vede il Liverpool in testa con 8 punti, la Steua Bucarest a 5, Napoli e Utrecht a 3.

    Personalità — Mazzarri si gioca sul mitico prato verde di Anfield le sue carte migliori, schierando dal via il tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi; Hodgson, invece, lascia un asso, Torres, in tribuna e un altro, Gerrard, in panchina, e si dispone con Ngog unica punta. Il Napoli sente l'evento e ci crede, il Liverpool, forse, ha la testa alla sfida di domenica con il Chelsea, come se con la mediocre stagione che sta disputando potesse pure permettersi il lusso di scegliere. Fatto sta che il Napoli aggredisce gli spazi e gli avversari fin dall'avvio. Nella prima mezzora, dei Reds si segnala solo Meireles, ma per due interventi in ritardo, di cui uno in scivolata su De Sanctis, che vanno oltre il normale agonismo. Il resto è solo Napoli. Al 13’ Reina deve uscire per anticipare Lavezzi; al 20’ Cavani, ottimamente lanciato dal Pocho, sul filo del fuorigioco, da buona posizione scaglia alto sulla traversa; al 24' Lavezzi potrebbe capitalizzare meglio un errore in alleggerimento dei Reds, ma il suo tiro pericoloso sibila a lato della porta di Reina. È il rumore che precede la valanga: sempre il Pocho, su assist di Cavani, al 28’, infila in velocità la difesa impreparata del Liverpool e poi batte Reina in uscita bassa per il gol dell’1-0. Meritatissimo. La reazione dei Reds è in due occasioni, al 30’ con Ngog, il cui tocco finisce a lato, e al 37’ con Johnson, che impegna De Sanctis in un intervento in due tempi. Ma sono punture di spillo, che non scalfiscono il dominio azzurro dei primi 45'.


    Steven Gerrard, autore di una tripletta contro il Napoli.


    Nella ripresa entra Gerrard, e con il suo capitano, il Liverpool si scuote e si trasforma. Al 5' Maggio ha il match ball, di testa, con uno stacco dall'area piccola che finisce fra le braccia di Reina, ma dopo c'è solo la marea rossa che sommerge Anfield. Al 6' De Sanctis salva sulla girata da pochi metri di Ngog, strozzando in gola l'urlo della Kop. Il Napoli concede a Shelvey, al 15', una buona palla, con un colpo di testa goffo, e trema seriamente al 20', quando Meireles, su pasticcio della difesa azzurra manda a lato a colpo sicuro. Adesso il Napoli concede metri di campo al Liverpool e va vicino al capiotombolo, al 27', quando Gerrard, su punizione, sfiora il palo. Il Napoli è alle corde, barcolla e cede. Shelvey è autore di una serpentina pericolosa ai limiti dell'area, Dossena recupera, ma sul suo retropassaggio al portiere interviene in scivolata Gerrard, che in spaccata segna il pari: 1-1.

    Il crollo — Adesso il Liverpool ci crede, i nervi degli azzurri saltano: Aronica, prima rischia il rosso, poi provoca il fallo da rigore, su Johnson, che Gerrard non sbaglia: 2-1 al 43' e il Napoli si mangia la mani. Ma non è finita: ancora uno svarione degli azzurri e Gerrard timbra la sua tripletta, battendo De Sanctis in uscita. Una grande reazione di cuore di Gerrard e del Liverpool, una punizione eccessiva per il generoso, ma ingenuo Napoli: questa di Anfield somiglia tanto a una salutare lezione su cui poter costruire un brillante futuro.





    Lavezzi non basta ad arginare Gerrard. Mi ero chiesta in effetti come mai il giocatore fosse in panchina certo se ci rimaneva magari la partita non finiva così e il Napoli avrebbe avuto più speranze di qualificazione. Peccato.
    Anche per la squadra partenopea obbligo di vincere le due partite rimanenti facendo il tifo per il Liverpool che dovrebbe vincere con entrambe le squadre. Forza Napoli!

    Classifica

    Liverpool 8
    Steaua Bucarest 5
    Napoli 3
    Utrecht 3




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    00 04/12/2010 00:50
    Lech Poznan – Juventus – 1- 1

    Juve, 1-1 sulla pista di Poznan
    Ed è fuori dall'Europa League

    Si inizia con il termometro a -9°, si finisce a -12° e con una fitta pioggia di aghi ghiacciati che sommergono il campo. Ma arbitro e delegato Uefa respingono la richiesta bianconera di sospendere la partita. Che vede gli uomini di Delneri andare sotto nel primo tempo ma recuperare nella ripresa con Iaquinta. Poi Libertazzi



    Il gol dell'1-0 del Lech Poznan. Epa


    A fine gara Delneri dirà - probabilmente a ragione .- che la partita non è stata regolare perché giocata su un terreno da sport invernali più che da calcio. Ma è anche vero che un girone non si può superare a suon di pareggi: e invece i bianconeri fanno 1-1 anche in casa del Lech Poznan, inanellando il quinto pari in altrettante partite e ritrovandosi da stasera fuori dall'Europa League, alla quale probabilmente non hanno completamente dedicato l'impegno proclamato.



    LA PILLOLA di Nicola Bruni
    L'errore

    L'errore di Delneri: non aver convocato Alberto Tomba... [SM=g2299830]

    Tralascio le facili giustificazioni perché il terreno non era davvero da partita di calcio, il freddo intenso a cui non siamo abituati (ma perché un intervallo di tempo così lungo fra l’ultima partita e la ripresa del torneo?) Praticamente un mese, perché? Si sa che si va incontro all’inverno e credo che l’UEFA sappia che in Polonia non è mai un freddo sopportabile.
    Usciamo dalla coppa senza avere ancora mai perso una partita, avremmo meritato di vincere con il Manchester, e abbiamo pareggiato in casa due partite che avremmo assolutamente dovuto vincere e se in una siamo riusciti a segnare tre gol, con il Salisburgo non siamo riusciti ad andare oltre uno squallido zero a zero mentre invece le nostre dirette concorrenti avevano vinto. Dunque l’eliminazione è giustificata anche se non sono d’accordo con quanto dice il cronista che non si sono impegnati a dovere. Al momento la Juve è questa, fra gente che non potevamo far giocare e infortunati ieri avevamo la panchina piena di primavera, bellissima stagione, indubbiamente, ma priva di “stagionatura”.

    Speriamo almeno di riuscire a vincere l’ultima partita con il Manchester city in casa, il 16 dicembre anche se purtroppo non servirà più alla causa.

    Classifica

    man city 10 lech poznan 8 juventus 5 austria salisburgo 2


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    00 04/12/2010 00:50
    Sampdoria - PSV Eindhoven 1-2

    Samp, addio Europa League
    Pazzini non basta: vince il Psv

    La 5ª giornata della fase a gironi sancisce l'eliminazione dei blucerchiati dal gruppo I, complice la vittoria del Metalist sul Debrecen. A Marassi il "Pazzo" illude con un gran gol di testa, ma una disattenzione difensiva regala il pari a Toivonen. Lo stesso svedese segna l'1-2 dopo il rosso a Marilungo

    Comincia bene, ma finisce malissimo: la Sampdoria si fa rimontare a Marassi dal Psv Eindhoven e cede 1-2, salutando l'Europa League. A sancire l'eliminazione dei blucerchiati alla 5ª e penultima giornata del gruppo I è la contemporanea vittoria del Metalist Kharkiv per 2-1 sul Debrecen.



    Classifica

    psv eindhoven 13 metalist kharkiv 10 sampdoria 5 debrecen 0



    Anche la Samp dice addio all’Europa, spiace perchè il gol vittoria del PSV è arrivato dopo uno svarione difensivo e praticamente in zona Cesarini come si diceva una volta.




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    rigadina
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    00 04/12/2010 01:11
    Palermo - Sparta Praga 2-2


    Con lo Sparta è solo 2-2
    Palermo saluta l'Europa League

    Al Barbera non bastano le reti di N. Rigoni e Pinilla su rigore: i cechi rimontano due volte e condannano la squadra di Rossi. Espulsi Goian e Pastore nel recupero. Nel finale Miccoli sfiora il gol-vittoria



    Nicola Rigoni esulta dopo il gol del provvisorio 1-0. LaPresse

    Dopo Juve e Samp, anche il Palermo saluta l'Europa League. I rosanero non vanno oltre il 2-2 al "Barbera" contro lo Sparta Praga e sono eliminati. Rimpianti? Ce ne sono. Eccome. Ma l'impressione è che la squadra di Delio Rossi non abbia mai affrontato questa competizione con la bava alla bocca, come sottolineato da Balzaretti nel dopo partita. I pochi tifosi presenti allo stadio questa sera sono la prova che anche l'ambiente è tiepido. In un girone dominato dal Cska Mosca, che sarà un brutto cliente per tutti anche a primavera, i rosanero avevano il dovere di arrivare davanti a Sparta Praga e Losanna.

    LA BEFFA — Il Palermo ha il merito di provarci fino alla fine. Con poca lucidità. Ma con il cuore. L'avventura europea si chiude all'87', quando la splendida intesa Cassani-Miccoli è vanificata dal sinistro di controbalzo del numero 10. Fuori di niente. Proprio come il Palermo.



    Classifica

    cska mosca 15
    sparta praga 8
    palermo 4
    losanna 1

    Non ho trovato video dei gol per cui un tuffo nel passato quando i gol li immaginavamo prima di vederli a 90° minuto.

    Il Palermo nonostante i due gol segnati non ce l'ha fatta a qualificarsi e come Juve e Sampdoria è uscito dalla coppa senza grossi demeriti ma anche senza troppe lodi.



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    rigadina
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    00 04/12/2010 01:30
    Utrecht - Napoli 3-3


    Cavani strepitoso, che tripletta!
    A Utrecht il Napoli pareggia 3-3

    Grande l'uruguaiano che rimedia a una serie di leggerezze difensive. Ora basta battere la Steaua per qualificarsi. Doppietta di Van Wolfswinkel e azzurri che rimontano dal 3-1. Espulso Mazzarri nell'intervallo.




    Edison Cavani

    Per ora, il Napoli è in Europa solo con un piede, quello buono dei vari Lavezzi, Hamsik, e di uno straordinario Cavani. Quando riuscirà a evitare anche alcuni grossolani errori difensivi, allora potrà a pieno titolo presentarsi sulla ribalta internazionale. Il rocambolesco 3-3 di stasera lo tiene comunque in corsa, ma il 15 dicembre dovrà battere la Steaua al San Paolo per passare il turno. E in questo girone non ha mai vinto, sinora.



    Classifica

    liverpool 9
    steaua bucarest 6
    napoli 4
    utrecht 4


    E' vero, il Napoli non ha ancora vinto in questo girone ma c'è sempre una prima volta!!!

    Vero capolavoro il gol di Hamsik!!! [SM=x1311366]

    Il Napoli è l'ultima squadra rimasta in Europa League, faccio il tifo e spero che riesca a superare il turno, la vittoria con lo Steaua è sicuramente alla sua portata e poi il pubblico sarà il dodicesimo giocatore in campo.




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    rigadina
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    00 16/12/2010 14:03
    Napoli – Steaua Bucarest 1-0
    Cavani tiene l'Italia in Europa League


    Edinson Cavani, 23 anni, ha deciso il match al 92'


    Il Napoli batte la Steaua in zona Cesarini e passa il turno: è l'unica delle nostre formazioni


    Ancora all'ultimo tuffo, stavolta il più pesante perché la rete di Cavani (2º minuto di recupero) lascia aperta all'Italia la porta dell'Europa League. Aurelio De Laurentiis, patron azzurro, adesso gongola all'idea di essere a capo dell'unica truppa tricolore presente domani nell'urna dei sedicesimi di finale dell'ex Coppa Uefa. De Laurentiis definì l'Europa League un trofeo di serie C, oggi può andare orgoglioso dell'impresa dei suoi ragazzi: per passare il turno serviva solo un successo e la vittoria è arrivata.

    Il Napoli va avanti e, avanti, vanno anche le cifre messe sul tavolo dai conti dell'Europa League. I numeri non fanno certo sognare, ma alla fine del cammino non è vero che ai club che arrivano più vicino possibile al traguardo non entrino euro nel bilancio. Tradotto: il rapporto con quanto incassato da chi fatica in Champions League si mantiene uno a sei perché all'Inter campione d'Europa il trionfo ha fruttato quasi 60 milioni di euro mentre all'Atletico di Madrid, ultima Europa League in bacheca, è stato staccato un assegno complessivo dall'Uefa di circa 10 milioni. Differenze che pesano, ma che non fanno i calcoli con i ricavi da botteghino, soldi da aggiungere alle somme prestabilite dal governo del pallone europeo.

    Due sono le assenze nel Napoli. In panchina c'è un vuoto perché il tecnico azzurro Mazzarri è squalificato e deve comandare la squadra dalla tribuna: al suo posto spazio al vice Frustalupi. L'altro non protagonista della sfida è Lavezzi, fermo ai box per una caviglia sotto sopra e, nella notte di martedì, coinvolto in una rissa che lo ha riportato sotto i riflettori della bella vita napoletana (a dir la verità stavolta il Pocho avrebbe fatto opera di mediazione tra un suo amico e un ragazzo tamponato dalla macchina su cui viaggiava anche l'attaccante argentino). Da Bucarest sono appena trenta i tifosi romeni sbarcati a Capodichino, una piccolissima truppa di ultrà scortati a vista dalla polizia nel timore di trappole alla luce degli incidenti quando il Napoli fece visita alla squadra di Lacatus.

    La Steaua si difende, gli azzurri provano a trovare il varco: il copione di gara si presenta subito così come si immaginava alla vigilia. Numeri alla mano, ai romeni basta non perdere per continuare l'avventura in Europa League, e così il tecnico Lacatus disegna una formazione con un centrocampo tutto polmoni e cuore e un attacco lasciato al solo Stancu. Cavani regala il primo brivido quando si presenta solo nel cuore dell'area avversaria, ma la mira è sballata. La notte non si accende, poche le emozioni, molta la paura del Napoli di non riuscire a sfondare il muro di Bucarest.

    Il ritmo è lento, ad Hamisk e soci mancano le idee perché quando il pallone non corre a mille all'ora per questo Napoli la strada si scopre in salita. I romeni sfruttano ogni dettaglio per mantenere in equilibrio la partita, comprese le interminabili perdite di tempo a ogni contatto: il pubblico perde la pazienza, si sente il rumore dei petardi. Mazzarri ordina i cambi, il prodotto non muta. Entra il giovane attaccante Dumitru, tocca anche a Dossena provare a trascinare la squadra con le sue scorribande sulla corsia sinistra: il tempo scorre, il San Paolo sogna l'ennesimo arrivo vincente in volata. Stavolta, però, la dea bendata sembra voltare le spalle e lo fa per ben due volte. Prima, a sette minuti dal sipario, quando spinge fuori di un soffio un colpo di testa di Maggio; un minuto dopo perché è il palo a respingere l'assalto di Cavani. Ma è solo una brutta parentesi, cancellata dal colpo da bottino pieno di Cavani oltre i titoli di coda. Come l'espulsione di Cannavaro.






    L’exploit del Napoli merita l’articolo per intero, tratto dal giornale della mia città La Stampa.

    Complimenti agli azzurri che continuano a giocare fino a quando l’arbitro non fischia la fine e ci hanno ormai abituato ad imprese di questo tipo.

    E’ l’unica squadra rimasta in Europa League e l’augurio che mi sento di fare è che arrivi fino alla fine con esito positivo.


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    00 16/12/2010 14:12
    Losanna – Palermo 0-1
    Palermo, vittoria inutile a Losanna


    Il giovane difensore argentino Munoz esulta con Maccarone

    Decide Munoz nella ripresa ma i rosanero erano già eliminati. Stasera finisce l'avventura europea della Samp

    Il Palermo saluta l'Europa League vincendo 1-0 a Losanna: ha deciso una rete dell'argentino Munoz, al 39' della ripresa. Vittoria inutile, visto che la squadra di Delio Rossi era già eliminata, in un girone che ha premiato Cska Mosca e Sparta Praga. Gita ininfluente anche per la Sampdoria, stasera nel freddo di Budapest (ore 21,05, Premium Calcio), contro il Debrecen: entrambe le squadre sono fuori dall'Europa League. Proprio per questo Mimmo Di Carlo ha lasciato a casa ben nove titolari inserendo nel gruppo diversi giovani della Primavera. Triste conclusione dell'avventura europea per i doriani, che ad agosto avevano giocato i preliminari di Champions.




    Vince anche il Palermo, una vittoria inutile perché entrambe le squadre erano già state eliminate ma è positivo comunque uscire a testa alta dalla competizione.


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    rigadina
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    00 20/12/2010 00:11
    Juventus – Manchester city 1-1

    Juve-ManCity, pari e contenti
    Ecco i giovani bianconeri

    Finisce 1-1: assist di Del Piero per Giannetti, poi il pari di Jo. Esordio per Filippo nipote di Boniperti. Oltre al nome famoso i bianconeri si godono i vari Camilleri e Buchel. Il City centra l'obiettivo di restare primo nel girone. Odiosi cori contro Balotelli e Mancini



    Forse le abituali partitelle infrasettimanali offrono più gol e divertimento. Ma con uno sparring partner come il Manchester City la Juve si è permessa di far respirare ad alcune delle sue promesse il profumo del calcio internazionale: da Giannetti a Boniperti, da Camilleri a Buchel, e ha quindi dato un senso all'impegno di stasera, inutile dal punto di vista del risultato vista l'eliminazione già avvenuta dall'Europa League. Dal canto suo, Mancini centra l'obiettivo di restare primo nel girone.



    Ecco l’ennesimo inutile pareggio, la Juve esce da questa coppa senza aver mai perso una partita, ma purtroppo senza averne vinta nemmeno una ed evidentemente con i pareggi non si passa il turno.
    Speriamo in un miglior futuro.


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    "Il silenzio, la possibilità di infinite risposte"
    "Juventini si nasce non si diventa"











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    rigadina
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    00 20/12/2010 00:14
    Debrecen – Sampdoria 2-0

    Samp ghiacciata a Budapest
    Kabat fa felice il Debrecen

    Blucerchiati sconfitti 2-0 nell'ultima inutile giornata di Europa League, in una sfida giocata a -10 gradi. Il gol del 33enne, che poi propizia l'autogol di Volta, regala agli ungheresi la prima vittoria di sempre in una fase a gironi di una coppa europea


    Sampdoria congelata a Budapest. Ap


    La Sampdoria non balla al ballo dei suoi debuttanti. Con una squadra imbottita di Primavera, complice l'eliminazione già ufficiale dall'Europa League e il derby col Genoa di domenica, i blucerchiati perdono 2-0 in casa del Debrecen, che conquista così la sua prima vittoria in una fase a gironi di una coppa europea (la Champions l'anno passato, l'Europa League in questa stagione). I blucerchiati pagano il campo ghiacciato, il gelo (si gioca con 10 gradi sotto zero) e la mancanza di un punto di riferimento offensivo (Krsticic, schierato centravanti, è tutto tranne che un sosia di Pazzini). Il Debrecen invece fa festa nella ripresa, segnando per la prima volta quest'anno due gol in una volta sola, con il 33enne Peter Kabat che colpisce una volta e mezza (è lui a propiziare l'autorete di Volta) e rende storica la sfida per i padroni di casa.

    Non sono riuscita a trovare video.




    Sconfitta della Sampdoria, ininfluente in quanto era già fuori dalla coppa.
    Anche per lei buona fortuna alla prossima occasione.


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    rigadina
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    00 20/12/2010 00:17
    Napoli, sfida tutta azzurra
    Affronterà il Villarreal di Rossi

    Il doppio confronto di Europa League con gli spagnoli nella seconda metà di febbraio. La vincente dovrà vedersela con chi uscirà dal turno che oppone Metalist Kharkiv e Bayer Leverkusen. L'italiano capocannoniere dei suoi in Europa con 5 reti


    Il Napoli sfiderà il Villarreal di Giuseppe Rossi nei sedicesimi di finale di Europa League: questo il verdetto del sorteggio di oggi. Gli azzurri giocheranno il 17 febbraio l'andata al San Paolo e il 24 febbraio il ritorno in Spagna. In caso di vittoria contro il Villarreal, il Napoli affronterà agli ottavi la vincente della sfida tra Metalist Kharkiv e Bayer Leverkusen. Andata il 10 marzo 2011 fuori casa, l'eventuale ritorno al San Paolo il 17 marzo 2011.
    Gli avversari — Il Villarreal è attualmente terzo in classifica nella Liga, alle spalle del duopolio Barça-Real, nonostante la sconfitta di sabato scorso sul campo del Getafe. I suoi due principali uomini-gol, Nilmar e Rossi, occupano rispettivamente il terzo e quarto posto (9 e 8 gol) in classifica marcatori.



    Rossi festeggiato dai compagni dopo un suo gol europeo. Ap

    I numeri — Il Napoli affronta per la prima volta nella storia il Villarreal, per la quinta un team spagnolo nelle eurocoppe: nella coppa Campioni 1987-'88 i partenopei vennero estromessi dal Real Madrid (0-2 a Madrid, 1-1 a Napoli), nella coppa Uefa 1992-'93 si presero la rivincita sul Valencia (5-1 esterno all'andata con cinquina di Fonseca e 1-0 al San Paolo nel ritorno). Il bilancio è dunque di 2 successi campani, un pareggio e una sconfitta. Il Villarreal vanta 12 precedenti nelle coppe europee contro club italiani e finora il "sottomarino giallo" è in vantaggio per 5 vittorie a 3, con anche 4 pareggi. Torino, Brescia, Roma, Lazio, Inter e Fiorentina le formazioni del calcio italiano finora affrontate dagli iberici. Nelle eurocoppe 2010-'11 il Villarreal è partito dal playoff di Europa League, dove ha estromesso i bielorussi del Dnepr Mogliev (5-0 in casa e 2-1 fuori). Nel girone gli spagnoli hanno chiuso primi con 12 punti davanti a Paok Salonicco (11), Dinamo Zagabria (7) e Bruges (3), ottenendo 4 vittorie (doppio 2-1 sul Bruges, 1-0 in casa sul Paok e 3-0 in casa sulla Dinamo Zagabria) e 2 sconfitte (0-2 a Zagabria e 0-1 a Salonicco). Le 15 reti del Villarreal in Europa quest'anno portano la firma di Rossi (5), Marco Ruben (3), Nilmar (2), Borja, Cani, Gonzalo, Marchena, Santi (1 a testa).




    Il sorteggio per il Napoli ha detto Villareal, a febbraio vedremo l’andata e il ritorno. Non sarà facile per il Napoli ma se oltre alla bravura dei suoi attaccanti l’assiste un po’ di fortuna può farcela anche questa volta.


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